L’Inter è tornata a -1 dal Milan vincendo in maniera sofferta una partita “sporca” contro una Spal adesso risucchiata nel pieno della lotta retrocessione. Nel giorno in cui San Siro ha celebrato il compleanno numero 111 del club (e un tifoso ha chiesto alla fidanzata di sposarlo sul campo: risposta “sì” tra gli applausi dei 61.000 presenti), Spalletti aveva la rosa a pezzi a causa di squalifiche e infortuni, ma ha chiuso il pomeriggio con il sorriso e tre punti che hanno dato una bella spinta alla squadra in classifica (quarto posto) in una settimana chiave nella quale si giocherà l’accesso ai quarti di Europa League contro l’Eintracht (giovedì) e poi il derby che vale un pezzo di qualificazione alla Champions (domenica).
NONA VITTORIA SU 11 GARE AL MEAZZA
Nella domenica in cui le scelte erano limitate e le gambe appesantite dalla trasferta in Germania di giovedì, il pericolo di uno scivolone che avrebbe complicato la rincorsa alla Champions era concreto e invece Handanovic e compagni hanno centrato la nona affermazione nelle ultime 11 gare casalinghe concedendo agli avversari appena 5 tiri, il minimo stagionale. La pochezza della Spal ha dato una mano, ma pur in un’emergenza divenuta totale quando Brozovic e Miranda sono stati costretti alla sostituzione, la squadra non ha perso i punti di riferimento né con il 4-2-3-1 iniziale che aveva Asamoah esterno d’attacco a sinistra (preferito a Candreva), né quando nella ripresa ha virato alla difesa a 3 (prima 3-4-2-1, poi 3-5-2) con Ranocchia in versione leader. E’ così arrivato il tredicesimo incontro senza gol al passivo in Serie A (solo la Juventus con 14 ha fatto meglio) ed è soprattutto maturata un’affermazione che ha fatto sorridere Steven Zhang, in tribuna assai preoccupato dopo un primo tempo nel quale aveva visto i suoi molli e poco convinti. Evidentemente c’era bisogno di un episodio che li svegliasse e, siccome il Var aveva cancellato al 31’ l’1-0 di Martinez (bravissimo a non far rimpiangere Icardi), per la svolta il presidente ha dovuto attendere la seconda metà della ripresa quando Politano ha ricevuto un filtrante (deviato) di Lautaro e ha battuto Viviano grazie a una deviazione di Bonifazi. La Spal ha provato la rimonta con il 4-3-3 buttando nella mischia prima Paloschi e poi Antenucci, ma Gagliardini ha chiuso il match scacciando la paura. Considerata la differenza di valori con gli estensi, era lecito aspettarsi qualcosa di più, ma adesso forse questa Inter non è in grado di farlo. Basterà contro l’Eintracht e il Milan, due partite in cui le assenze resteranno tante?
SETTIMANA DI FUOCO: EUROPA, DERBY E CASO ICARDI
Non potrà fare molti calcoli Spalletti, perché il suo organico è ormai ridotto all’osso e perché lo 0-0 di Francoforte costringerà l’Inter a giocare per vincere il ritorno. Qualsiasi pareggio con gol la eliminerebbe dall’Europa e la esporrebbe a un finale di stagione che si presenta già tragicomico. Dilaniata emotivamente dal divorzio anticipato con Mauro Icardi, la squadra nerazzurra sta andando avanti con la forza dei nervi: contro la Spal ci hanno pensato Politano e Gagliardini, ma da qui a maggio non sarà facile esibirsi su due fronti con un solo centravanti, seppur bravo, come Lautaro Martinez. Alternative? Zero. O forse Keita. Possibilità di una pace tra Wanda, Icardi e la società? Poche, forse zero: ieri il presunto capitano nerazzurro non si è neanche presentato allo stadio, segnale ormai di un addio da cento milioni.