Nella partita di andata finì 2 a 1 per i nerazzurri con la doppietta di Marcelo Brozovic. Una squadra che veniva da 5 vittorie e 1 pareggio; una squadra che dava l’impressione di essersi ritrovata e di voler puntare in alto pur volando basso; una squadra che dispensava segnali di concretezza e soprattutto forza fisica in ogni partita. Tutto quello che manca oggi.
Nelle ultime 6 giornate di campionato Inter e Benevento hanno conquistato quasi lo stesso bottino: sui 18 punti disponibili i nerazzurri ne hanno portati a casa 7, i giallorossi 6.
Ma come arriva l’Inter alla gara con il Benevento?
Il lavoro di mister Spalletti
La settimana è stata di quelle impegnative, basti pensare che Appiano Gentile è stata ricoperta per tre giorni da pastelle di uova e farina: oltre ai 25 anni del capitano Mauro Icardi c’erano da festeggiare anche mister Baldini e il dottor Corsini che non sono stati di certo risparmiati dal singolare augurio di parte dello spogliatoio. Anche se sarebbe stata certamente più utile la tradizionale tirata d’orecchie…
Scherzi a parte, mister Spalletti sembra aver lavorato moltissimo sulla condizione atletica della squadra – che ultimamente lascia a desiderare soprattutto per le condizioni quasi imbarazzanti di Borja Valero e Ivan Perisic – ma anche sui singoli. Una settimana piena di sessioni tattiche e video, preceduta – come riportato dalla Rosea – da un faccia a faccia con la squadra. Il succo del discorso? Niente è perduto ma non bisogna assolutamente sprecare tutto quanto di buono fatto nei primi cinque mesi di campionato. Ragionare e agire da squadra, in ogni momento: in allenamento come in partita. Perché ciò che ha portato l’Inter a stare in vetta è stato lo spirito di squadra, ed è solo con la forza di squadra che si può raggiungere l’obiettivo Champions League.
Walter Sabatini: “Prendersela con Suning è ingeneroso”.
Nella buona (poca) e nella cattiva sorte (tanta) c’è sempre un buon motivo per creare caos e malcontento attorno alla squadra e tra i tifosi. A fare da scudo questa volta è Walter Sabatini che si autoaccusa per i risultati negativi del momento.
“Prendersela con Suning è sbagliato o quantomeno ingeneroso, paletti del fair play finanziario a parte, non ha mai condizionato le nostre scelte: la responsabilità esclusiva dei risultati della squadra è dei professionisti che hanno operato. Ho una quota rilevante di responsabilità perché ho condiviso, ispirato e incentivato le scelte che sono state fatte a partire da quella dell’allenatore, che rimane il migliore in ogni caso. Presto andrò a Nanchino per rendere conto alla proprietà, ma prima di tutto è al popolo interista che bisogna rendere conto.”
Il direttore tecnico nerazzurro non perde occasione, tra l’altro, di spronare la squadra richiamandola ad esprimere la qualità e il valore che la contraddistingue contro ogni avversario.
“Io credo al valore intrinseco e alla caratura dei calciatori e a questo dovranno far riferimento i nostri, all’orgoglio e alla consapevolezza della loro qualità che si deve affermare puntualmente in campo contro qualsiasi avversario. Solo così si potranno legittimare come calciatori meritevoli dell’Internazionale”.
Rientra Perisic, Icardi in forse: la probabile formazione di Inter – Benevento.
L’Inter cerca per l’ennesima volta di rialzarsi e lo fa ospitando un Benevento sulle ali dell’entusiasmo dopo aver vinto lo scontro salvezza con il Crotone.
Out Miranda, in difesa confermato Andrea Ranocchia. In mediana uno stanchissimo Borca Valero dovebbe fare spazio a Gagliardini in coppia con Vecino. Rientra Ivan Perisic – e forse anche Candreva – con Rafinha pronto a togliere la pettorina già per il fischio di inizio. Capitan Mauro Icardi ancora una volta verso il forfait: Eder al centro dell’attacco nerazzurro per la quarta gara di fila.
Per la partita di domani si va dunque verso la conferma del 4-2-3-1. Ecco i probabili undici di mister Spalletti: Handanovic; Cancelo, Ranocchia, Skriniar, D’Ambrosio; Vecino, Gagliardini; Candreva, Rafinha, Perisic; Eder.