Quella di ieri sera con il Porto, non era una semplice partita per Simone Inzaghi, si stava giocando l’altra metà dell’esonero. Sì, perché la prima metà se l’era giocata definitivamente a La Spezia venerdì scorso. Con il miracoloso passaggio del turno l’esonero è stato messo in ghiaccio e “si camperà alla giornata”?

La partita ieri sera non ha dato sicuramente punti a vantaggio dello Spiazel One, anzi. A mio modesto parere ci sono stati degli errori madornali nel gestire la formazione (perché Lukaku ha giocato solo 20 minuti?), ma chi sono io per giudicare? Però vedo i tifosi disinnamorati di Simone, ammesso che lo fossero mai stati. Noi interisti siamo tifosi esigenti, abituati alla sofferenza e al masochismo, ma esigenti. Non ci è bastata la Coppa Italia e la Super Coppa vinta contro gli acerrimi nemici o l’altra Super Coppa vinta contro la seconda squadra di Milano. Noi a Simone Inzaghi non perdoniamo l’aver regalato lo scudetto dell’anno scorso a quegli altri. A me, personalmente, brucia ancora. A noi tifosi della Beneamata bruciano quelle sconfitte ad inizio campionato che ci hanno messo praticamente fuori dal giro scudetto già dopo 10 giornate.

E allora che si fa? Lo esoneriamo? E chi prendiamo? O aspettiamo la fine del campionato per mandarlo via? Ci troviamo in una situazione degna del paradosso del gatto di Schrödinger. Inzaghi si trova in uno stato indeterminato: è sia esonerato che non esonerato. La scatola si aprirà sicuramente domenica sera: se vinciamo si va avanti con lui, se perdiamo probabilmente verrà esonerato.
Se si va avanti con lui il paradosso del gatto verrà riproposto ogni volta che l’Inter giocherà. Se domenica sera, malauguratamente, dovessimo perdere e si decidesse per l’esonero si aprirebbero una serie di scenari degni del multiverso Marvel.

Il traghettatore in stile Stramaccioni. Si prende l’allenatore della primavera gli si fa guidare la squadra e presi dall’entusiasmo (qualificazione in Champions o vittoria della Coppa Italia) lo si conferma per l’anno successivo. L’anno successivo sarà un disastro.
Il traghettatore in stile Giampiero Marini. I miei coetanei ricorderanno la vittoria della Coppa UEFA e la salvezza alla penultima giornata. Anche l’anno successivo fu un disastro.
L’arrivo di un allenatore svincolato con il quale si potrebbe costruire un futuro. Ma chi? Al momento l’unico degno di nota potrebbe essere Thomas Tuchel, ma ce lo possiamo permettere?

Io, che di campionati fallimentari dell’Inter ne ho visti tanti, che di allenatori esonerati ne ho visti tanti, sono sempre stato contrario all’esonero a campionato in corso (tranne nei casi di Gasperini, Lippi e De Boer che a mio parere bisognava mandarli via molto prima).