E’ arrivata la sosta delle nazionali e l’Inter può godersi la testa della classifica dopo l’importantissima vittoria ottenuta a Bergamo. Ora sarà importante rimanere concentrati per la volata finale, essendo la squadra di Inzaghi l’unica in serie A ad essere ancora competitiva su tutti i fronti.

Numeri nei big match

Se prima del big match con l’Atalanta avessimo dovuto farci un’idea della percezione che si aveva di Inzaghi nella gestione degli scontri diretti, avremmo pensato che il tecnico piacentino non avesse un bel rapporto con questa tipologia di partite.

Ma se il campionato dovesse finire oggi, l’Inter avrebbe perso un solo match tra tutti quelli svolti con le squadre qualificate a una competizione europea, quello a Torino con la Juventus.

E’ vero all’occhio risaltano gli unici 2 punti su 12 ottenibili tra Juve e Milan, non nella loro stagione migliore, ma dall’altra parte si possono evidenziare anche gli 8 punti su 12 con Atalanta e Napoli, seconda e terza della classe.

Inzaghi quindi anche in questo campionato si è dimostrato versatile nell’affrontare le big del campionato, rimangono Roma Lazio e Bologna come ostacoli più ostici per riabbracciare il tricolore.

Due volti, stimato in Europa e criticato in Italia

Se vedessimo all’estero come si parla di Inzaghi, ascolteremmo di un allenatore stimato e visto come uno dei migliori nel suo ruolo e ambito dalle migliori squadre, soprattutto del campionato inglese dove alcune delle big ormai da anni fanno fatica.

In Italia invece, leggeremmo di un allenatore criticato per la gestione nelle sfide cruciali e forse per l’ottenimento di alcuni risultati solamente nel momento di massimo splendore della squadra.

Per ottenere un’idea più chiara affidiamoci ai numeri, Inzaghi con la partita contro l’Atalanta ha raggiunto la sua 201esima panchina con 134 vittorie 36 pareggi e 31 sconfitte, con il 66,7% di vittorie e 2,18 punti di media.

Questi dati ci dicono già oggi di Inzaghi come uno dei migliori tecnici della storia moderna dell’Inter con un finale di stagione che, successi permettendo, potrebbe consolidare ancora di più l’immagine del piacentino nella storia neroazzurra.

Futuro

Ora l’Inter e Inzaghi devono prepararsi per un finale di stagione ricco di emozioni.

Nelle ultime ore sembrerebbe che l’Inter stia lavorando anche ad un prolungamento contrattuale con il tecnico fino al 2028, estendendo l’attuale accordo in scadenza nel 2026.

Questa decisione riflette la fiducia del club e Inzaghi, nonostante l’interesse di alcuni club inglesi, ha già manifestato la volontà di proseguire il progetto con l’Inter per consolidarsi nella storia nerazzurra.

Marotta blinda Inzaghi

Sul futuro di Inzaghi si è espresso anche Marotta:

Sempre fatto il rinnovo a bocce ferme – ha ricordato Marotta a Sky –. Ci sono tutti i presupposti per immaginare che lui possa proseguire con noi. Non è in scadenza ma è giusto rinnovare e allungare il contratto al momento giusto – ha precisato –. Quello che conta è la simbiosi che si è creata tra società e lui. Questi sono i presupposti migliori per andare lontano. Con Inzaghi siamo cresciuti tutti. Stiamo attraversando un ciclo che ancora non è alla sua conclusione. C’è proprietà nuova, nuova linfa, nuova determinazione e nuovi obiettivi.”