Un padre che consola il figlio. Questo sembra essere diventato Samir Handanovic con André Onana, nello scatto eterno che ha scaldato i cuori dei tifosi nerazzurri immortalato al 15′ minuto della sfida vertiginosa tra Fiorentina e Inter. Spesso criticato in maniera ingrata dai propri supporters, quella del nostro numero 1 è la storia di un uomo, prima che di un calciatore, che ha completato la metamorfosi da boa a faro. Una boa perché il gigante dallo sguardo altero, ottavo nella classifica delle presenze all time in Serie A, ha blindato la porta interista con salvataggi miracolosi anche quando la nostra formazione recitava nomi alquanto improponibili. Ma al momento opportuno Samir, leader silenzioso, ha saputo farsi da parte e divenire al tempo stesso faro per gli altri, illuminando con i suoi consigli e la sua etica professionale Onana e compagni.

Alternanza e accanimento

La tanto reclamata alternanza è un ricordo del passato. André Onana sembra aver inciso nome e cognome sull’alluminio dei pali di San Siro, a suon di prestazioni convincenti seppur non scevre di sbavature. L’esplosività e la personalità dell’estremo difensore di Nkol Ngok hanno comunque entusiasmato il tifo nerazzurro, stanco e frustrato dall’apparente passività e remissività della bandiera classe ’84. In effetti, nelle ultime uscite Handanovic era apparso meno lucido del solito, rendendosi protagonista di errori e prestazioni non all’altezza del suo nome.

C’è stato tuttavia un esagerato accanimento di tifosi e commentatori sportivi nei suoi confronti, che lo ha esposto a un sommario processo mediatico ingaggiato da personaggi con la memoria corta che lo avevano eletto senza remore a capro espiatorio della crisi interista. Mister Inzaghi è stato intelligente nella gestione del delicato caso di equilibrio di spogliatoio, coadiuvato in questo da una maturità e da un senso di appartenenza fuori dal comune da parte dello sloveno.

Handanovic e l’umiltà del gregario

La reazione di Samir alle critiche e al conseguente declassamento al ruolo di vice è stata magistrale. Da capitano vero, Handanovic ha compreso ed accettato attivamente la scelta di Simone di rilegarlo in panchina. E così Batman ha avuto l’umiltà di spogliarsi dei panni da supereroe per indossare quelli da gragario. Senza risentimenti né corrucciamenti bambineschi, il portiere di Lubiana è diventato il mentore di Onana confermandosi nella difficoltà leader autentico e riconosciuto di tutto lo spogliatoio. Lontano dai riflettori e dall’atteggiamento presenzialista di molti suoi colleghi, il numero 1 ex Lazio è stato un motivatore laconico e decisivo nel momento più nero per l’Inter, ispirando i compagni con un discorso in grado di stimolare la voglia di revanche della compagine nerazzurra dopo il pessimo avvio di campionato.

Vice Onana o vice Inzaghi?

Proprio per la rilevanza rivestita da Samir nello spogliatoio interista, la domanda che sorge spontanea è la seguente: “Handanovic è il vice di Onana o il vice di Inzaghi?”. Se la sua condizione atletica e le sue ultime prestazioni sportive possono aver sollevato qualche dubbio sull’Handanovic portiere, la leadership e la passione con cui sta continuando ad incitare la compagine interista da bordocampo ne hanno sollevati altrettanti su un suo possibile futuro impiego da vice Inzaghi. La sensazione che si ha è quella di stare assistendo ad un periodo di transizione nella carriera dell’ex Udinese, che non ha mai nascosto la propria volontà di diventare un tecnico. Per ora, Batman sta ricoprendo alla perfezione sia il ruolo di secondo portiere sia quello da “stampella” di Simone. Sembra che sia lui quel fulcro in grado di fare da tramite tra gruppo squadra e allenatore.

Tra rinnovo e titoli di coda

Le 38 primavere alle spalle di Handanovic offuscano d’incertezza la situazione circa il rinnovo di contratto, che dopo l’ultimo prolungamento del luglio scorso finirà in scadenza il 30 giugno della prossima estate. Rimane viva l’ipotesi di un rinnovo annuale, che consentirebbe al portiere camerunense e ai calciatori più giovani di avere più tempo per le lezioni di tattica e di interismo dell’attuale bandiera della Beneamata. Ma non sono da escludere nemmeno i titoli di coda, con Samir che verosimilmente potrebbe trovare spazio nella dirigenza o nella fitta rete di collaboratori del mondo Inter. Quel che è certo è che attualmente la prima squadra di Milano si sta godendo i 4 clean sheet sulle 8 partite totali tra Champions League e Serie A del carismatico Onana, pronto a confermarsi come titolare della porta interista e a trasformare in numero 1 quel 24 che, ad oggi, si ritrova appiccicato sulla schiena.