A differenza degli scorsi anni in cui l’Inter si attivava tardi nel calciomercato, riuscendo a concludere le trattative quando si era prossimi all’inizio del campionato e per cifre esorbitanti, quest’anno la società nerazzurra si è mossa in netto anticipo su tutte le rivali e ha piazzato finora 3 colpi: Stefan De Vrij dalla Lazio (parametro zero), Kwadwo Asamoah dalla Juventus (parametro zero) ed infine Lautaro Javier Martinez dal Racing Avellaneda per la modica cifra di 20 milioni di euro. Proprio l’attaccante argentino, che sarà disponibile salvo colpi di scena a partire da agosto a causa della sua partecipazione ai Mondiali in Russia, è oggetto di discussione nelle ultime settimane poiché il suo ruolo tra i nerazzurri non è ancora ben definito: riserva o titolare? E al fianco di chi?

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I numeri in Argentina

Considerata la situazione economica dell’Inter e le caratteristiche dell’argentino, è naturale porsi queste domande. Lautaro Martinez in questo momento è considerato come l’astro nascente del calcio argentino ed i nerazzurri hanno già sbaragliato (grazie alla volontà ferrea del giocatore) la concorrenza. Vediamo alcuni numeri dell’attaccante: esordisce giovanissimo, circa 17 anni, nella Primera Division ma fino alla stagione 2016/2017 colleziona 4 presenze. Negli ultimi due anni, viene regolarmente schierato in campo dall’allenatore Blanco che vede ripagata la sua fiducia: 23 presenze con 8 reti ed un assist lo scorso anno, mentre quest’anno è arrivato a quota 12 reti e 5 assist in campionato. Contando anche i goal nella Copa Libertadores, il suo bottino personale sale a 17 reti stagionali.

Il paragone con Gabigol

Numeri che, tuttavia, non impressionano affatto molti tifosi nerazzurri ed il motivo è presto spiegato: 2 anni fa la società nerazzurra spese 30 milioni di euro per prelevare dal Santos Gabriel Barbosa Almeida, detto Gabigol, il quale poi divenne un oggetto misterioso (per alcuni, molto meno diplomaticamente, un enorme pacco) ed il rischio che si riveli tale è concreto: il campionato argentino, con tutto il rispetto, non ha in effetti lo stesso coefficiente di difficoltà che può avere la serie A o la Liga o la Premier League. L’Inter, tra l’altro, non ha un buon feeling con l’acquisto di giovani promettenti: salvo Icardi, Skriniar ed in parte Kovacic, gli ultimi ragazzi acquistati non si sono mai imposti in nerazzurro. Dunque non li si può biasimare se si pongono qualche domanda sul reale valore dell’attaccante.

Quale sarà il suo ruolo?

Le altre domande che si pongono i tifosi nerazzurri riguardano la posizione che ricoprirà Lautaro Martinez all’Inter e se verrà subito schierato titolare o inizierà come riserva di Mauro Icardi. Queste sono domande che troveranno risposta solo una volta iniziato il campionato. Per caratteristiche, però, si può escludere che arrivi come naturale sostituto del capitano: Lautaro Martinez è alto 1 metro e 74 centimetri. Troppo pochi per poter giocare come punta centrale in un 4-2-3-1. Non è nemmeno una punta d’area di rigore poiché ama muoversi e sfruttare la sua velocità (ed il dribbling) per superare i difensori avversari. Caratteristiche che non si addicono ad una punta classica ma ad una seconda punta/attaccante esterno. Qua sotto un breve video sul giocatore dove mette in risalto le sue doti

Come risulta evidente da questo video, Martinez non può che giocare in coppia con Icardi e qui sorge spontanea una domanda: chi, tra Candreva e Perisic, verrà sacrificato? Perché, ricordiamo, l’Inter deve riscattare ancora Rafinha e Cancelo e nemmeno l’eventuale partecipazione alla prossima Champions League potrà coprire finanziariamente i riscatti dei due giocatori, perciò uno dei due esterni dovrà essere sacrificato. Considerato il fatto che Candreva è ancora a quota zero goal in stagione (e chissà che non si sblocchi nella gara più importante della stagione), è naturale pensare che il principale indiziato per la cessione sia proprio l’esterno ex Lazio. Tuttavia non è da escludere che sia Perisic ad essere sacrificato: l’esterno croato era ad un passo dalla cessione già questa estate e sembra l’unico dei due esterni che possa ricevere qualche offerta.

Le alternative

Un’altra soluzione, meno probabile essendo il modulo di Spalletti abbastanza rigido, è il passaggio ad un classico 4-3-1-2, con Rafinha trequartista e l’utilizzo delle due punte (in questo caso Martinez ed Icardi) e lo spostamento di Candreva sulla mediana, ruolo nel quale iniziò la sua carriera (mezz’ala). Oppure il passaggio al 3-4-1-2 già utilizzato ai tempi della Roma, che vedrebbe Skriniar-De Vrij-Miranda in difesa, Candreva ed Asamoah sulle fasce e Brozovic in mediana con Gagliardini ed infine Rafinha a supportare il duo d’attacco. Ma Spalletti sarà disposto a cambiare tutto, a ricominciare da zero dopo aver trovato una base solida quest’anno?

 

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