Questa volta l’Inter lo ha presentato come un giocatore “normale”. Nessun proclamo e soprattutto nessun paragone con Milito con cui Lautaro Martinez condivide la nazionalità argentina. Se sarà un fenomeno, sarà il campo a dirlo.

Precampionato positivo

El Toro ha però già mostrato ottime cose in questo precampionato e sta sorprendendo tutti con le sue giocate. Già dalla prima gara contro il Lugano, nella quale è andato a segno con un gol da centravanti di razza, si è capita subito l’alta vena competitiva dell’attaccante albiceleste, che si è ripetuto in grandi prestazioni nei match contro Zenit e Sheffield. Così, mentre la sessione di calciomercato non è ancora giunta al termine e Ausilio e soci stanno lavorando per rinforzare la squadra con un terzino e un centrocampista, anche sabato sera, contro il Chelsea di Sarri, al momento della sua entrata, Lautaro ha stravolto in positivo il gioco della squadra ispirando e dettando diverse linee di passaggio, che hanno poi portato al pareggio di Roberto Gagliardini.

Su Lautaro sono già molti ad aver speso parole positive, Beppe Bergomi, intervenuto sull’argomento:

“Lautaro ha buoni movimenti e capacità e voglia di andare a prendere il pallone per fare gol e aiutare i compagni. Queste sono qualità importanti per un ragazzo della sua età”.

Dello stesso parere, Evaristo Beccalossi:

“Lautaro Martínez sta bruciando le tappe: in partenza bisogna farlo crescere, è molto bravo, l’ha seguito Diego Milito e ha detto che il ragazzo ha un futuro roseo davanti. Spalletti potrebbe prendere in considerazione di giocare con Icardi e Lautaro insieme, 3-5-2 o anche 4-4-2”.

Intesa già buona con Icardi

Da prima punta o in appoggio a Mauro Icardi, per lui non cambia niente. Sa giocare sia in area, sia fuori, per dare manforte alla squadra. Lautaro Martinez ha solo 20 anni ma in campo con l’Inter sembra esserci da un bel pò. Nel secondo tempo, contro il Chelsea, l’Inter ha giocato con due punte e l’intesa con il connazionale Mauro Icardi sembra già su ottimi livelli.

OGGI ALLE 13 IL NOSTRO NUOVO PODCAST

Proprio il capitano Icardi sta facendo da “chioccia” a Lautaro: al suo arrivo a Milano è andato a prenderlo di persona in aereoporto e per i primi mesi di ambientamento a Milano, gli ha offerto un posto nella sua lussuosa casa con vista San Siro. Insomma, i due sembrano essere già parecchio affiatati anche fuori dal campo e questo non può che far sorridere i tifosi dell’Inter. In tempi come quelli in cui i capitani vanno via dopo proclami mai seguiti dai fatti (vedi l’altra squadra di Milano), gesti come quelli del capitano neroazzurro, ci fa piacere che vengano sottolineati.

Con un mentore come Icardi, capocannoniere dell’ultima serie A, l’inserimento di Lautaro Martinez sarà sicuramente più semplice.

Spalletti lo farà partire dalla panchina?

Luciano Spalletti sta costruendo la sua Inter ancora con il 4-2-3-1. La difesa a tre tanto invocata, finora non si è vista. Le sue parole di due giorni fa sono state chiarissime: “Serve ancora qualche pedina (terzino destro e centrocampista bdr) per essere coperti con due giocatori su ogni ruolo“. Eppure si trova a dover affrontare già un problema: considerando le prime buone uscite di Lautaro e la sua intesa con Icardi, come si fa a lasciarlo in panchina?

Modulo difesa a 3 per facilitare l’ingresso di Lautaro Martinez

Eppure, Icardi e Lautaro sono gli unici due attaccanti (veri) presenti nella rosa dell’Inter, motivo per cui il modulo base, sarà ancora quello a una punta. Che arrivi un altro attaccante dal mercato è assai improbabile. Molto presumibilmente quindi, Lautaro partirà (almeno a inizio campionato) dalla panchina. Con il tempo, dopo che si sarà ambientato completamente nel campionato italiano, Spalletti darà all’argentino, lo spazio che merita, magari cambiando il modulo e passando alla difesa a 3.

Piano con i giudizi ma…

El Toro ha fisico, tecnica (il lancio per Candreva in occasione del gol di Icardi contro lo Sheffield è per palati fini), caparbietà (se lo buttano giù si rialza come una molla) e voglia. Il soprannome El Toro sembra cucito perfettamente sull’ex punta del Racing Avellaneda.

E’ giusto non correre troppo con i giudizi (siamo ancora in piena estate) l’inizio però è promettente e ci sentiamo di sbilanciarci almeno su questo: non siamo di fronte a un Gabigol bis!

COMMENTA SUL FORUM