Un’estate senza tormentoni
Non vorrei, credo non solo io, che sia un’estate vissuta sul tormentone: “il toro rinnova o non rinnova?”. Perché ci siamo passati tante, troppe volte. Perché nella storia recente abbiamo già rinunciato a grandi campioni, ancora più grandi di lui o, almeno, che avevano dimostrato anche di più. 15 anni fa abbiamo rinunciato a Ibrahimović, rimpiazzandolo con un Eto’o in fase calante, ma abbiamo alzato dopo decenni la “Champions” ed abbiamo fatto il “triplete”. L’esperienza ci ha insegnato a non vivere nell’angoscia di una singola decisione estiva, ma a guardare avanti con fiducia.
Addii difficili e successi inaspettati
Abbiamo sopportato l’addio di Mourinho, certo, un tecnico e non un calciatore, non il capitano, ma è stato comunque un addio duro e per certi versi inspiegabile, dopo aver dominato in Italia ed in Europa. Se andiamo ancora più indietro abbiamo visto scappare un certo Ronaldo, quello vero, il “fenomeno”. L’interista poi si sa, sta male, soffre, spesso non lo dà a vedere, ma poi si rialza sempre, i giocatori vanno e vengono, la maglia ed i nostri colori restano. È questo spirito di resilienza che ha sempre caratterizzato i tifosi nerazzurri e la squadra stessa.
Lo spettro del caso Skriniar
Ci stiamo chiedendo, diventerà un altro “affaire” alla Skriniar? Perderemo tutto il valore del cartellino oltretutto avendo poi in squadra un giocatore demotivato che finge infortuni per non giocare? Questa volta non credo, non è una dirigenza che sbaglia due volte. Però il calcio, soprattutto quello vissuto da interisti, ci ha insegnato che conta la maglia, i giocatori sono importanti ma sono solo ingranaggi del nostro “gioco”, si sopravvive sempre, conta la nostra maglia e la nostra tradizione. L’esperienza ci ha resi più saggi e meno propensi a ripetere gli errori del passato.
Il valore di Lautaro
Quanto realmente vale Lautaro? Un girone di andata da 9, 10 certo, chi lo nega, se non avesse fatto il fenomeno in quei 4 mesi del 2023 il campionato non si sarebbe mai chiuso con tutto quel vantaggio sulla seconda, ma il suo 2024? soprattutto in Champions? Non credo di essere impopolare a valutare una seconda parte della stagione da 5, vogliamo essere innamorati a tutti i costi? Alziamo il voto a 6, ma quale sarà il Lautaro della stagione 2024/2025? Nessuno può saperlo con certezza. L’incertezza sul futuro rendimento di Lautaro rende difficile una valutazione precisa del suo valore attuale.
L’appello a Lautaro e alla Società
Per me, che non sono nessuno, le voci che circolano sulle richieste dell’entourage sono insensate, va bene un ritocco, riconosciamogli il contributo di quest’anno, ma non si esageri, e non credo che la Società ed i nuovi padroni statunitensi siano disposti a cifre folli con poi il rischio dell’effetto domino e di tanti che possano poi bussare alla porta. Se non dovesse accettare il massimo che la Società è pronta ad offrire ritengo che la mossa più intelligente sia metterlo sul mercato adesso, anche se leggo raramente di squadre interessate e/o di sondaggi fatti. Sig. Martinez, se ci tieni davvero come dici spesso, ora è il momento di dimostrare il tuo attaccamento alla fascia, ai nostri colori ed alla Milano che conta, quella nerazzurra! Ti aspettiamo ma…non esagerare!
(Roby Ice)