Se ad una settimana dalla fine del campionato 2017/2018 in casa Inter si parla (e si spera) ancora di qualificazione alla prossima Champions League, i dovuti ringraziamenti vanno fatti al Crotone dell’eterna bandiera nerazzurra Walter Zenga. I calabresi- nel match casalingo sul terreno di gioco dello Scida- costringendo la Lazio sul 2-2 regalano un’ulteriore ultima chance alla formazione di mister Spalletti, che si giocherà il tutto per tutto nell’ultima partita del campionato proprio in casa della Lazio, in quello che, per un assurdo scherzo del destino, sarà un vero e proprio spareggio per raggiungere il quarto posto in classifica.

Ancora un’altra possibilità

Dopo la “frittata” fatta sabato sera perdendo in casa con un Sassuolo già salvo, nell’ambiente nerazzurro si avvertiva uno stato di depressione e demoralizzazione generale; l’aver buttato al vento la possibilità di andare a giocarsi il tutto per tutto a Roma, non essendo più gli unici artefici del proprio destino sembrava aver messo già la parola fine sul campionato nerazzurro. Ma inaspettatamente la Lazio non sfrutta il match-ball, tenendo ancora in corsa l’Inter, costretta ad un solo risultato nella partitissima dell’Olimpico: la vittoria. Vincendo i nerazzurri arriverebbero a quota 72, a pari punti con la Lazio, ma in virtù degli scontri diretti avrebbero la meglio proprio Icardi e compagni, considerato anche il match d’andata terminato 0-0. In caso di vittoria biancoceleste o pareggio, il quarto posto sarebbe tutto degli uomini di Inzaghi.

Mai così vicini alla Champions League

Da un certo punto di vista andare a Roma e giocare per un unico risultato può essere una nota positiva, in quanto la squadra sa che per qualificarsi alla Coppa Campioni dovrà condurre un match attento si, ma allo stesso tempo propositivo e voglioso. Tutto il contrario di quanto è stato fatto nel match perso per 2-1 in casa contro il Sassuolo. La partita non è stata giocata malissimo ma ciò che non andava sono stati i ritmi; manovra lenta, poca aggressività e lucidità, quasi come se i giocatori fossero già in vacanza consapevoli di aver raggiunto l’obiettivo stagionale. I 70.000 di San Siro e il tifo nerazzurro tutto si sono sentiti traditi assistendo ad una prestazione così svogliata, considerando anche la mole non insormontabile dell’avversario che si aveva di fronte. La speranza è che i ritmi compassati di sabato sera non si vedano contro la Lazio e che, anzi, al contrario, con l’entusiasmo a mille per questa ultima grande occasione che il destino ha regalato, la banda di Spalletti scenda in campo con la bava alla bocca e la giusta determinazione per prendersi questa qualificazione Champions a cui l’Inter non era mai stata tanto vicina negli ultimi 7 anni come in questa annata.

Gli errori da non ripetere

Ovviamente, oltre un approccio con maggiore personalità e determinazione non saranno da ripetere gli stessi errori tattici commessi contro il Sassuolo. Troppe volte come se non ci fossero altre soluzioni, l’Inter si è ostinata a cercare l’imbucata per vie centrali, andando a sbattere continuamente contro il muro eretto dalla difesa romagnola, in serata di piena grazia. Serata impalpabile per Perisic e Candreva che non hanno mai saltato i diretti avversari sulle corsie laterali e con la frequente tendenza ad accentrarsi andando ad intasare ulteriormente la zona centrale d’attacco dove già si aggiravano Rafinha– leader morale della squadra in questo momento-, Brozovic e uno spento Icardi. Nel momento in cui si era capito che la difesa a 3 (o a 5) chiudeva tutti gli spazi, sarebbe stato necessario sviluppare il gioco sulle corsie laterali, cercando di dare aria ed ampiezza alla manovra con il fine di scardinare la difesa neroverde. Ma vuoi per la serata poco felice degli esterni d’attacco e di difesa, – in questo senso il peggiore è stato Joao Cancelo, troppo timoroso e svogliato- vuoi per l’atteggiamento troppo soft della squadra e la buona prestazione degli avversari, i nerazzurri si sono trovati di fronte non poche difficoltà. Con una squadra votata all’attacco è stato facile per l’undici di Iachini ripartire in contropiede e colpire in maniera mortifera la squadra di Spalletti.

Tutti errori da non ripetere contro la Lazio nella partita più importante della stagione. Il fatto di dover giocare per un solo risultato-la vittoria- obbligherà l’Inter ad avere (si spera) un atteggiamento positivo e propositivo. Al cospetto di una squadra che sarà abbastanza abbottonata, visto che giocherà per 2 risultati su 3, sarà necessario avere le idee chiare e non farsi prendere dalla frenesia di andare e segnare, cercando di aprire le maglie della difesa biancoazzurra allargando il gioco e non per forza per vie centrali qualora dovesse presentarsi la stessa situazione vista contro il Sassuolo.Un match ed una stagione che si decideranno sul filo del rasoio e alla fine la spunterà chi curerà maggiormente i dettagli e metterà in campo più voglia di arrivare in Champions League.Una vera e propria finale che tutto il tifo nerazzurro si augura di vincere per poter tornare ad ascoltare dopo 7 lunghi anni la tanto desiderata “musichetta” della Champions League.

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