“Il calcio è strano, Beppe”…
Prendendo in prestito una delle citazioni più famose dello storico telecronista Sky Fabio Caressa, si può riassumere e descrivere l’inizio di stagione di Antonio Candreva.
Una stagione da titolarissimo lo scorso anno, tra alti e bassi, fischi e applausi da parte del pubblico di San Siro, critiche e complimenti da parte degli addetti ai lavori. Una stagione vissuta sulle montagne russe con il grande neo dello zero alla voce goal; una vera e propria anomalia per un esterno di centrocampo sempre pronto a fare sentire la sua presenza in fase realizzativa.
Poi l’inizio di questa nuova stagione.
Un inizio inaspettato
Un inizio da dimenticare fino al match di sabato scorso contro il Bologna. Le prime due partite le ha viste interamente dalla panchina, con Spalletti che gli ha preferito il neo-acquisto Politano. Stessa cosa è successa nell’anticipo contro gli emiliani. Salvo poi avere essere mandato in campo al ’79 al posto del balbettante Keita Balde. E lì cambia il mondo, la partita e forse anche la stagione di Candreva e dell’Inter tutta.
Con i nerazzurri già in vantaggio per 0-1 grazie alla rete di Nainggolan, Antonio impiega 3 minuti dal suo ingresso in campo per timbrare il cartellino e mettere al sicuro il risultato. Perfetto inserimento centrale e tocco di prima verso la porta di Skorupski su assist di Perisic. 3 minuti giocati in stagione e già un goal.
Un goal che può cambiare le cose
Il calcio è strano Beppe.
Lo scorso anno una stagione intera da titolare a cercare il goal senza mai trovarlo mentre è bastato il primo tocco di palla in questa Serie A 18/19 per trovare l’appuntamento con il goal.
L’auspicio e la speranza dei tifosi interisti è che possa essere un punto di svolta e di ripartenza per il numero 87, che dal suo arrivo all’Inter non ha mai fatto vedere completamente tutte le sue qualità che i supporter nerazzurri avevano ammirato quando vestiva la maglia della Lazio. E in una stagione ricca di appuntamenti e partite importanti che vedranno i nerazzurri confrontarsi anche con i blasonati club della Champions League la qualità, quantità, applicazione tattica ed esperienza internazionale di uno come Candreva saranno fondamentali nello scacchiere tattico di Mister Spalletti.
Un piccola rivincita quella dell’esterno romano, che ha esultato con dedica speciale per la propria compagna in dolce attesa, vista anche la turbolenta estate appena passata. Le voci di calciomercato e di un suo possibile trasferimento all’estero sono state molto insistenti. Sembrava ad un passo dal lasciare l’Inter, ma alla fine, la sua voglia di rimanere in nerazzurro e levarsi soddisfazioni con questa maglia e la decisione da parte della dirigenza e delle staff tecnico di confermarlo in rosa hanno avuto la meglio.
Esempio di professionalità
Nel frattempo Antonio, silenziosamente, si è sempre allenato con grande professionalità ed applicazione. Mai una parola fuoriposto e grande determinazione al riscatto e alla voglia di fare bene in questa nuova stagione. Ha voluto fortemente la conferma in maglia nerazzurra, pronto a dimostrare di averne tutte le qualità tecniche e morali per indossarla.
E il goal di Bologna è stata la sua piccola grande rivincita per il momento.
E per il futuro, che possa essere Candreva l’arma in più nascosta dell’Inter edizione 18/19?
Il calcio è strano, Beppe.