Lo abbiamo sentito innumerevoli volte: la Juve con Ronaldo, ha fatto il colpo del secolo, la Juve è la favorita per la vittoria in Champions, la Juve ha già vinto la serie A 2018/2019, il campionato italiano beneficerà del suo arrivo in termini di prestigio, ecc. Tralasciando l’entusiasmo di buona parte della stampa sportiva italiana e le attenzioni che dedicano ad ogni azione quotidiana del campione portoghese, al momento nulla di quanto prospettato è accaduto e le varianti che possono mandare in frantumi quella che per molti supporters bianconeri (e non) dovrà essere la stagione perfetta sono infinite. Tanto per citare un personaggio che allenò sia la Juventus che l’Inter, “non dire gatto se non ce l’hai nel sacco”: in Europa non mancano le pretendenti, anche se la parte pessimista dei tifosi interisti vuole vedere le big ormai decadute ed in piena ricostruzione, e ad oggi non si registrano dichiarazioni roboanti dei vari Messi, Marcelo, Bale, Aguero che manifestano la loro volontà di trasferirsi nel Belpaese. Ecco, forse solo per quanto riguarda la prossima serie A si potrebbe dare pienamente ragione ai giornalisti sportivi.
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Gli obiettivi dell’Inter
Come si colloca l’Inter in questo contesto? Lo scorso anno si è concluso con un quarto posto e la qualificazione in Champions League. Un ottimo punto di partenza in vista della stagione che si sta aprendo, nella quale i nerazzurri avranno come obiettivo quello di raggiungere almeno il terzo posto, fare bene in Europa e contendere alla Juventus la coppa Italia. Tutti obiettivi che sono alla portata di Icardi e compagni, a patto che la società dia seguito a quanto di buono fatto finora e completi la squadra acquistando un terzino, un esterno ed un centrocampista (rigorosamente in questo ordine, come ho già scritto qui). L’organico attuale non lo si può definire adeguato per una stagione che vedrà la Beneamata impegnata su 3 fronti e non vale considerarle, di fatto, due perché la coppa Italia inizia a gennaio; i rinforzi seri il 99% delle volte si acquistano nella sessione estiva del calciomercato. Contrariamente a quanto molti pensano, non è necessario acquistare un campione in risposta al colpo della Juventus: innanzitutto non vi è alcun motivo per cui l’Inter si debba svenare e pagare almeno una decina di milioni di euro all’anno per un singolo giocatore (con l’effetto valanga sui rinnovi assicurato, tra l’altro) e poi l’Inter al momento è in una fase in cui si sta creando la rosa definitiva che dovrà qualificarsi stabilmente in Champions League. Solo dall’anno prossimo, grazie anche all’uscita dal Settlement Agreement si potrà sognare il colpo in grande, quello che assicurerà la presenza dei nerazzurri nella lotta scudetto fino alla fine. Ergo, scordiamoci nomi come Di Maria o Bale perché sono solo voci (anzi, oggi dovremmo dire fake news) create ad arte dai giornalisti, i quali hanno tutto l’interesse a tenere viva l’attenzione dei propri lettori.
Chiesa sulla fascia destra?
Un nome che è circolato con insistenza in questi giorni è quello di Federico Chiesa, ala della Fiorentina e figlio d’arte. Giovane molto promettente (6 goal e 9 assist in questo campionato), gioca prevalentemente a destra ma è stato posizionato anche a sinistra con buoni risultati; il suo sarebbe il profilo perfetto per Suning, poiché è giovane e dunque rivendibile a cifre astronomiche, qualora le sue prestazioni migliorassero ulteriormente. Per l’acquisto del suo cartellino si è ipotizzato che l’Inter debba prima cedere Candreva e, forse, Perisic. Ora, se per il primo la cessione rimane una soluzione plausibile (ieri si è reso autore di un brutto episodio nei confronti del Primavera Roric, ndr), per il secondo l’ipotesi di un suo sacrificio (magari insieme a quello dello stesso Candreva, come si è letto sui giornali) per arrivare all’ala della Fiorentina, appare alquanto risibile: oltre ad essere praticamente incedibile salvo offerte folli, per quale motivo l’Inter dovrebbe cedere le sue ali, tra cui il suo secondo miglior marcatore, per arrivare solo ad un’ala che ancora deve mostrare tutto il suo valore? Mistero. Un’eventuale trattativa per Chiesa, comunque, seppur caldeggiata dalla stragrande maggioranza dei tifosi, rimane molto complicata per via del prezzo folle che i Della Valle chiedono per il suo cartellino: circa 70 milioni di euro, una cifra che rende praticamente certo il no di Ausilio per il suo acquisto.
Non spendere cifre folli
Una cifra simile in effetti non potrebbe e dovrebbe essere spesa dalla società nerazzurra: il Settlement Agreement ancora in vigore impone innanzitutto che i giocatori schierati in Champions League abbiano un valore totale pari o superiore a quello di quelli che sono stati venduti. Già questo è un motivo sufficiente per non assecondare chi, 3 anni fa, andò oltre le proprie competenze per impedire che arrivasse in nerazzurro un certo Mohamed Salah, oggi uno dei migliori attaccanti in circolazione. In secondo luogo il giocatore non vale quella cifra ma al limite la metà (e questo sarebbe stato impensabile qualche anno fa) e l’Inter non deve assolutamente spendere tutti questi soldi (pur potendolo fare in teoria, ma in pratica no) come se volesse rispondere ai 105 milioni spesi dalla Juventus per Cristiano Ronaldo. L’Inter, al momento, deve seguire il modello Atletico Madrid. Questo è il primo passo.
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