Le voci riguardanti un cambio in panchina alla fine della stagione, presenti in sottofondo sin dall’inverno, si sono intensificate notevolmente negli ultimi giorni. Il campo delle ipotesi sul nome di chi dovrebbe sostituire Luciano Spalletti si sta restringendo: ormai l’ex allenatore di Juventus, Chelsea e della Nazionale Antonio Conte sembra essere emerso, secondo varie fonti, come candidato più probabile per distacco. Per alcuni  si tratta solo di un’intenzione, per quanto convinta, della società, per altri è già praticamente fatta.

Il possibile approdo del tecnico pugliese sulla panchina nerazzurra, in tandem con la girandola dei rumours di mercato, sempre più frenetica, dà adito a riflessioni sul possibile aspetto di un’ipotetica Inter di Conte, dal modulo utilizzato agli interpreti dei diversi ruoli. La ben nota preferenza di Conte per la difesa a tre, infatti, fa presagire grossi cambiamenti tattici rispetto all’ultimo periodo dell’Inter, e sarebbe interessante capire come il mercato possa contribuire  a questa trasformazione.

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La difesa

La difesa a tre è, appunto, una delle basi fondamentali degli schemi tattici di Conte, implementata con successo alla Juve, in nazionale e anche al Chelsea. C’è da aspettarsi, dunque, che la stessa idea verrebbe riproposta anche all’Inter. Davanti allo scontato titolare in porta, ovvero Samir Handanovic, si comporrà dunque una diga composta da tre centrali difensivi. In questo senso l’acquisto estivo più vicino a essere una certezza, cioè Diego Godin a parametro zero, completerebbe questa triade di difensori centrali titolari e di assoluto livello. Gli altri due elementi sarebbero naturalmente Skriniar e De Vrij, già protagonisti in questa stagione.

L’olandese potrebbe occupare la posizione centrale nella difesa: in questo modo la copertura dei due compagni gli permetterebbe di salire verso il centrocampo e soprattutto di sfruttare le sue qualità di costruzione del gioco con maggior disinvoltura, diventando un vero e proprio regista aggiunto. Skriniar, invece, potrebbe trovare posto sulla sinistra: in una difesa tutta di destri, l’esperienza acquisita dallo Slovacco nella posizione meno naturale nell’ultimo anno, proprio per far spazio a De Vrij, potrebbe rivelarsi molto utile. Godin, inutile dirlo, rappresenterebbe un ulteriore salto di qualità del reparto arretrato, contribuendo con la sua qualità, garra ed esperienza.

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Il centrocampo

Superata la difesa, si riducono le certezze sulle possibile intenzioni di Conte. In passato, infatti, ha utilizzato sia il 3-5-2 che il 3-4-3. Con un centrocampo che, esclusi gli esterni, potrebbe essere composto da 2 o 3 elementi. Partiamo, però, proprio dagli esterni di centrocampo, punto fisso delle formazione di Conte nonchè giocatori fondamentali delle sue squadre, visto il loro contributo cruciale in entrambe le fasi. I rumours riguardanti la fascia destra non sono stati particolarmente numerosi, ma pare che ci sia comunque l’intenzione di fare un upgrade, tentando nuovamente l’impresa di rendere D’Ambrosio la riserva. L’unico nome riportato con una certa continuità è stato quello di Darmian, profilo che suggerirebbe una fascia destra più di contenimento, visto il suo limitato contributo offensivo. Di certo molti tifosi sperano comunque in un acquisto più eccitante per questa posizione.

Sulla sinistra, invece, Conte ritroverà Asamoah, che nella sua Juve occupava propio il ruolo di esterno a tutto campo. Riproporlo come tale anche all’Inter è forse la scelta più probabile, ma sulla sinistra ci sono state delle indiscrezioni di mercato più interessanti. Oltre a Biraghi, nominato forse più per la sua utilità in ottica lista champions che per reali intenzioni d’acquisto, negli ultimi giorni si è parlato di Nicolas Tagliafico, terzino argentino che si sta mettendo in mostra anche in Champions con l’Ajax, grande rivelazione di questa edizione. Giocatore che sarebbe adatto proprio al ruolo di esterno di centrocampo, visto l’atteggiamento estremamente offensivo (per un terzino appunto) dimostrato tra i lancieri: quando l’Ajax fa densità per sviluppare gioco sulla destra, spesso si spinge fino in area avversaria, diventando terminale offensivo della squadra.

Passiamo ai centrocampisti veri e propri, che appunto potrebbero essere 2 o 3 nello scacchiere di Conte. Le principali riconferme sembrano essere Brozovic e Nainggolan, ma il centrocampo dovrebbe essere l’area sulla  quale si concentrerà il maggiore sforzo economico durante il mercato estivo. Si parla da tempo, per esempio, di Barella, giovane di notevole talento e personalità, di certo un’aggiunta positiva. Eppure, sorge qualche dubbio sul fatto che possa essere perno titolare del centrocampo interista, vista la mancanza di esperienza ad alti livelli e di vittorie alle spalle. Qui entra in gioco quello che sarà forse l’acquisto cardine dell’estate: un centrocampista di qualità proveniente da un grande club con esperienza internazionale ai massimi livelli. Detto più semplicemente, un cosiddetto “top player”.  Da mesi ormai si vocifera di un possibile tentativo per Rakitic, più recentemente affiancato da Gundogan. Si tratta comunque di un upgrade necessario per tornare a competere per dei trofei, con il tedesco forse più adatto ad affiancare Brozovic in un centrocampo a due, mentre il croato sarebbe più a suo agio come mezzala in uno schieramento a tre.

L’attacco

Anche in attacco si ripropone il dualismo tra 3-5-2 e 3-4-3: il reparto offensivo potrebbe essere composto da due punte o da una punta e due esterni, che comunque giocherebbero molto più internamente rispetto a quelli di un 4-2-3-1, visto che l’ampiezza verrebbe data dagli esterni di centrocampo. Le voci mercato in questo senso non hanno ancora dato indicazioni chiare, anzi, sembrano quasi contradditorie. Si parla, per esempio, di un interesse per Dzeko o Lukaku come possibili sostituti di Icardi e partner di Lautaro. Uno tra questi comporrebbe un attacco a due punte con il Toro, aggiungendo la propria fisicità alla tecnica e al movimento dell’argentino. Altrettanto insistenti, però, sono le voci riguardanti Steven Bergwijn, talento del PSV, il quale faticherebbe a trovare una collocazione nello schema contiano se non come “esterno” offensivo nel 3-4-3. La spiegazione più logica è che alcune delle voci siano semplicemente imprecise, dopotutto si sta ragionando molto su ipotesi e supposizioni, ma è altrettanto probabile che si vogliano ottenere gli uomini giusti anche per delle variazioni del modulo durante la stagione.

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