L’Inter si è trasformata ed ora sembra davvero una vera e propria squadra e con la vittoria di ieri, parlare di qualificazione non è più un’eresia.

Inter, che prospettive per la Champions?

Certo, i nerazzurri non hanno un’autostrada verso la qualificazione agli ottavi, ma è innegabile che la situazione per loro si sia messa molto bene. Il primato nel loro raggruppamento, alla vigilia del doppio incontro con i blaugrana, è assolutamente meritato perché il 2-1 di ieri sera, esattamente come quello contro il Tottenham, è frutto del carattere di una squadra che non molla mai, neppure quando va sotto, e che è arrivata alla quinta affermazione consecutiva tra campionato (3) e Champions (2). Nell’era Spalletti mai una striscia così lunga. E’ la dimostrazione che la formazione che il tecnico toscano aveva in mente, e che faticava a sbocciare fino a metà settembre, è prepotentemente venuta fuori nelle ultime due settimane .Dopo due partite nel girone “della morte” i punti sono sei, come il Barcellona.

PAGELLE PSV INTER

Con le altre a zero: non male per una quarta fascia, non male come viatico per il viaggetto a casa Messi. La rete di Icardi, a corredo, ha regalato all’Inter la quinta vittoria tra Champions e campionato: segno che dopo il Tottenham è scattato un click che ha sbloccato la squadra. Da quell’uno-due i nerazzurri hanno impallinato Sampdoria, Fiorentina e Cagliari in Serie A ed è storia di ieri sera il Psv, battuto – come gli inglesi alla prima giornata – in rimonta. Alzi la mano chi avrebbe immaginato di vedere un’Inter a 6 punti dopo 180′ di Champions: bottino che negli ultimi cinque anni ha garantito 28 qualificazioni su 28 agli ottavi. Luciano Spalletti potrà anche fare tutti gli scongiuri del caso, però ora l’Inter avrà anche la grande opportunità di affrontare la doppia sfida con il Barcellona (che ha sbancato Wembley) con la tranquillità di chi si presenterà a pari punti in classifica di Messi e compagnia calciante

CHE ICARDI

Un plauso va a anche a Mauro Icardi che non si è nascosto e non è rimasto senza rifornimenti. Anche nella ripresa per due volte i compagni trovano la sua testa a centro area (due parate), ma l’azione buona arriva al 15’, quando D’Ambrosio lancia lungo, il numero 9 tiene dietro Schwaab e Zoet esce male. Dalla collisione fra i tre resta in piedi Maurito che controlla e segna a porta vuota: 2-1. Secondo gol in Champions in due presenze, gara da centravanti vero, ben utilizzato da una squadra che conferma di essere migliore contro avversari che attaccano e lasciano attaccare.

SPALLETTI IN VERSIONE POMPIERE

Per ultimo ecco le parole di Luciano Spalletti nel post gara: “Turnover? Quello che abbiamo fatto nelle due partite precedenti ci ha permesso di avere una squadra costruita da un punto di vista fisico e di fatica fatta in maniera corretta. Si è visto. La squadra è rimasta bene ordinata in campo. Si poteva fare un po’ di sostituzioni. Mauro ha fatto una grande partita, soprattuto quando si è messo a spezzare ed è venuto ad accorciare. Ha fatto una grande partita oltre che per il gol per quello che è stata la presenza in area di rigore. E’ stato un po’ sfortunato. Lui è uno che in fase di realizzazione non ha punti deboli. Se accorcia anche sui mediani è un calciatore completo. Girone? Lo vedevo difficile prima e continuo a vederlo difficile. Due vittorie sono meritate e ci mettono in condizione di renderlo possibile. Quello che diventa fondamentale è che quando si riceve troppi complimenti parte l’allarme rosso. Non mi garba e si fa in modo che i giocatori rimangano nelle condizioni di pensare che queste tre squadre sono nei blocchi davanti perché hanno qualcosa più di noi. Noi bisogna rimanere con questa disponibilità a metterci tutto, come stasera. Queste sono le partite che aspettavamo da sette anni e non possiamo fallirle. Non possiamo considerarle più facili solo perché ne abbiamo vinte due. Dobbiamo affrontarle con tutto quell’amore represso dei nostri tifosi per sette anni, che ora hanno la possibilità di rivedere la squadra in questa competizione e quindi non dobbiamo deluderli.”

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