L'Inter si butta via

Pochi giorni dopo il Napoli, l’Inter si butta via e torna dall U-Power Stadium con un solo punto vanificando quanto di buono fatto contro i partenopei. Onore al Monza che si dimostra squadra ben organizzata e con una qualità ottima per essere una neo-promossa che si sta affermando come rivelazione in Serie A. La Juventus ha guadagnato due punti ai nerazzurri, mentre Napoli e Milan possono darle un colpo secco, (ma non mortale), vincendo le loro sfide domenicali

Si salvano in pochi, cosi non va

Non una bella Inter quella che si è vista nella serata di Monza. L’alibi dell’essere spremuti dopo la sfida con il Napoli regge fino ad un certo punto e, probabilmente, anche Inzaghi poteva gestire meglio le risorse a propria disposizione, ma rimane il fatto che una squadra della caratura dell’Inter poteva e doveva far meglio

Sono in pochi i giocatori a portare a casa la faccia dalla trasferta brianzola. Il primo è Lautaro Martinez, ultimo a mollare e a scendere dalla nave che, soprattutto nel secondo tempo, era in difficoltà contro la maggior intraprendenza della formazione di Palladino. Sopratutto dopo il cambio Dzeko-Lukaku, (belga inguardabile), il campione del mondo ha retto da solo il peso dell’attacco sfiorando la doppietta personale con un tiro a giro che si è stampato sul palo alla sinistra di Di Gregorio

Skriniar, Darmian e Bastoni sono altri 3 giocatori che escono bene dalla prova con il Monza. Lo slovacco, a cui gli ultras han “dedicato” uno striscione invitandolo a restare, e Basto hanno sorretto la difesa davanti ad Onana, (incolpevole sui gol), mentre Darmian ha offerto la sua solita prestazione attenta e volenterosa condita dal gol che dopo 10′ di gioco ha aperto le marcature

L’Inter si butta via, ma….

Nella serata amara del pareggio di Monza, c’è spazio anche per le polemiche arbitrali che, in epoca di Var, fanno capire come il sistema arbitri italiano, non sia poi cosi ineccepibile.

 

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A pochi minuti dal termine, l’Inter, che nel secondo tempo non ha offerto la miglior versione di sè stessa, sarebbe andata in gol per la terza volta. Sarebbe, appunto. Tutto questo se l’arbitro Sacchi non avesse fischiato, in anticipo, un fallo che i replay hanno poi rivelato non esserci. Nell’epoca del var, che fa rima con bar ma dovrebbe funzionare, sarebbe stato maggiormente opportuno lasciar finire l’azione e poi, eventualmente prendere tutte le decisioni del caso. Un errore che, mister dixit, all’Inter toglie due punti pesanti per il proseguo della stagione riducendo i margini d’errore da qui alla fine dl campionato.

Polemiche a parte, in casa nerazzurra ci si deve interrogare anche sul brutto secondo tempo. I cambi, ad eccezione forse di Asllani e Gosens, non hanno dato alla squadra quanto ci si aspettava potessero dare. Su tutti Lukaku, lontano parente anche solo di quello che si era visto contro il Napoli qualche giorno fa. La pietra tombale ad un secondo tempo orrendo l’ha messa Mkhitaryan che ha tentato un sombrero a centrocampo. L’errore dell’armeno, che ha perso il “duello” con Colpani ha aperto la strada all’azione del 2-2.

La partita con il Parma prima e quella con il Verona poi aiuteranno a dare risposte prima di volare in Arabia Saudita a giocarsi il primo trofeo stagionale in una partita non banale.

 

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