Mirko Zangrandi, interprete, è stato la prima “voce” italiana di Erick Thohir quando è arrivato a Milano, ma è stato anche il traduttore di Yonghong Li e Han Li nel giorno del closing.
“Ho avvertito più tensione quando è arrivato Thohir rispetto al giorno del closing tra i cinesi e il Milan. Nel caso del nuovo presidente indonesiano dell’Inter io ero esattamente accanto a lui e c’era il mondo intero che ci guardava. Con Yonghong Li e Han Li lo scorso aprile ero dietro le quinte e quindi mi sentivo meno sotto pressione“.
L’interprete è tornato, poi, sull’errore di traduzione commesso quando il presidente dell’Inter intendeva riferirsi ai ‘tedeschi’ del club e certamente non agli ‘olandesi’ (clicca qui per approfondire) “Se capitasse in diretta? In quel caso è necessario che l’interprete conosca il contesto in cui si trova e non è poi così scontato. Noi veniamo chiamati come professionisti della traduzione e dell’interpretariato ma non è detto che si conosca la storia dell’Inter o quella del Milan. Personalmente, me ne sarei accorto perché – tra le altre cose – sono un grande appassionato di calcio e so perfettamente la differenza fra i tre olandesi del Milan e i tre tedeschi dell’Inter. Fosse successo con me accanto come quando ha fatto la sua prima conferenza stampa da presidente, fermo restando che ci guardava il mondo e sicuramente in un primo momento se ne sarebbero accorti in tanti, io avrei dato una gomitatina a Thohir e gli avrei fatto subito notare il grave errore. In quel caso, nessuno avrebbe dubitato del lapsus“, le sue parole.
(Fonte: sport.sky.it)