Sandro Mazzola, intervenuto a Road2Sport.com, ha parlato del mercato dell’Inter e della scelta nerazzurra di affidarsi a Luciano Spalletti. Ma, come prima cosa, Mazzola ha dedicato un pensiero a Giuliano Sarti, scomparso qualche giorno fa:
Quale ricordo ci può regalare di Giuliano Sarti, portiere della Grande Inter recentemente scomparso?
“Sarti era un portiere fuori dalla norma. Lui prevedeva prima come tiravano gli avversari, difficilmente aveva bisogno di tuffarsi. Ricordo che negli allenamenti cercavo di fargli gol perché mi dicevo – gli altri son stupidi, io no – invece non riuscivo a segnargli nemmeno in allenamento perché prevedeva prima, guardava dove prendeva la mira l’attaccante e si buttava da quella parte. Era un fenomeno, eccezionale. Credo sia l’unico portiere, quando non era all’Inter, al quale non ho mai fatto gol, non ci sono mai riuscito in carriera”.
Un bel primato, allora…
“Eh sì, facevo gol contro chiunque”.
Tornando ai giorni nostri, Spalletti è l’uomo giusto da cui ripartire?
“A me piace moltissimo, è sempre piaciuto. Ha carattere, temperamento, sa far giocare le squadre in un certo modo, credo che sia stata una mossa molto valida ingaggiarlo”.
In quali ruoli la dirigenza nerazzurra dovrà intervenire in chiave mercato?
“Direi difesa e centrocampo. Ha avuto dei problemi evidenti in questi due reparti durante la scorsa stagione”.
La possibile partenza di Perisic, uno dei migliori l’anno scorso, può essere letto dalla tifoseria come un ulteriore segnale negativo?
“Dipende da come lo si sostituisce. Si deve essere bravi a trovare un giovane di grande avvenire che può prendere il suo posto allora è giusto farlo, altrimenti son problemi. Per investire, però, c’è ancora tempo. Gli affari migliori si concludono alla fine”.
Da grande esperto di calcio qual è, quale nome suggerirebbe alla dirigenza nerazzurra?
“Io andrei dalle parti di Napoli a vedere cosa c’è da rubare. Ne hanno di bravi davanti (ride, ndr)”.
Si riferisce ad Insigne e Mertens…
“A me Insigne piace molto, anche in nazionale ha dimostrato il suo valore”.
Come può essere rinforzata, invece, la difesa?
“In difesa si può sempre arrangiare, anche con dei giovani. Il problema è proteggere bene la difesa, serve un centrocampo che sappia dare le giuste coperture. Quando hai uno che segna, poi, dopo diventa tutto più facile”.
A proposito di giovani, l’Inter Primavera si è laureata Campione d’Italia. Secondo lei qualche giocatore può già essere inserito gradualmente in prima squadra oppure bisogna farli crescere ancora magari cedendoli in prestito?
“Secondo me bisogna fare un po’ entrambe le cose. Qualcuno può essere inserito in prima squadra mentre altri possono essere tranquillamente ceduti in prestito per farli giocare ed accumulare minuti. Bisogna conoscerli bene. Pinamonti può essere un ottimo vice Icardi”.