Massimo Moratti è stato premiato insieme a Silvio Berlusconi per la vocazione sociale e per aver, grazie a Inter Campus, trasmesso i veri valori dello sport. In occasione del Premio “Rosa Camuna” è tornato a parlare delle cessione dell’Inter: “I cinesi hanno progetti statali sotto il profilo calcistico e sociale. Hanno un mercato immenso. Non c’è lotta, non c’è nessuno in Italia forse qualche russo in Europa che può competere. Quindi non perché vuoi vendere a tutti i costi, ma perché vuoi mantenere l’identità. Inizialmente ho trovato l’amico Thohir che sinceramente aveva tutte le carattetistiche econmiche e famiglairi, ma credo non si aspettasse una cosa così complicata. Forse è più difficile che un’industria la squadra di calcio. C’è la contemporaneità della comunicazione. Io pensavo una cosa aprivo il giornale e dicevo questi hanno già capito. Adesso con i cinesi quello che ci dobbiamo augurare è la continuità che ci appassiona. Il tifo rimane, il pubblico si adegua. L’attualità conquista sempre se iniziano a vincere la gente sarà felicissima. Me lo auguro per il Milan e per l’Inter e per questa bellissima città che anticipa i tempi e che è così generosa. Come la generosità dei presenti che ci ricordano le nostre pazzie con simpatia.”
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