L’Inter passa a Benevento con una prestazione offensiva importante. Ogni volta che attacca sembra sempre possa scaturire un’azione da gol. La squadra di Inzaghi ha comunque continuato a fare la sua partita fino al 90° mettendo 2/3 volte l’Inter in difficoltà. Nel complesso comunque la vittoria è ampia e meritata.

Handanovic 6: Sul primo gol subìto sbaglia un rinvio non da lui che con i piedi gioca come un giocatore di movimento, poi nel secondo tempo salva un paio di volte riscattando l’errore. Nessuna colpa sul secondo gol.

Skriniar 6: Non si sa se resterà o meno, noi gli vogliamo bene e speriamo di vederlo con i nostri colori ancora a lungo, in ogni caso scende in campo e amministra la sua zona senza eccessivi patemi.

De Vrij 6: Rientra dopo aver scontato la squalifica e gioca una partita attenta, nonstante qualche sbavatura della squadra in fase difensiva.

Kolarov 6: Pronti via e taglia il campo con un lancio di 50 metri che pesca perfettamente Hakimi che innesca Lukaku per il primo gol. Poi qualche incertezza nel complesso di una partita comunque sufficiente.

Hakimi 8: Prima da titolare con un assist e un gol. Fascia destra dominata, ogni volta che parte salta i giocatori del Benevento in velocità come birilli. Attento anche in fase difensiva. Una freccia spettacolare e imprendibile, fantastico giocatore!

Gagliardini 7,5: Gioca una partita ottima, fa legna in mezzo al campo con buona precisione. Trova un gran gol e poi serve l’assist per la doppietta di Lukaku. Nel secondo tempo sfiora il secondo gol personale con un tiro dalla distanza che finisce sulla traversa. La sensazione è che la sua presenza dia equilibrio al centrocampo nerazzurro.

Vidal 7,5: Gran partita, la prima da titolare, per il Guerriero cileno tanto desiderato da Conte. Verso signore del centrocampo, recupera palloni e si propone come rifinitore, la specialità della casa. Esce per un colpo subìto al polpaccio, speriamo niente di grave.

Young 7: Molto bene in fase di spinta, serve l’assist a Gagliardini e mette lo zampino in varie azioni. Anche fase difensiva si fa trovare pronto con un paio di diagonali provvidenziali nel primo tempo.

Sensi 6,5: Torna titolare (l’ultima volta fu a Gennaio) e gioca una partita di buon livello, svariando molto sulla trequarti per non dare punti di riferimento agli avversari. Utile anche in fase di interdizione, dove commette un errore che poteva costare caro. Può fare anche molto di meglio, ma pare comunque fisicamente integro, e questa è già un’ottima notizia.

Lukaku 7: Si vede che non è ancora al 100% ma questo non gli impedisce di realizzare una doppietta e lavorare di sponda con buona precisione. Simpatico il siparietto con Conte che lo riprovera sul liscio che poi ha portato al gol di Hakimi, salvo poi dirgli che sta giocando benissimo quando lui si scusa col Mister.

Sanchez 8: prestazione monstre del Niño Maravilla a cui manca solo il gol. Folletto imprendibile là davanti, gioca moltissimo per i compagni fornendo l’ennesimo assist a Lautaro. In forma e in grande spolvero.

Barella (dal 52°) 6,5: Entra al posto di Vidal e non fa rimpiangere il cileno per grinta ed incisività. A volte un po’ confusionario, ma si fa trovare dappertutto dai compagni. Un suo tiro finisce sul braccio di un difensore del Benevento ma l’arbitro non concede un rigore che sembrava solare.

Perisic (dal 65°) 5,5: Sostituisce Young sulla fascia sinistra e si mangia un gol da 2 metri su un assist fantastico di Hakimi. Sembra voglioso ma può fare di più e meglio.

Brozovic (dal 65°) 5,5: Prende il posto di Sensi ma arretra il raggio di azione e non sempre risulta preciso.

Lautaro Martinez (dal 65°) 7: Il Toro appare già in gran forma e timbra il cartellino 6 minuti dopo essere entrato in campo. Si rende pericoloso più volte e cerca anche l’assist per Sanchez senza fortuna.

Eriksen (dall’81°) 6: pochi minuti per il danese nei quali sforna un biscottino al bacio di sinistro che si stampa sulla traversa a portiere battuto. Un gol di questo tipo avrebbe potuto innescare un meccanismo virtuoso nella testa di Christian, peccato. Avrà altre occasioni per dimostrare il suo indubbio valore.

Conte 7: Cambia 7 titolari rispetto alla Fiorentina restando fedele al 3-5-2 d’ordinanza. Impressionante la mole di gioco offensivo che la squadra mette in campo, mentre c’è ancora da lavorare sulla fase difensiva.

 

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