Seconda vittoria in altrettante giornate per l’Inter di Antonio Conte, che a Cagliari soffre più del previsto e riesce a portare a casa i tre punti grazie al rigore decisivo di Lukaku.
La squadra fin dai primi minuti è parsa più lenta rispetto all’esordio contro il Lecce, con gli stessi interpreti che hanno fatto una gran fatica a dettare i movimenti ai compagni, presumibilmente per via dell’atteggiamento remissivo dei sardi.
Lautaro sblocca il match di testa con l’aiuto di Cerri, il pareggio arriva ad inizio ripresa con un altro colpo di testa stavolta di Joao Pedro, mentre il rigore decisivo di Lukaku viene procurato sontuosamente da Sensi.

Handanovic 6: Viene preso in controtempo sul pareggio di Joao Pedro, per il resto della partita infonde sicurezza e tranquillità. Ottime le uscite.

D’Ambrosio 6: Difende bene senza venir mai messo sotto seria pressione dagli avversari. Nella ripresa con l’ingresso di Godin si alza al posto di Candreva ma si limita a difendere.

Ranocchia 6,5: Altra partita degna di nota dopo Lecce, due buone chiusure e tempi perfetti.

Skriniar 6,5: Si rivede il granitico difensore della scorsa stagione, annullando nel primo tempo Cerri e nel secondo Simeone.

Brozovic 6: Meno brillante rispetto alla scorsa settimana, viene ammonito ad inizio partita condizionandone il prosieguo. Si limita a far girare la squadra rischiando poco.

Vecino 5,5: Non ancora in forma, vaga per il campo senza dar mai l’impressione di poter essere pericoloso in area avversaria e facendosi vedere poco anche dai compagni.

Sensi 7: Suo l’assist per Lautaro, prende una traversa da punizione e si procura il rigore con una ruleta in area avversaria. Signori e signore “Don Andres” Sensi.

Candreva 5: In grande difficoltà per tutta la partita, non riesce mai a saltare Pellegrini e non ha campo aperto per arrivare sul fondo. Praticamente si limita sempre al retropassaggio.

Asamoah 6,5: Ad inizio gara è l’unico che prova a saltare l’uomo e ad arrivare sul fondo poi rallenta un po’ ma la sua partita rimane di grande livello. Le azioni pericolose nascono tutte dalla sua fascia.

Lautaro 6,5: Ha il gran merito di sbloccare il risultato pur con la deviazione decisiva di Cerri, poi sembra un po’ confusionario e non trova altre conclusioni pulite. Esce per far spazio a Politano.

Lukaku 6,5: Svolge un importante lavoro di sponde, torri e spizzate di testa, ma anche lui fatica a trovare la porta. Segna il rigore decisivo per la vittoria e poi per poco non trova la doppietta personale di destro.

Barella 6,5: Entra molto bene in partita, dai suoi piedi infatti nasce l’azione del calcio di rigore. Fischiato dal suo ex pubblico ad ogni tocco del pallone, rimane freddo sbagliando poco o nulla.

Politano 6,5: Anche lui entra subito in partita, trovandosi di fronte un Cagliari sbilanciato all’attacco e che lasciava enormi praterie in difesa. Arriva alla conclusione due volte e solo la sfortuna gli nega il gol anche oggi.

Godin 6: Esordio ufficiale in maglia nerazzurra di alti e bassi, esce sempre sicuro palla al piede ma in un’occasione perde una palla pericolosa che lancia gli avversari.

Conte 6,5: La squadra sembra faticare contro squadre arroccate con 11 giocatori dietro la linea del pallone in una sola metà campo, il giropalla sulle fasce funziona poco se Candreva non salta mai l’uomo e i raddoppi degli avversari sono costanti. Concediamo che ad oggi ancora la condizione può non essere al massimo e godiamoci la vittoria, che al momento è l’unica cosa che conta. Bene i cambi.