Quarta partita, quarta vittoria per l’Inter targata Spalletti che va a prendersi la testa solitaria della classifica in attesa delle partite di Juventus e Napoli.
Trasferta sulla carta semplice ma che invece si dimostra piena di insidie, contro un Crotone compatto e ordinato ma soprattutto chiuso, che vuole giocarsi la gara in attesa dell’errore nerazzurro per ripartire in contropiede.
Nel primo tempo soffriamo tantissimo la poca mobilità degli attaccanti, la scarsa verve creativa di Candreva che non salta mai l’avversario, il passo lentissimo di Gagliardini e la leggerezza sotto porta di Joao Mario.
Al via della ripresa bastano dieci minuti a Spalletti per effettuare il primo cambio che tutti gridavano a gran voce, fuori Gagliardini dentro Vecino, con il giro palla che diventa molto più fluido e rapido.
Miranda si addormenta in un paio di occasioni e Handanovic salva il risultato due volte con due prodezze.
Ad una manciata di minuti dal termine una punizione sul lato corto più simile ad un corner che ad altro viene scagliata in rete dal gigante Skriniar che prima liscia il pallone e poi di punta lo insacca. Il Crotone si sbilancia per cercare la rete del pareggio ed in contropiede Joao Mario serve Perisic che vince un contrasto e chiude il match.

Handanovic 7: Salva il risultato due volte sullo zero a zero, prima rimanendo in piedi fino all’ultimo secondo, poi con un riflesso straordinario a deviare in corner. Questi tre punti passano anche da lui.

D’Ambrosio 6: Accompagna spesso l’azione ma la difesa ben schierata del Crotone non favorisce mai la creazione di azioni pericolose sull’out di destra. Esce per infortunio, da valutare le sue condizioni.

Skriniar 7,5: Solido e gigantesco là dietro, la prima sbavatura della stagione la compie perdendo un sanguinoso pallone nel primo tempo al limite dell’area, ma poi sale in cattedra col decisivo gol del vantaggio, dopo averlo sfiorato solo la scorsa settimana.

Miranda 5,5: Quasi tutte le azioni avversarie partono da suoi errori, nel primo tempo perde un banalissimo pallone a centrocampo con il solo Skriniar rimasto in copertura, si prende poi un’ammonizione e nella ripresa viene bruciato da chiunque lo sfidi in velocità. Appannato.

Dalbert 5,5: Poco propositivo, abbastanza scoordinato difensivamente. Ha margini di miglioramento e va aspettato. Esce anche lui per indurimento al quadricipite femorale sinistro.

Gagliardini 4,5: Prestazione orribile, sbaglia tantissimi appoggi banali, quelli riusciti invece sono spesso retropassaggi, per lo più pericolosi e a campanile. Sempre con un tempo di ritardo su ogni avversario, stucchevolmente lento rispetto a tutti.

Borja Valero 6: E’ quello che dovrebbe offrire ad ogni compagno una soluzione facile ma nel primo tempo tende a nascondersi troppo e a perdere qualche pallone di troppo. Inevitabile che con Vecino al suo fianco migliori la qualità e la velocità del giro palla, facendone trarre vantaggio a tutta la squadra e finendo la partita in crescendo.

Joao Mario 6: Si divora la palla gol più facile della partita su imbeccata di Perisic, per fortuna nel finale restituisce il favore al croato che non sbaglia. Scompare dal campo per gran parte del secondo tempo fino a riaccendersi quando conta. Qualcuno dovrebbe farlo allenare un’ora sui tiri in porta alla fine di ogni allenamento.

Candreva 5,5: Se non riesce a saltare nemmeno il terzino del Crotone allora ci auguriamo di vedere in campo Karamoh o Cancelo il prima possibile. Vedere un suo cross arrivare senza deviazione sulla testa del compagno è diventato un miraggio. Con l’uscita di D’Ambrosio si trasforma in ala a tutto campo e offre copertura.

Perisic 7: Deludente per gran parte del match, ma quando conta Ivan continua a farsi trovare pronto. Terza rete in quattro partite per il croato, sempre più fattore decisivo.

Icardi 5: Tocca pochissimi palloni, non arriva mai alla conclusione e quando potrebbe sul finale incespica con un liscio che ha dell’incredibile.

Vecino 6,5: La facilità e l’eleganza con cui accarezza il pallone offrendosi sempre in appoggio e attaccando l’area coi tempi giusti giustifica l’investimento fatto in estate che in pochi appoggiavano. Sembra che in mezzo al campo sia imprescindibile la sua presenza.

Nagatomo 6,5: Entra benissimo in partita attaccando costantemente la trequarti avversaria e conquista la punizione da cui nasce il vantaggio.

Ranocchia s.v.

Spalletti 7: Ancora un gran voto per il Mister che per la prima volta si trova a punteggio pieno in Serie A dopo quattro giornate. L’Inter soffre troppo e per troppo tempo contro un avversario chiuso ma tecnicamente davvero modesto. Unica nota negativa è la titolarità di Gagliardini, che contro un avversario che aspetta soltanto l’errore per ripartire, trova difficoltà nel girare velocemente ed intelligentemente il pallone.

Sicuramente l’Inter non ha offerto una prestazione memorabile, ma quello che lascia ben sperare è il cinismo di raccogliere i tre punti anche in condizioni sfavorevoli ed avverse come questa.
Lo scorso anno saremmo usciti con zero punti da questa partita, e probabilmente anche da quella contro lo Spal la scorsa settimana.