La gara di andata si chiude con uno 0-0 che da una parte lascia il grosso rammarico del rigore sbagliato da Brozovic, dall’altra lascia ancora aperte speranze di qualificazione nonostante le diverse occasioni non sfruttate dai tedeschi.

L’Inter gioca un calcio propositivo ed interessante per tutto il primo tempo, arrivando in area avversaria con discreta facilità, sbagliando quasi sempre l’ultima scelta per via della giornata no di Perisic e dei centrocampisti. Lautaro si procura con grande astuzia un calcio di rigore che senza VAR non può essere rivisto, ma questa volta sul dischetto da Brozovic. Non ci spieghiamo il perché della scelta del rigorista, ma già dalla ricorsa tornavano in mente le nefaste immagini della rincorsa di Nainggolan contro la Lazio. Brozovic si fa parare quello che probabilmente fin’ora rappresentava il rigore più importante della stagione, perché segnare un gol in casa dei tedeschi era parte fondamentale del piano qualificazione. Nel secondo tempo l’Eintrancht alza il ritmo per i primi venti minuti non permettendoci mai di superare la metà campo se non in sporadiche occasioni. L’infortunio di Perisic e la totale mancanza di cambi degni in panchina fanno uscire l’Inter dal campo molto prima del 90′, e l’aver finito la partita senza subire gol è soltanto merito dei due centrali e di Handanovic.

Le ammonizioni di Asamoah e Lautaro, l’infortunio di Nainggolan e Perisic, il non aver potuto inserire in lista Joao Mario e Dalbert, renderanno il ritorno una vera impresa.

Handanovic 6,5: Un paio di ottimi interventi e tanti altri di routine ci permettono di chiudere i primi 90′ con la porta inviolata.

D’Ambrosio 5: Totalmente dominato dal diretto avversario, che per via di un passo del tutto differente non riesce mai a contenere. Un miracolo che non sia arrivata l’ammonizione anche per lui che era diffidato.

De Vrij 7: Gran parte del merito di questo pareggio va a lui, oggi quasi perfetto. Piazzamento sempre superlativo, tempi di anticipo e di intervento ottimi.

Skriniar 6,5: Anche lui conferma le ottime caratteristiche nel posizionamento e nel tempismo, ma cala un po’ nel secondo tempo quando viene superato con troppa facilità da Paciencia che per poco non arriva in porta.

Asamoah 5,5: Non solo si limita al compitino per tutta la partita, ma continua ad ostinarsi nel tentare piroette e dribbling a ridosso della propria area di rigore. L’unica volta che riesce a saltare un avversario nella metà campo avversaria si fa incredibilmente recuperare dallo stesso.

Brozovic 4,5: Lentissimo, senza idee, quasi svogliato. Ha sul dischetto una palla importantissima e la calcia con la sufficienza di un allenamento qualsiasi. Il perché non si sia ancora definito chi sia il rigorista quando non c’è Icardi è un mistero.

Vecino 5,5: Una buonissima prova nel primo tempo fatta di recuperi e di inserimenti intelligente, viene completamente vanificata dalla seconda parte di gara in cui corre a vuoto per 45′.

Borja Valero 5,5: Anche per lui qualche buono spunto finché la benzina c’è, poi un lento ed inesorabile declino fino alla scomparsa e all’uscita dal campo.

Politano 5: Nei primi venti minuti da l’impressione di essere l’unico che può inventare qualcosa, poi comincia a sbagliare ogni pallone e ogni scelta, sia in fase di transizione che in ripiegamento. Impalpabile sulla sinistra, irriconoscibile sulla destra.

Perisic 4,5: Gioca un’ora nella quale sbaglia praticamente ogni pallone toccato, e non sono pochi. Ha sul sinistro diverse occasioni per mettere in porta i compagni ma puntualmente sbaglia o la scelta o il gesto tecnico. Dopo due partite in cui aveva fatto intravedere il vero Perisic, riecco a noi il solito.

Lautaro 6: Si procura un rigore dal nulla e riesce a tenere palla e a far salire la squadra spesso, sopratutto nel primo tempo. Anche per lui la ripresa è difficile, poco aiutato dai compagni di squadra, ma nel finale non riesce più a vincere un duello aereo.

Candreva 5: Mezz’ora che inizia con un bagher che gli costa l’ammonizione dopo 30 secondi dall’ingresso in campo, poi è tutto un rincorrere pallone e avversari senza mai riuscire a dialogare coi compagni.

Cedric s.v.

Spalletti 6: Un’Inter super rimaneggiata per via di assenze e infortuni scende in campo contro una squadra sulla carta leggermente favorita non sfigurando per gran parte del match. Il secondo tempo però è a tratti indegno. Al ritorno servirà un’impresa visti i pesantissimi cartellini gialli a Lautaro e ad Asamoah.