L’Inter pareggia in casa a San Siro contro l’Atalanta che si conferma un osso duro per la squadra di Conte. Bergamaschi in forma strepitosa recupera lo svantaggio iniziale in un secondo tempo in cui schiaccia i nerazzurri nella propria area. Il rigore parato da Handanovic alla fine però è simbolicamente decisivo. Ci racconta come i vecchi naufragi sono lontani, e che questa squadra non ci sta a perire.

Handanovic 7: Sbaglia a fine primo tempo quando rimette un colpo di Toloi in mezzo all’area da cui scaturisce un parapiglia. Sorpreso dalla dinamica del gol su cui comunque è Incolpevole sul gol. Torna pararigori esaltando San Siro a 2 minuti dalla fine e dando un sapore ed una dimensione completamente differente alla gara.

Godin 6: Fa quello che può in una partita da battaglia che si confà alle sue caratteristiche.

De Vrij 6,5: Non è il solito senatore della difesa complice una partita complicatissima in cui c’è poco spazio per il fioretto. Resta leader.

Bastoni 6: Fino a che è in campo Zapata annulla Ilicic fornendo una prestazione da grandissimo. Quando Gasperini toglie punti di riferimento in avanti soffre come tutta la squadra fino al sanguinoso rigore all’88’ che sarebbe potuto essere letale

Candreva 5,5: Tanta corsa e tanta applicazione, copre discretamente il suo lato ma iniziano ad essere troppe le partite in cui non riesce a dare un contributo alla fase offensiva della squadra.

Sensi 5,5: La sua qualità era mancata come aria alla squadra e si percepisce nel corso della partita, ma rientra da titolare nella partita peggiore per lui dove soffre la disumana fisicità dei duelli

Brozovic 6,5: Macina km su km, come sempre, si sbatte, attira la pressione e libera il pallone sugli spazi, è sempre uno dei migliori anche in trincea

Gagliardini 6: Si sta ritagliando un prezioso ruolo da comprimario tutta sostanza e lavoro oscuro, continua ad essere terribilmente mediocre la qualità del possesso palla.

Biraghi 5: Dopo l’incoraggiante prova di Napoli torna su livelli bassi sia da un punto di vista difensivo, subisce tanto, che offensivi. Come dall’altro lato i quinti dell’Atalanta schiacciano quelli nerazzurri sulla difesa.

Lautaro 7: Impressionante la cattiveria sul gol, l’intesa con Lukaku continua ad essere una meraviglia. Sbaglia qualche volta la scelta e si va ad intasare in corridoi senza uscita ma continua ad essere senza ombra di dubbio la principale fonte di creatività nerazzurra.

Lukaku 7,5: Partita straordinaria, ridicolizza Zapata (che alcuni volevano al suo posto) nel duello a distanza. Sta diventando totalmente dominante fisicamente, gli avversari non sembrano avere le competenze necessarie per contenerlo. La squadra si appoggia totalmente su di lui. Colonna.

Politano 5: Totalmente avulso dal progetto, dalla squadra e le sue motivazioni. Entra per dare la scossa e si nasconde sulla fascia. Corpo estraneo.

Borja Valero 6: Cerca di prendere le veci di Sensi e nella battaglia riesce sempre a tirarsi fuori grazie alle sue caratteristiche. Sfiora il gol.

Conte 5,5: Manca un appuntamento decisivo. Ha la fortuna di vedere la partita mettersi in discesa dopo sette minuti. La squadra non rischia quasi nulla fino a quando Zapata è in campo. Poi quando Gasperini toglie punti di riferimento non trova una contromossa l’Inter si schiaccia dietro e non riesce a dare la spinta con i cambi. Poco condivisibile Politano sul piede di partenza al posto di Sanchez.

Anti-juventino militante, impiegato ex-pubblicista, padre, marito ed interista da quando a dodici anni lo portarono a San Siro a vedere la semifinale di Coppa Uefa vinta 3-1 contro il Monaco.