L’Inter torna in semifinale di Coppa Italia 4 anni dopo la doppia sfida con la Juventus del 2016. Superata la Fiorentina grazie ai gol di Candreva e Barella. Nella serata di San Siro fanno il loro esordio in nerazzurro Moses e, soprattutto, Christian Eriksen.

Handanovic 6.5: Un solo intervento di nota, ma si tratta di un capolavoro in uno contro uno su Vlahovic.

Godin 6: Con grande esperienza si fa valere contro ogni avversario. Non disdegna le discese offensive sulla fascia destra.

Ranocchia 6:  La sua marcatura fisica ed esperta è efficace. A differenza dei suoi tempi più bui, trasmette sicurezza alla difesa.

Bastoni 6: Meno efficace del solito in costruzione, e un mancato anticipo manda in contropiede la Fiorentina. Per il resto tiene bene in difesa e domina di testa sui lanci avversari.

Candreva 7: Il più attivo nel primo tempo. Si propone per l’uscita dal basso e raggiunge il fondo sulla fascia destra. Con un accentramento efficace segna un gol meritato.

Vecino 5.5: Spesso invisibile nel primo tempo, e quando tocca il pallone sbaglia quasi sempre la giocata. Si riscatta nel secondo con la pericolosità dei suoi inserimenti e della sue sovrapposizioni.

Barella 7.5: Senza regista di ruolo, diventa la principale fonte di gioco della squadra. Non è un compito semplice, ma lo svolge con personalità, tecnica e corsa. Sigla la vittoria con uno splendido gol da fuori area.

Young 6: Molto propositivo in avanti, ma a volte impreciso nei controlli e nei cross. In ogni caso coinvolto in entrambe le fasi, conferma il rapido adattamento ai dettami di Conte.

Sanchez 5.5: Inefficace nel ruolo di centrocampista offensivo. La densità centrale della Viola lo rende isolato e non si aiuta con diversi tocchi imprecisi. Meglio nella ripresa, ma non ai livelli messi in mostra da seconda punta.

Lautaro 6: Non molto attivo nel primo tempo, mentre nella ripresa lotta come un toro su tutto il fronte offensivo, diventando obiettivo ideale per le verticalizzazioni e incubo della difesa Viola. Si fa sovrastare da Caceres sul gol avversario.

Lukaku 5.5: Speso efficace a tenere e smistare il pallone spalle alla porta. Ciononostante, è raramente coinvolto nel gioco fatta eccezione per queste situazioni.


Eriksen 6: Gestisce il pallone con tecnica e tranquillità. Col passare dei minuti si inserisce sempre di più nei movimenti del centrocampo. Per poco non fornisce il suo primo assist in nerazzurro.

Moses 5.5: Si vede molto poco nei minuti a disposizione.

Esposito s.v.


All. Conte 6: Obbligato a improvvisare un 3-4-1-2 che non mette a loro agio Sanchez e Vecino. Nel primo tempo la squadra è comunque tenuta a galla dagli esterni, ruolo simbolo del suo gioco. Trova un’arma in più nella duttilità di Barella, efficace anche in un ruolo e contesto tattico diversi dal solito.