La vittoria della continuità, non bellissima per come è arrivata sul piano della solidità e della maturità, ma fondamentale per prendere confidenza con i tre punti.
Inizia meglio la Fiorentina che nei primi 15 minuti va vicino al gol cogliendo anche un palo, poi esce l’Inter e domina fino alla fine del primo tempo, sbloccando la partita con un rigore di Icardi e sprecando troppe altre occasioni che avrebbero dovuto tramutarsi in rete.
Nella ripresa Nainggolan perde un brutto pallone in uscita dalla propria area di rigore e Skriniar devia in porta un innocuo tiro di Chiesa, beffando Handanovic. A poco più di dieci dal termine una lesta rimessa laterale in zona offensiva si tramuta nella rete del 2-1 finale con D’Ambrosio in incursione a sfruttare un intelligente e perfetto assist di Icardi.
Qualche brivido nel finale ma nel complesso una partita il cui vantaggio poteva essere gestito in miglior modo.

Handanovic 6: Una grandissima parata nel primo tempo su Simeone poi qualche incertezza di troppo nelle uscite e la consueta immobilità sul gol subito.

D’Ambrosio 7: Prestazione di grande livello, soffre un po’ le vampate di Mirallas nel primo tempo ma si rifà alla grande su Chiesa nel finale di partita, condendo la prestazione col gol che vale i tre punti.

De Vrij 6,5: Granitico e chirurgico in ogni chiusura, sempre pericoloso sui corner, una garanzia con Skriniar.

Skriniar 6,5: La deviazione nella propria porta macchia l’ennesima prestazione superlativa. Scherza Simeone per tutto il primo tempo costringendo Pioli a cambiarlo prima del 60′.

Asamoah 6,5: Esce alla grande dal confronto contro uno scomodissimo cliente come Chiesa, che nonostante trovi un fortunoso gol da fuori area non lo mette mai in seria difficoltà. Rischia il secondo giallo con troppa sufficienza.

Vecino 5,5: Tante importanti incursioni verso l’area avversaria senza trovar mai il pallone giusto da scagliare in rete, macina una importante quantità di Km pur sbagliando troppi palloni in fase di uscita.

Brozovic 6,5: Altri 90′ di grandissima intensità e qualità, è il collante tra difesa ed attacco, offre sempre una soluzione di passaggio al compagno e verticalizza rapidamente per ribaltare l’azione. La troppa imprecisione di oggi tuttavia rischia di compromettere il risultato con errori tecnici non da lui.

Nainggolan 6: Primo tempo straripante, secondo tempo da comparsa. Inizia proponendosi sempre a ridosso dell’area di rigore e gestendo scomodi palloni, capitalizza tutte le azioni offensive come è abituato a fare. Nella ripresa cala ancora una volta e l’errore che ci costa il gol de momentaneo pareggio nasce da un suo dribbling sbagliato.

Candreva 6: Anche lui parte meglio di come finisce, arriva al cross in svariate occasioni e si mostra più confidente del solito palla al piede. Ha una grande occasione che sciupa ad inizio gara con un brutto tiro al volo sopra la traversa. Esce dopo due errori tecnici di misura che gli costano qualche fischio da San Siro.

Perisic 5,5: Anonima gara del croato che non riesce a mettere a centro area nessun pallone pericoloso né tantomeno a saltare con costanza il diretto avversario. Buono il suo contributo in fase difensiva ma da lui ci si aspetta sempre il “bonus” del gol o dell’assist.

Icardi 6,5: Tocca veramente pochi palloni ma uno lo deposita in rete e l’altro lo regala a D’Ambrosio per il gol vittoria. Finalmente si sblocca, decisivo anche oggi.

Politano 6: Entra bene in partita poi viene dirottato sulla fascia sinistra non si riesce bene a comprendere per quale motivo, dove sembra totalmente un pesce fuor d’acqua.

Keita 6,5: Entra con la voglia di spaccare la partita come sempre, mette nella partita qualche buona fiammata, dribbling ed un bel tiro che si spegne di poco alto sopra la traversa. Il suo momento arriverà.

Gagliardini s.v.

Spalletti 6,5: Prepara bene la partita, i ragazzi scendono in campo con le idee chiare e l’Inter domina sul piano del gioco e delle azioni da gol la Fiorentina per 30 dei 45 minuti del primo tempo. Il vantaggio all’intervallo avrebbe potuto essere ben più ampio. Corretto e tempestivo l’ingresso in campo di Politano per Candreva, più spregiudicato ma vincente quello di Keita per Vecino. Quando ormai tutti si aspettavano la cassaforte Borja Valero invece Luciano spolvera un Gagliardini che mette un pugno di minuti sulle gambe.