Partita che termina di fatto al 30′ quando Vidal decide di lasciare la squadra in dieci e già sotto nel risultato, per una doppia protesta.

Handanovic 5,5: Ormai non si tuffa nemmeno più, vedasi palo di Vasquez da fuori area nel primo tempo. Rischia tanto coi piedi.

Skriniar 6,5: Torna ad essere il solido e sicuro difensore di cui avevamo bisogno. Nella ripresa si piazza centrale a 4 con De Vrij.

De Vrij 6,5: Buona anche la sua gara, quasi nessuna sbavatura ma la qualità del Real è troppa.

Bastoni 6: Gioca solo un tempo timidamente, poi con l’espulsione di Vidal fa il centrale per 15 minuti ed esce nella ripresa.

Hakimi 5: Il fratello scarso ed impaurito dell’Hakimi dello scorso anno che è rimasto ancora negli occhi di tutti. Non va mai sul fondo e non punta mai l’avversario.

Barella 5,5: Causa ingenuamente il calcio di rigore, poi è quello che come al solito corre più di tutti ma in dieci è troppo anche per lui.

Gagliardini 5,5: Uno dei più ordinati nel primo tempo, recupera alcuni palloni e fa girare bene la palla, ma ha una marcia in meno rispetto agli altri.

Young 5,5: Si vede pochissimo sia in attacco che in difesa, il gol del 2-0 nasce dalla sua fascia.

Vidal 4: Altra partita shock per il cileno che dopo aver sbagliato due appoggi in ripartenza, aspetta troppo per calciare in porta, viene atterrato e protestando lascia la squadra in dieci per 60 minuti.

Lautaro 5,5: Ha solo 45 minuti per incidere ma tocca pochi palloni e non calcia mai.

Lukaku 5: Marcato bene dai difensori avversari non riesce a combinare nulla.

Perisic 6: Le azioni più pericolose del secondo tempo passano tutte dai suoi piedi.

D’Ambrosio 5,5: Si piazza terzino destro per tutta la ripresa senza entrare mai nel vivo.

Sanchez 5,5: La sua qualità e la sua grinta non bastano a far girare una partita ormai scritta.

Sensi s.v.: Il suo ingresso è l’unica nota positiva della serata, sempre che non si sia già fatto male di nuovo.

Eriksen s.v.

Conte 4: Il tempo e le scuse sono finite, ha preteso Kolarov e Vidal fin’ora hanno solo fatto danni, l’Inter non ha ancora un gioco ben definito e il passaggio del turno è ormai un’utopia.