Una buona Inter porta a casa un pareggio con la Roma che lascia invariata la classifica, complici i passi falsi di Milan e Lazio.
Una vittoria avrebbe con ogni probabilità chiuso il discorso Champions, ma in casa nerazzurra le cose facili non sono mai piaciute.
La partita infatti si mette subito in salita con il classico gol da fuori area di El Sharaawy, che parte da centrocampo convergendo e insaccando alla perfezione alle spalle di un incolpevole Handanovic. Da quel momento in poi è totale predominio nerazzurro, nel possesso palla, nelle conclusioni a rete e nei passaggi, con Mirante che salva miracolosamente su Lautaro Martinez da pochi passi. Nella ripresa entra Icardi al posto di un Nainggolan versione pensionato, ed è Perisic che trova il pareggio su imbucata bellissima di D’Ambrosio. Nel finale si creano un paio di presupposti per provare a portare a casa i tre punti ma manca il guizzo giusto per il gol, e l’impressione è che tutto sommato un pareggio vada bene a tutti.

Handanovic 6,5: Incolpevole sul gol e inoperoso per 90′ fino alla conclusione in caduta di Kolarov che lo mette in grande difficoltà, ma che per fortuna viene deviata quanto basta per non finire in rete.

D’Ambrosio 6,5: Puntato in campo aperto da El Sharaawy si fa saltare in occasione del gol, poi la sua prestazione cresce di livello e si rende pericoloso in diverse occasioni accompagnando costantemente Politano. Suo l’assist prezioso per il gol del pareggio.

De Vrij 6: Prova solida dell’olandese che non viene mai saltato e riesce ad impostare molto bene con i suoi lanci precisi.

Skriniar 6,5: Qualche importante chiusura e ottimi piazzamenti difensivi. Sempre preciso e concentrato.

Asamoah 6,5: Uno dei nerazzurri più propositivi sin dal primo tempo, autore di ottime diagonali difensive sempre con grande tempismo, oltre che di scorribande sul fondo a fraseggiare con Perisic e Borja Valero.

Borja Valero 6,5: Ha il compito non facile di sostituire Brozovic, e per quanto non possa macinare gli stessi Km del croato, il delizioso tocco di palla è forse anche meglio. Non sbaglia un passaggio, detta i tempi alla squadra e dirige il possesso palla nerazzurro.

Vecino 6: Moto perpetuo, in costante appoggio allo spagnolo a centrocampo e sempre presente in area avversaria quando c’è da finalizzare. La sua presenza in area avversaria è un pericolo fisso.

Nainggolan 5: Entra in campo con la stessa grinta di un settantenne in ciabatte, come se non volesse minimamente incidere nella partita contro la sua ex squadra. Ce lo avesse comunicato prima, avremmo evitato un cambio.

Politano 6,5: Dalla sua parte nascono la maggior parte dei pericoli per la porta difesa da Mirante, e almeno tre cross importanti portano la sua firma. Arriva anche alla conclusione ma la precisione non è la stessa di El Sharaawy.

Perisic 6,5: Solita partita nell’anonimato più totale fino al momento del gol, in cui magicamente si rianima e diventa lo stesso croato della finale dei Mondiali 2018. Salta l’uomo e mette palloni pericolosi in area avversaria, cercando talvolta anche la conclusione da fuori. Prova a piazzarla di destro da punizione ma non è roba sua.

Lautaro 6: Sufficienza per il solito impegno e la grinta che mette in campo, ma se sulla prima occasione Mirante compie un miracolo, su cross di Vecino spara malamente sopra la traversa una chance d’oro.

Icardi 5,5: Bersagliato dalla curva per metà del primo tempo in cui sedeva in panchina, entra nella ripresa non trovando mai la conclusione, o forse nemmeno cercandola. La sua presenza in area avversaria cambia comunque la partita.

Joao Mario 4,5: Si fatica a ricordare un ingresso in campo peggiore di quello del portoghese. Entra e sbaglia cinque passaggi consecutivi, poi azzecca un paio di retropassaggi e ricomincia a sbagliare verticalizzazioni. Da una di queste nasce l’occasione per Kolarov che avrebbe potuto costarci caro.

Keita s.v.

Spalletti 6: Si prende la responsabilità della prima panchina tecnica per Icardi, ma Lautaro gli da ragione soltanto a metà. Per il resto la formazione è ormai obbligata, con Cedric e Dalbert che hanno esaurito le speranze, e Gagliardini che gioca solo contro il Genoa. Temporeggia qualche minuto prima di togliere Perisic ed il croato lo ricambia con il gol, che gli permette di finire la partita in campo. Il cambio di Joao Mario per poco non ci affossa.

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