Pazza Inter, come sempre, come piace a noi, come ormai è il DNA che ci contraddistingue, pazzo, senza nessuna logica.
Nel girone più difficile della Champions League, dopo anni di lunga assenza, l’Inter torna a rivedere le stelle e si prende i tre punti contro la diretta concorrente per il passaggio del turno, una vittoria importantissima e bellissima, arrivata al secondo minuto di recupero.
La strada per gli ottavi è ancora lunghissima ma una prima, solidissima, mattonella è stata incastrata.

Handanovic 6,5: Ci tiene a galla con numerosi interventi perfetti, è sfortunato e non prontissimo coi riflessi in occasione della rete dello svantaggio che arriva su fortunosa deviazione di Miranda.

Skriniar 6,5: Adattato a terzino destro è costretto a giocare quasi 80 minuti con il peso dell’ammonizione gratuita che gli rifila l’arbitro dopo un normale contrasto di gioco con Son. Si cala perfettamente nel ruolo pur evitando sapientemente inutili scorribande offensive.

De Vrij 7: L’unica macchia di una prestazione perfetta è quando si perde Kane nel primo tempo, con l’inglese che per fortuna non finalizza una facile occasione. Sventa ogni pericolo e si disimpegna con grande classe in tutte le situazioni, la ciliegina sulla partita è l’assist a Vecino.

Miranda 6,5: Meno sicuro del compagno di reparto gioca comunque una gara solida, pur facendo tremare i tifosi qualche volta di troppo. La condizione fisica non sembra ancora perfetta, tuttavia è sfortunato quando il pallone gli rimbalza addosso e si insacca alle spalle di Handanovic.

Asamoah 7: Quando il morale è ormai a terra è lui a spingere con grande insistenza infondendo coraggio e sicurezza ai compagni ed al pubblico. Proprio da uno dei suoi numerosi traversoni arriva l’assist per Icardi. Si rende anche autore di alcune diagonali difensive preziosissime per la difesa. Partita di enorme spessore e personalità.

Brozovic 7,5: Prestazione mostruosa, è su ogni pallone, ne riconquista una quantità mondiale e se ne libera alla velocità della luce, trovando spesso varchi impensabili all’occhio umano. Perde leggermente di lucidità sul finale sbagliando qualche lancio, ma è il cuore del centrocampo.

Vecino 7,5: Ancora lui, l’eroe della Champions, sbuca fuori dal nulla e incorna un altro gol in rimonta, a due minuti dalla fine. Tutta la prestazione è positiva, tanta qualità e quantità al servizio dei compagni di reparto Brozovic e Nainggolan. Deve essere lui il titolare accanto al croato anche in campionato.

Nainggolan 6,5: Più in palla rispetto all’ultima uscita di campionato, catalizza il gioco su di se venendo a prendere palla tra le linee per poi scaricare largo e andare a concludere. Fisicamente un mostro che regge botta contro tutti gli avversari. Arriva poche volte alla conclusione senza impensierire Vorm.

Perisic 6: Un colpo di testa centrale e poco più, il croato non è ancora in condizioni ottimali e sembra essere sempre in ritardo sulle seconde palle, sia di testa che di gambe. Si prende la sufficienza per un recupero fondamentale in fase difensiva ad Aurier lanciato contro Handanovic. Esce poco dopo l’ora di gioco a svantaggio acquisito.

Politano 6,5: Il folletto mostra buona personalità fin da subito non disdegnando l’uno contro uno e creando spesso superiorità numerica. Calci piazzati sempre pericolosi e una conclusione deviata che sfiora il palo. Esce per far posto a Keita.

Icardi 7: Un gol pazzesco, di quelli che non ci ha abituato a vedergli fare, salva una delle più cupe prestazioni del capitano. Incredibile lo svolgimento dell’azione, Icardi prende una botta sulla schiena saltando contro un difensore, fatica a rialzarsi, non riesce a correre per andare a posizionarsi in area, il pallone che nel frattempo arriva ad Asamoah pronto a crossare, lui rimane quindi fuori area dolorante, il pallone però arriva da lui: coordinazione improvvisa e palla all’angolino. Il destino.

Candreva 6,5: Parte male incespicando un paio di volte sulla sinistra, poi viene spostato sulla destra dove continua a faticare a rendersi pericoloso. Il gol del vantaggio carica tutti, sopratutto lui che vive di questo, batte un paio di angoli pericolosissimi e pennella un cross al volo in area che per poco Vecino non tramuta in gol. E’ solo il preludio, ancora un corner battuto da lui, De Vrij, Vecino, 2-1.

Keita 6: Non riesce a rendersi pericoloso con soltanto una manciata di minuti da giocare prima come ala destra, poi come ala sinistra e poi come seconda punta. Il materiale c’è, siamo sicuri che arriverà anche il suo momento.

Borja Valero 6,5: Normalmente un giocatore che entra all’89’ non merita di ricevere un giudizio, ma alla prima presenza stagionale Borja entra in campo al posto di un esausto Nainggolan con grandissima personalità, va a prendersi il pallone, vi danza sopra e non ha paura di tentare la giocata. E’ proprio un suo doppio dribbling dentro l’area che infiamma San Siro e da fiducia a tutto l’ambiente, grande mossa di Spalletti.

Spalletti 8: La formazione è giusta, i cambi gli danno ragione. Magari si sarebbe potuto inserire Keita prima di Candreva per farlo subito giocare sulla sinistra, ma queste sono considerazioni personali e tali rimangono. Coraggiosa la sostituzione del suo pupillo Perisic, che stava deludendo, perspicace quella di Borja Valero, che alla fine gli da ragione. C’è gioia anche per Luciano, se la merita tutta.