L’Inter espugna Eindhoven con una prestazione maiuscola da grande squadra, capace di gestire il possesso palla per tutta la partita, andare sotto, recuperare a fine primo tempo e passare in vantaggio ad inizio ripresa senza soffrire più di tanto i restanti minuti di gara.
Cambi molto tardivi di Spalletti ma fondamentali, Borja Valero è servito a spezzare l’ondata del PSV che da diversi minuti attaccava senza che noi riuscissimo a ripartire, mentre Candreva sul finale è stato prezioso nel tenere palla e nel procurarsi un calcio d’angolo e la punizione finale.
Il girone ora sorride e recita: Barcellona 6 – Inter 6 – Tottenham 0 – PSV 0

Handanovic 7: Rischia tantissimo quando al 20′ invece di bloccare un tiro in due tempi la respinge sul corpo di D’Ambrosio che è bravissimo a fare da perno coprendo la porta sguarnita. Poco dopo viene ammonito per aver toccato il pallone con la mano fuori area a seguito di un’uscita scellerata e sulla successiva punizione smanaccia in coner un tiro facilmente bloccabile. Come al suo solito però alterna orrori a miracoli, ed l’intervento che salva il risultato sulla rovesciata nei minuti finali è un vero e proprio miracolo che vale la vittoria.

D’Ambrosio 6,5: Non parte bene commettendo tre errori tecnici piuttosto grossolani portandosi il pallone oltre la linea laterale da solo. Per tutta la partita offre una sostanziale e costante spinta sulla fascia destra a supporto di Politano che spesso crea la superiorità numerica. Viene preso due volte d’imbucata e da un suo errore nasce l’ammonizione di Handanovic.

De Vrij 7: Un’eleganza signorile, sempre pulito e in anticipo su De Jong fa passare sonni tranquilli ai compagni di reparto. Si conferma il regista basso della squadra, tutte le azioni passano dai suoi piedi. Nei minuti finali si fa saltare troppo facilmente dal sub-entrato Malen ed è costretto a commettere un fallo, senza però macchiare una prestazione di grande spessore.

Skriniar 7: Di lui abbiamo già detto tutto, e ad ogni partita si riconferma senza mai commettere un errore. Un vero e proprio muro contro cui si schianta chiunque cerchi di superarlo, sempre presente in area di rigore e sempre ben posizionato per arrivare di testa prima degli avversari. Irrinunciabile.

Asamoah 6,5: Infonde fiducia e tranquillità a tutta la squadra con la sua gestione oculata ed intelligente del pallone. Preziosissimo con due diagonali difensive a sventare potenziali pericoli. Il gol del pareggio nasce da un suo dribbling fuori area con successiva bordata verso la porta che il portiere avversario non riesce a bloccare.

Brozovic 6,5: Meno in luce rispetto ad altri compagni ma non per questo meno importante. La sua partita è sensazionale nella sua semplicità: giocate a uno/due tocchi e pochissimi errori tecnici. Scelta praticamente sempre corretta. Si conferma il motore silenzioso del centrocampo.

Vecino 6,5: Si concede qualche sbavatura in più del compagno di reparto ma mette due volte Icardi davanti al portiere e sfiora il gol in altre due occasioni. Suo l’assist per il definitivo 2-1. Tanta sostanza, si completa perfettamente con Brozovic e Nainggolan.

Nainggolan 7: Nel primo tempo è indemoniato, nessuno riesce a togliergli il pallone dai piedi. Si fa vedere sempre tra le linee, riceve palla, si gira e imbuca per le ali o per Icardi. Un mostro. Va vicino al gol in più occasioni prima di trovarlo ancora una volta di prima intenzione al limite dell’area. Nella ripresa prova un paio di strappi ma poi cala con tutto il resto della squadra fino a lasciare il posto a Borja Valero.

Politano 7: Superba partita del folletto, che praticamente canalizza tutte le azioni offensive che di fatto si sviluppano esclusivamente dalla sua fascia di competenza. E’ un incubo per la difesa avversaria che non riesce mai ad arginarlo, pennella diversi palloni per la testa di Icardi e Perisic che però non vengono sfruttati a dovere. Lascia il campo a Candreva per la resistenza finale.

Perisic 6: Sicuramente più utile in copertura che non in attacco, dove si nasconde per larghi tratti di partita e non riesce mai a saltare il suo diretto avversario. Da sottolineare invece almeno tre importantissimi ripiegamenti difensivi a difendere il vantaggio.

Icardi 7,5: Nel primo tempo lotta poco e sciupa due grandi occasioni da rete. Ha il merito di regalare a Vecino il pallone del vantaggio ma l’uruguaiano spara alto di poco. Nella ripresa segna la sua seconda rete in altrettante partite di Champions, difendendo bene un pallone profondo e saltando portiere e difensore avversario prima di insaccare in rete. Dal gol è tutto un altro Icardi, che ricorda il giocatore totale visto qualche anno fa contro Chiellini: praticamente un leone, riesce a difendere qualsiasi pallone circoli da quelle parti e fraseggia intelligentemente e di prima con i compagni di reparto. Gli si rimprovera soltanto di non aver chiuso i giochi sul pallone splendido regalatogli da Vecino dopo il 2-1.

Borja Valero 6,5: Entra nel momento di maggior pressione del PSV riversato tutto in attacco alla ricerca del pareggio, con il solo compito di far palleggiare la squadra che non riusciva più a tenere un pallone. Compito perfettamente portato a termine.

Candreva s.v.

Spalletti 7: Prepara benissimo la partita perché di fatto l’Inter è padrona del campo e del gioco, rischiando relativamente poco e solo grazie a individualità avversarie. I cambi sono tardivi ma non è una colpa, perché arrivano nel momento giusto e svolgono alla perfezione i relativi compiti.

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