Il più doloroso dei gol arriva a dieci minuti dalla fine, a dieci minuti dalla qualificazione agli ottavi di Champion’s League, proprio quando non te l’aspetti, dopo 80′ giocati non bene ma dove si è concesso davvero poco al Tottenham che aveva un solo risultato disponibile.

L’Inter scende in campo con la solita formazione titolare ma si nota da subito che in campo si è in 10, in quanto Nainggolan non corre e non azzecca un passaggio. Il Tottenham non gioca a ritmi forsennati come ci si sarebbe dovuto aspettare da chi è fuori dalla Champion’s con due risultati su tre, e questo spiazza l’Inter che prova delle timide ripartenze anche quando il Tottenham non pressa alto, con la conseguenza di perdere palloni banali e meglio gestibili.
L’occasione più nitida della partita arriva all’ultimo secondo del primo tempo sui piedi di Borja Valero, che ancora non si sa per quale motivo non calcia in porta ma prova un dribbling. Nella ripresa la palla del vantaggio capita sui piedi di Skriniar che però a quel punto non si aspettava più che il pallone arrivasse a lui, ed infine nei minuti di recupero sul sinistro di Asamoah che si infrange su Dier.

La brutta sconfitta ci catapulta al terzo posto dietro al Tottenham per differenza reti negli scontri diretti, lasciando la qualificazione ora in mano ai risultati combinati delle prossime due partite, Barcellona-Tottenham e Inter-PSV.

Handanovic 6,5: Si fa sempre trovare pronto quelle poche volte che il Tottenham calcia in porta, senza mai creare tra l’altro grossi pericoli, ma non può nulla sul tiro ravvicinato di Eriksen.

D’Ambrosio 6+: Gioca una buona gara difensiva soffrendo pochissimo Lucas e Kane, arriva anche al tiro nella ripresa. Sul gol manca supporto alla sua marcatura, con Skriniar e De Vrij fuori posizione.

De Vrij 6,5: Giganteggia per tutta la partita, non sbagliando mai un anticipo o un contrasto. Peccato l’ammonizione gratuita e l’infortunio che lo costringono al cambio dopo il gol subito.

Skriniar 6,5: Anche lui come al solito lascia il timbro anche in questa partita, disintegrando Kane che trova il tiro ad inizio partita e poi scompare del tutto dal campo. In occasione del gol si fa portare fuori area di rigore da Son non riuscendo più ad intervenire su Sissoko lanciato in porta. Gli capita sul piede la palla del vantaggio ma perde il tempo per calciare.

Asamoah 6+: Qualche solito lapsus palla al piede ma fortunatamente nulla che porti ad azioni pericolose avversarie. Ottime diagonali difensive in particolar modo con l’ingresso in campo di Son, buono anche l’accompagno dell’azione offensiva. Se avesse trovato il gol da fuori area all’ultimo secondo sarebbe stata l’apoteosi.

Brozovic 5,5: Lontano parente del Brozovic ammirato ad inizio stagione, è confusionario nel trovare la giusta posizione in campo e fa perdere la bussola anche ai compagni di reparto. Si propone poco e non è brillante nello smistare e riconquistare palloni.

Vecino 6: Quantomeno prova sempre ad inserirsi in area avversaria e a rendersi pericoloso come può. Poco filtro anche da parte sua a centrocampo, ci si aspettava di più.

Nainggolan 4,5: 40′ osceni del belga, che non azzecca una giocata che sia una. Esce zoppicante e acciaccato a causa di un affaticamento muscolare, ma riesce davvero a sbagliare anche i passaggi più elementari.

Politano 6: Qualche buon recupero difensivo e interessanti ripartenze, sembra essere l’unico giocatore insieme a Borja Valero ad avere la tecnica per orchestrare un contropiede decente. Finisce la benzina intorno al 70′ e viene sostituito troppo tardi.

Perisic 6+: Suo uno dei tiri più pericolosi della partita salvati da Lloris, riesce a mettere anche qualche pallone davvero interessante in area e offre anche buona copertura in difesa.

Icardi 5: Tocca veramente pochi palloni, non arrivando mai alla conclusione.

Borja Valero 7: Un giocatore di un altro livello rispetto ai compagni in campo, per carisma personalità e tecnica. Si conferma regista improvvisandosi anche leader e ruba palloni. Le migliori azioni partono dai suoi piedi, i migliori recuperi a centrocampo sono i suoi. Gravissimo l’aver cercato un dribbling a fine primo tempo invece di calciare in porta, un peso che ci porteremo appresso per settimane.

Miranda s.v.

Keita s.v.

Spalletti 5,5: Che dire, la formazione che manda in campo è la solita che si è resa protagonista delle prestazioni e delle vittorie più belle in stagione, quasi forzata. Nessuno si aspettava una debacle simile da parte di Nainggolan, che probabilmente ha sentito irrigidirsi il muscolo dopo pochissimi minuti di gara. Gli si possono imputare soltanto i cambi tardivi, ma probabilmente né Keita né Lautaro avrebbero potuto cambiare la storyline del match.

Ci giochiamo tutto nell’ultima partita col PSV, sapendo che il destino non è solo nelle nostre mani.