Dopo due estenuanti mesi di voci, trattative, colpi ed illusioni, è arrivato il momento di trarre delle conclusioni, comunque precoci, sul mercato delle big del calcio italiano. Infatti, per quanto le previsioni di inizio campionato possano essere eccessivamente influenzate dai giudizi sul mercato, come ogni anno i cambiamenti apportati alle varie rose avranno un ruolo fondamentale nel determinare gli equilibri del campionato. Ecco dunque il pagellone del calciomercato 2019.

Juventus: 7.5

Con De Ligt la Juve ha fatto il colpo grosso, sia tecnico che d’immagine, accaparrandosi uno dei giovani più ambiti a livello europeo. Ancora più significativo, però, è il ricambio generazionale garantito dall’ex Ajax. L’infortunio di Chiellini ne ha dimostrato l’importanza.

Come tutti i colpi a parametro zero, gli acquisti di Rabiot e Ramsey sono operazioni a basso rischio e potenzialmente ad alto ritorno. I problematici precedenti fisici del gallese, però, lasciano qualche dubbio.

Questi stessi colpi, però, hanno contribuito a creare un certo affollamento sia a centrocampo che in attacco, aggravato dalle mancate cessioni di giocatori considerati superflui. L’esclusione di Mandzukic ed Emre Can dalla lista UEFA ha messo a nudo il problema, e la rabbia espressa dal tedesco evidenzia le conseguenze che può avere sulla serenità dell’ambiente.

Napoli: 7

Davvero pregevole il colpo Manolas: era assolutamente necessario trovare un nuovo partner per Koulibaly e comporre dunque una coppia centrale di assoluto livello. E il greco è stato uno dei più costanti in Serie A negli ultimi anni. La lacuna colmata da Lozano in attacco era meno evidente, ma il messicano rappresenta comunque un’alternativa importante in avanti. Anche Elmas è un prospetto interessante, resta da vedere se seguirà le orme di Fabiàn Ruiz o quelle di Diawara.

Il voto è leggermente più basso di altri per una questione puramente numerica, ma Giuntoli ha dimostrato più volte di saper fare molto bene anche con meno risorse. Inoltre non bisogna confondere il voto al mercato con quella alla squadra, visto che il Napoli partiva già da una base affidabile consolidata negli anni. Importante anche il non aver ceduto nessun titolare, primo fra tutti Koulibaly.

Inter: 7.5

Marotta è riuscito a soddisfare quasi tutte le richieste di Conte, con la notabile eccezione di Dzeko, ripiegando comunque bene su Sanchez. Con Godin si è completato un notevolissimo parco centrali, che come gli altri reparti assicura seconde linee affidabili. Anche a centrocampo ci sono stati rinforzi ragionati e, continuando a risalire il campo, si arriva al pezzo da novanta, ovvero Romelu Lukaku.

L’attaccante Belga è stata un’ossessione di Antonio Conte per anni; una lunga rincorsa quella del tecnico, finalmente compiuta in nerazzurro. Oltre alle note statistiche realizzative di Lukaku, il duello vinto contro la Juve per acquistarlo aggiunge lustro al colpo.

Oltre al mancato arrivo di Dzeko, anche in mezzo al campo forse servirebbe qualcosa in più. Molti tifosi hanno individuato in Milinkovic-Savic il profilo di centrocampista fisico, tecnico e con il gol in canna. Si dovrà aspettare ancora per aggiungere un elemento del genere alla rosa interista, ma il giudizio complessivo sull’impiego sulle risorse sul mercato resta assolutamente positivo.

Milan: 6

Il colpo Rebic all’ultimo momento sventa l’insufficienza. Mercato un pò confusionario e poco chiaro nella sua direzione tattica, ma comunque costellato da qualche colpo interessante. Primo fra tutti Bennacer, giovane interessante che ha impressionato oltre alle aspettative vincendo la Coppa d’Africa quest’estate. Theo Hernandez, invece, ha già fallito almeno una occasione di esplodere, ma potrebbe avere comunque voglia di riscattarsi.

La lunga rincorsa incompiuta a Correa, conclusasi con l’arrivo di Rebic, sembra tradire appunto un cambio di programma in corsa. I dubbi espressi dallo stesso Giampaolo, creduto un integralista tattico, potrebbero aver avuto un effetto sugli ultimi giorni di mercato. A trattative concluse, sembra mancare ancora il trequartista ideale per il 4-3-1-2 di Giampaolo, possibile che si sia diretti a un ritorno al 4-3-3. Il Milan avrebbe acquisito tutti i giocatori necessari per questo modulo, ma di colpi grossi non se ne sono visti.

Roma: 6

Lascia qualche dubbio la difesa, nonostante gli arrivi di Mancini e Smalling: è evidente che sostituire il loro migliore difensore sarebbe stato difficile. Anche in attacco troviamo una cessione importante (con El Sharaawy la Roma perde il suo top scorer dell’ultima stagione) forse non coperta adeguatamente. D’altra parte, trattenere Dzeko significa mantenere la colonna portante del reparto.

Spinazzola e Veretout sono aggiunte interessante a due reparti, gli esterni difensivi e il centrocampo, già di buon livello. L’arrivo, abbastanza sorprendente, di Mkhitaryan rappresenta una scommessa sulla rinascita di un giocatore che viene da un periodo sottotono. Non sarebbe la prima volta che un giocatore esperto trovi in Italia una seconda giovinezza. A essere determinanti per la Roma, però, saranno più i molti giovani già presenti che i nuovi acquisti.

Lazio: 6,5

Come sempre Tare ha dovuto fare del suo meglio con le poche risorse messe a disposizione da Lotito, e come spesso succede sembra averle sfruttate efficacemente. Lazzari è un giocatore che sembra fatto per la Lazio di Inzaghi, capace di inserirsi immediatamente nella formazione titolare e di migliorarla. Come per la Roma con Dzeko, trattenere Milinkovic-Savic potrebbe essere l’operazione più importante.

Per il resto ci sono stati acquisti ragionati se non altisonanti come Vavro e Jony.

Fiorentina: 7

Dopo la disastrosa stagione scorsa, la nuova Fiorentina di Commisso si è scatenata sul mercato. L’unica pecca è forse la permanenza di Montella, che non vince una partita dal 13 marzo 2018. A parte questo, sono particolarmente notevoli la permanenza di Chiesa e l’acquisizione di Ribery. Due colpi sia tecnici che mediatici della nuova proprietà; il primo è addirittura da considerarsi una vera e propria dimostrazione di forza.

Altri arrivi che potrebbero rivelarsi utili sono Boateng, Pulgar e Lirola. Forse, però, le novità più interessanti sono rappresentate dal ritorno dal prestito di giovani molto promettenti come Sottil e Castrovilli, oltre alla promozione definitiva di Vlahovic dalla primavera.