L’ex amministratore delegato dell’Inter, Ernesto Paolillo, ha commentato l’obiettivo raggiunto dall’Inter, che è riuscita a rientrare nei parametri del fair play finanziario, facendo scendere il rosso di bilancio da 110 a soli 30 milioni:
“Come è stato possibile? Innanzitutto bisogna dire che hanno operato molto saggiamente e attentamente per potere rientrare negli obiettivi. Il tutto è stato possibile grazie a operazioni con pagamento posticipato e questo ha permesso di fare una squadra competitiva mantenendo in linea i conti. Adesso le cose da fare sono due: o qualificarsi per una Coppa, e quindi beneficiare dei ricavi che ne derivano, oppure incrementare la campagna marketing e di sponsor per riuscire ad avere entrate nel compartimento commerciale, dove soprattutto adesso si può lavorare molto bene con quello che è l’utilizzo dei data sensibili, una pratica che il Real Madrid ha insegnato a tutti. Sono convinto che la società, dove operano dei dirigenti intelligenti, stia operando in questo senso, per raggiungere i famosi 30 milioni con un rinnovato equilibrio nella campagna acquisti. E’ un obiettivo raggiungibile”.
Dunque non serviranno cessioni illustri? Visto e considerato che il pareggio di bilancio è richiesto dalla Uefa per fine giugno, sarebbe possibile chiedere formalmente alla Lega la possibilità di registrare eccezionalmente la plusvalenza nell’esercizio 2017?
“No, è impossibile tecnicamente. Però discutendo con la Uefa su come dovranno centrare gli obiettivi futuri, penso che riusciranno a cucire quel gap che manca. Quindi vedo assolutamente una situazione equilibrata, poi bisogna sempre prestare la massima attenzione, anche se non vedo grosse problematiche”.
RIDISCUTERE L’ACCORDO DOPO GIUGNO – “C’è un orientamento molto positivo della Uefa volto ad attirare nuovi investitori, per aiutare questi ultimi nell’industria del calcio. E io credo che l’Inter abbia tutti i requisiti, con i nuovi padroni cinesi, di poter essere accolta con favore nella valutazione di quello che deve essere l’obiettivo di mantenimento futuro del Financial Fair Play. Credo che la Uefa abbia fatto di tutto per dimostrare che non vuole assolutamente allontanare i nuovi proprietari dal mondo del calcio”.
CAMPAGNE ACQUISTI ALLA MORATTI – “Quello non lo potrà fare nessuno, nemmeno Real Madrid e Manchester United: il FFP ha cambiato le cose, diciamo che vedremo un mercato più dinamico anche per quello che riguarda l’Inter. Si è liberi di operare sul mercato solo in base alle entrate e ai ricavi. Se il club nerazzurro opererà bene su tutte quelle che sono le voci d”entrata’, e sono convinto che lo farà, come ad esempio sul fronte delle sponsorizzazioni o sullo stadio, direi che sarà possibile fare delle campagne acquisti adeguate. Lo stadio di proprietà è un asset fondamentale: garantisce una fonte di entrata assicurata di 30-40 milioni di euro, come dimostra il bilancio della Juventus”.
SAN SIRO PER DUE – “Lo stadio è fondamentale, indispensabile se si vogliono aumentare i ricavi. E’ un volano per aumentare gli introiti di ogni tipo e la Juve, lo ripeto, lo dimostra. Io, e qui esprimo un’opinione personale, penso che lo stadio debba essere di proprietà e non condiviso per rendere al massimo. Posso affittare agli sponsor e ai tifosi l’utilizzo degli sky box per tutto l’anno. Se ogni tre giorni devo togliere i cartelli perché deve giocare l’altra squadra, questo mi dà delle entrate inferiori. Nessuno è disposto a pagare per un qualcosa che si toglie e si mette”.
RINNOVO AUSILIO – “Conosco bene la professionalità di Ausilio, un uomo che io ho promosso a responsabile del Settore Giovanile, e che poi ho portato in Prima squadra nel ruolo di direttore sportivo. Tutto questo percorso Ausilio lo ha fatto con me, e quindi non posso che continuare ad aver oggi la stima che avevo per lui all’epoca. Lo considero molto bravo e serio e, quindi, accolgo positivamente il suo rinnovo”.
(Fcinternews.it)