Il nome di Romelu Lukaku è ormai da settimane il centro indiscusso del mercato nerazzurro. Fin dall’annuncio ufficiale di Barella, infatti, l’attaccante belga è stato automaticamente e quasi inconsciamente immaginato da tutti come il prossimo tassello della nuova Inter. La situazione, in attacco, è effettivamente critica, se contiamo la nota situazione dell’attuale numero 9, il rientro ritardato dalle vacanze di Lautaro Martinez e l’infortunio di Politano. L’Inter comincerà quindi il suo Summer Tour 2019 in Asia con tanti giovani a riempire la caselle offensive e proprio con questi andrà ad affrontare proprio il Manchester United sabato alle ore 13,30. Sono indubbiamente i giorni di Lukaku, e non solo per l’estenuante trattativa in corso fra le parti, ma anche per l’elevata valutazione che i Red Devils fanno del proprio numero 9: 83 milioni di euro. Prezzo importante, che ha spaccato in due l’opinione del tifo nerazzurro: da una parte c’è chi investirebbe la cifra per il gigante belga, dall’altra c’è chi ritiene la somma troppo onerosa se equiparata, per esempio, al rendimento nell’ultima stagione di Big Rom. Per quanto ci riguarda, ci limitiamo a dare due domande e due risposte:

83 milioni per Lukaku sono eccessivi? Non lo sappiamo, forse sì. Lukaku è fondamentale per l’Inter che sta nascendo? Assolutamente sì. Ed ecco il perchè della nostra convinzione, riassunta in cinque punti:

1) La voglia di Inter

La motivazione, nel nuovo corso nerazzurro, è ingrediente fondamentale. Non è un caso che l’allenatore scelto sia stato Antonio Conte, uno che si nutre di motivazioni e di sfide. Beh, Lukaku ha veramente tanta voglia di Inter, e lo si è capito fin dal 12 giugno, quando disse:  “Sono un grande fan della Serie A, chi mi è vicino sa che ho sempre desiderato giocare nel campionato inglese e in quello italiano: amo l’Italia”. Con annessa “recensione positiva” all’arrivo di Conte all’Inter. Se non una dichiarazione d’amore, poco ci manca. La squadra che il 24 agosto comincerà la stagione 2019-20 dovrà essere un’armata, dovrà nutrirsi di motivazioni come il suo allenatore: è l’unica speranza per poter reggere il confronto con una squadra del livello della Juventus, che (nostro malgrado) sta costruendo un dream team. Solo fame, rabbia, ambizione, determinazione possono colmare la netta distanza che esiste, e in questo senso Lukaku sembra prontissimo per affrontare la sfida.

2) Lukaku e la Serie A

Oltre alle parole al miele, però, c’è di più. Perchè Lukaku in Serie A potrebbe veramente trovare il suo habitat naturale. Il nostro campionato è, infatti, da sempre molto fisico. Lukaku può contare su 192 cm e 96 kg e, con la sua stazza, potrebbe letteralmente sfondare di forza il muro difensivo innalzato specialmente dalle medio-piccole quando affrontano l’Inter. Questo potrebbe rivelarsi molto utile in zona gol, ma anche nella capacità di liberare e creare spazi per i compagni impegnando uomini della retroguardia avversaria, favorendo gli inserimenti di Lautaro o dei centrocampisti, già molto attivi su questo aspetto nel primo assaggio della nuova Inter, contro il Lugano.

3) Lukaku e Conte

Nella famosa intervista del 12 giugno sopracitata, Romelu si esprime precisamente così sull’allenatore: “Un bene che Conte sia andato all’Inter, per me è il miglior allenatore al mondo”. Dichiarazioni che tradiscono una voglia matta di lavorare con il tecnico salentino, ma l’aspetto più interessante è il fatto che la stima sia ricambiata: Conte apprezza tantissimo le caratteristiche e la personalità di Lukaku, tanto da farne il primo nome sulla lista che ha presentato alla dirigenza nerazzurra. Un profilo quasi imprescindibile per l’Inter che il tecnico ha in mente. Agli Europei 2016, quando Conte era CT dell’Italia, fece studiare ai suoi difensori i movimenti di Lukaku in maniera maniacale, riuscendo infatti a neutralizzarlo al meglio. Fu l’anno dopo, però, nel 2017, che il Chelsea fece di tutto per accontentare l’allenatore che aveva appena vinto la Premier, ma alla fine Lukaku preferì il Manchester United di Mourinho. Giunti al 2019, viene da dire: ora o mai più. I due sono pronti per lavorare insieme, si fiutano da anni, sognano di vincere insieme, e ci sono tutti i presupposti per creare un tandem micidiale. Vale la pena fare un sacrificio economico, anche perchè, nel momento in cui punti su un allenatore top come Conte, sai di dover accontentarlo. Altrimenti ha poco senso.

4) I numeri

L’ultima stagione di Romelu è stata indubbiamente sottotono. C’è però da dire che la stagione dello United è stata molto particolare, e sono stati ben pochi ad essersi distinti positivamente. E, anche se tutti parlano dell’ultima stagione di Lukaku come un disastro, non bisogna comunque dimenticare che ha portato a casa i suoi 15 gol stagionali. Spostando però la nostra analisi su un livello più generale, ci permettiamo di ricordare i grandi numeri dell’attaccante, che senza dubbio ha vissuto il suo momento migliore nel periodo all’Everton: 187 gol con i club in 411 presenze; ben 48 gol con la propria Nazionale, che ne fanno il miglior marcatore nella storia della Nazionale belga. Parliamo di un attaccante che ha sempre segnato e che ha senza dubbio il gol nel sangue.

5) Maturità e consacrazione

Di Lukaku si parla da tanti anni perchè trattasi di attaccante precoce, ma non dimentichiamoci che è un classe 1993. Proprio come l’attaccante di cui dovrebbe prendere il posto all’Inter. Ha 26 anni, l’età in cui comincia la maturità calcistica per un attaccante e in cui può dare il meglio delle proprie performance. Ciò che è stato sempre rimproverato a Lukaku è la presunta incapacità di rendere al meglio in un top team. Ha fatto grandissime cose con Anderlecht, West Bromwich ed Everton, ma è stato snobbato dal Chelsea ed ha avuto un rendimento altalenante con il Manchester United: bene al primo anno (27 gol e tanti assist), non così bene il secondo. Nel caso in cui andasse all’Inter, sarebbe il perno e l’uomo forte dell’attacco, quello su cui si punterebbe con decisione. Anche qui: ora o mai più. Di sicuro, le condizioni e i presupposti per un’avventura fortunata ci sono tutti. Così come gli ingredienti, da ambo le parti, Lukaku e Inter: ambizione, determinazione, entusiasmo, voglia di riscatto. E di vincere.

 

24 anni, laureato in "Scienze della Comunicazione" presso l'Università della Calabria. L'Interismo è qualcosa che scorre dentro senza freni, in maniera totalmente irrazionale. Condividere questo sentimento è magnifico, scrivere di Inter ancora di più.