Perisic

La cessione in prestito, con o senza diritto di riscatto, di diversi giocatori (anche di spicco) è stata un tema dominante del mercato estivo 2019 dell’Inter. Chi per questioni puramente tecniche, chi per questioni caratteriali ed ambientali, alla fine ben cinque giocatori sono stati ceduti con questa formula. E, eccezion fatta per Icardi, il loro futuro resta ancora in sospeso, così come gli effetti favorevoli che un loro addio a titolo definitivo potrebbe avere sul bilancio nerazzurro.

Ivan Perisic è tra questi: ceduto in prestito con diritto di riscatto al Bayern Monaco, in quanto considerato poco armonico sia nello spogliatoio che nel modulo di Conte, ha ancora un futuro incerto.

La stagione di Perisic

Ripercorriamo, dunque, la sua stagione in Baviera fin qui, per poterne giudicare il livello e le potenziali conseguenze di mercato. Partiamo dai numeri: ad oggi, considerando tutte le competizioni, Perisic ha accumulato 6 gol e 8 assist in 29 presenze. Il croato è stato impiegato quasi sempre se disponibile, anche se spesso non da titolare. Solo in tre occasioni, infatti, è stato convocato senza entrare in campo.

Essenzialmente, come era probabilmente nelle intenzioni del club tedesco, Perisic si è rivelato un efficace dodicesimo uomo e primo sostituto sulle fasce offensive, dietro ai più giovani e talentuosi Gnabry e Coman. Dati i calendari congestionati delle migliori squadre europee, un elemento del genere può rivelarsi molto prezioso e collezionare minuti importanti, e Perisic in particolare ha a proprio favore l’applicazione difensiva e la resistenza che lo contraddistinguono, oltre alla sfortunata fragilità fisica di Coman.

Anche l’esonero del connazionale Niko Kovac, allenatore che lo aveva voluto al Bayern, non ha compromesso la stagione di Perisic. Si temeva, infatti, che l’addio dell’ex Eintracht potesse azzerare le speranze interiste di riscatto. Invece, da quando sulla panchina del Bayern è arrivato Hansi Flick, il croato è entrato in campo in tutte le partite per cui era disponibile. Il principale contrattempo dell’annata di Perisic è stato un infortunio alla caviglia, per il quale ha saltato cinque partite di campionato, le cui conseguenze sono state comunque mitigate dallo stop del calcio. Ivan, infatti, è stato subito disponibile alla ripresa della Bundesliga.

Gli elogi di Flick

La partecipazione e le prestazioni di Perisic non sono dunque calate nelle ultime settimane, durante le quali il campionato tedesco è stato l’unico a svolgersi tra le principali leghe europee. Proprio nella semifinale di DFB Pokal contro l’Eintracht Francoforte del 10 giugno, giocata da titolare, Perisic è anche tornato al gol, aprendo le marcature con un plastico colpo di testa.

Nel post-partita, il tecnico Flick ha elogiato l’esterno croato, dichiarando: “Conosciamo le sue qualità. Le ha dimostrate oggi, come altre volte.” Sono commenti che stanno a rappresentare un apprezzamento dimostrato sopratutto nei fatti in questi mesi. Nonostante l’intenzione del club di arrivare a Sané del Manchester City nel mercato estivo, anche il nuovo allenatore dei bavaresi riconosce l’importanza del contributo che Perisic ha dato e può dare in futuro.

Perisic verrà riscattato?

L’estate scorsa, Perisic era stato ceduto in prestito oneroso per 5 milioni di euro, più altri 20 milioni per il diritto di riscatto, da esercitare entro il mese di Maggio 2020. Come è evidente, il Bayern ha lasciato che questo termine scadesse senza riscattare il giocatore, senza però escludere una nuova trattativa con l’Inter nel prossimo futuro. Infatti, la mossa del Bayern è perlopiù intesa a prendere tempo per continuare a valutare Perisic e, sopratutto, a ritrattare il prezzo del riscatto.

Più precisamente, come per tutto il mondo del calcio, i fattori più impattanti sulla questione Perisic sono l’interruzione e conseguente impoverimento del sistema dovuti alla pandemia di Covid 19. In primis per quanto riguarda, appunto, il costo del giocatore. Così come il PSG per Icardi, il Bayern richiede uno sconto sul prezzo di Perisic. Se si applicasse la stessa percentuale concessa ai Parigini (considerando la maturazione della metà dei bonus) ai 20 milioni dell’accordo di marzo, si arriverebbe a un prezzo di circa 15 milioni. E pare, infatti, che l’Inter sia pronta a spingersi proprio fino a una cifra del genere. Anche a questa proposta però, i Bavaresi potrebbero non reagire positivamente, offrendo invece o di rinnovare il prestito per un altro anno o di sborsare solo 10 milioni per il croato. Anche una cifra così bassa dovrebbe permettere all’Inter di mettere a bilancio una plusvalenza (secondo Calcio e Finanza Perisic avrà un valore residuo di 5,48 milioni a fine giugno 2020), ma se il Bayern dovesse confermarsi su queste posizioni è possibile che l’Inter, liberata dalla scadenza del termine per il riscatto, cominci a guardarsi intorno in cerca di alternative per la cessione del croato.

Inoltre, il prestito di Perisic rientra tra le situazioni complicate dallo sfasamento tra la scadenza dei contratti e il nuovo termine delle stagioni. Infatti, anche se la Bundesliga finirà entro il 30 Giugno, la stagione del Bayern si concluderà ad Agosto con la Champions League. Resta dunque preferibile che la trattativa con l’Inter si concluda positivamente entro Giugno, così da evitare sia che il Bayern perda una pedina importante , sia che Perisic stesso si trovi in un limbo fino all’apertura del mercato.

Conclusioni

Ad oggi la situazione sembra complessa e di difficile lettura, ma la speranza è che Inter e Bayern possano trovare un accordo per formalizzare presto il riscatto di Perisic, venendosi incontro sulle cifre. Dopotutto l’apprezzamento da parte verso il giocatore dei tedeschi rimane, e nella migliore delle ipotesi verrà rinforzato da qui alla fine del campionato. E le eventuali alternative per l’Inter, da ricercarsi principalmente in Inghilterra, non sembrano molto più convincenti. Più in generale, i dirigenti nerazzurri dovranno cercare di ottenere il massimo in un contesto pesantemente compromesso dagli eventi.