Non c’è bisogno di troppe parole per descrivere lo scempio avvenuto ieri sera allo Stadio Alberto Picco di La Spezia. Un’Inter che lotta ma che sbaglia decisamente troppo cade sotto i colpi della squadra ligure, affidata a Leonardo Semplici, che non vinceva in casa dal 17 settembre nel derby contro la Sampdoria.

Spezia-Inter 2-1, la cronaca del primo tempo

Il primo tempo inizia col botto: pronti via e Mattia Caldara interviene in maniera scomposta su Danilo D’Ambrosio in area di rigore. Il VAR richiama allora l’attenzione di Livio Marinelli, che in seguito all’on-field review si decide per il calcio di rigore. Inspiegabilmente si presenta sul dischetto Lautaro Martinez, mentre Romelu Lukaku si mostra palesemente contrariato. Il numero 10 nerazzurro, che ha dimostrato a più riprese di non essere uno specialista dagli 11 metri, angola troppo poco: l’ex Fiorentina Bartlomiej Dragowski intuisce e respinge, 0-0. L’estremo difensore degli aquilotti è particolarmente in giornata, e compie un altro bell’intervento su Lautaro ai minuti 20′ e 42′. La prima frazione di gioco si conclude con le reti inviolate ma con tante emozioni. L’Inter fa la partita e si rende pericolosa, ma la sfortuna, l’imprecisione e la strepitosa condizione del portiere polacco non le consentono di passare in vantaggio.

Spezia-Inter 2-1, la cronaca del secondo tempo

L’avvio del secondo tempo lascia ben sperare i tifosi nerazzurri: al minuto 66′, infatti, Lautaro finalizza di testa il bel cross di Matteo Darmian. Si alza però la bandierina del guardalinee, che segnala il fuorigioco di Lukaku ad inizio azione. Tutto da rifare, dunque, per la compagine lombarda. Continua il pressing dell’Inter, che impegna in diverse occasioni la difesa spezzina. È però lo Spezia ad avere la meglio, con la rete imprendibile per Samir Handanovic dell’ex Milan e subentrato della partita Daniel Maldini. Al minuto 55′, quest’ultimo raccoglie l’ottima sponda di M’Bala Nzola e scarica il pallone sul secondo palo.

Simone Inzaghi cerca di ribaltare il risultato con un quadruplo cambio al minuto 66′: entrano Calhanoglu, Dimarco, Dumfries e Dzeko al posto di Barella, Gosens, D’Ambrosio, Mkhitaryan. Il turco si rende subito pericoloso con una conclusione da fuori, ma i minuti passano e l’Inter non riesce a segnare. La rete del pareggio arriva su calcio di rigore finalizzato da Lukaku al minuto 82′, quando un intervento scomposto di Ferrer stende il neoentrato Dumfries. Ma soltanto due minuti dopo sono i bianconeri a tornare in vantaggio: l’olandese, che si era procurato il rigore, spinge Kovalenko in area causando il penality a favore dei padroni di casa. Nzola dagli undici metri la angola troppo, Handanovic può solo intuire. Il match termina 2-1 per i padroni di casa.

 

Qualcuno ancora si stupisce?

Quest’anno è legge: partita in trasferta, partita sofferta. Per di più contro una piccola del nostro campionato. Ormai non dobbiamo più stupirci di prestazioni del genere. Sono ben 8 in 26 partite le sconfitte in Serie A. Solo Cremonese e Salernitana hanno incassato più goal in trasferta (26) dell’Inter (24). Inzaghi sembra non capirci più niente e, cosa ancora più grave, sembra non avere le redini dello spogliatoio. La Lazio è pronta per il sorpasso, mentre Roma e Milan preparano l’aggancio. La corsa per un posto in Champions si complica e non di poco. Martedì ci aspetta il Porto. Al Do Dragao. Poi, domenica sera, ospiteremo la Juventus per una partita che vale la classifica e l’onore. Che dite, ce la diamo una svegliata?

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