Cosa manca all’Inter?

Dopo un avvio scoppiettante, caratterizzato dall’acquisto di Achraf Hakimi e dalla conferma a parametro zero di Alexis Sanchez, il mercato nerazzurro ha subito una brusca frenata.

L’eccessiva quantità di giocatori attualmente presenti in rosa e le difficoltà economiche che tutti i club d’Europa stanno affrontando, hanno infatti portato la proprietà ad imbastire un mercato economicamente sostenibile, basato sull’autofinanziamento.

Il docet che trapela dalle parti di Viale Liberazione pare ormai chiaro: vendere per poi comprare, possibilmente spendendo la minor somma possibile per il cartellino.

L’ottimo acquisto, a fronte di un piccolo indennizzo, di Kolarov e l’imminente arrivo di Vidal validano ulteriormente questa teoria.

Ad ogni modo, a due settimane dalla fine del mercato la rosa interista pare competitiva ma non ancora completa.

Sono necessari infatti, al fine di ridurre ulteriormente il gap con la Juventus, un esterno sinistro, un centrocampista, un difensore centrale in caso di partenza di Godin e una quarta punta.

Risulta particolarmente interessante conoscere il nome dell’attaccante che andrà a completare il reparto offensivo della Beneamata.

Nonostante l’ottima stagione della Lu-La, con i due attaccanti in grado di realizzare oltre 50 gol in coppia, Antonio Conte ha più volte sottolineato la necessità di acquistare una quarta punta, al fine di poter far rifiatare i due centravanti titolari dell’Inter.

Dzeko, Giroud e Llorente: bomber diversi nelle caratteristiche e nei costi

Il primo nome è anche il più completo, ambito e costoso: Edin Dzeko. Il centravanti bosniaco è da tempo in rotta con la Roma e può essere acquistato per una cifra vicina ai 15 milioni di Euro.

Si tratta di un numero 9 totale, capace di abbinare tecnica sopraffina a grande freddezza sotto porta.

Conte stravede per lui e non lo ha mai nascosto, chiedendo più volte alla società uno sforzo economico importante teso al suo acquisto.

Tuttavia, l’agguerrita concorrenza (Juventus in primis) e l’elevato costo del cartellino rapportato all’età (34 anni)  rendono l’acquisto dell’attaccante classe 1986 molto difficile.

Più semplice da prendere è invece Olivier Giroud, attaccante francese del Chelsea e campione del mondo con la propria nazionale nel 2018.

Giroud ha caratteristiche tecniche diverse da Dzeko: l’ex Arsenal segna pochi gol, anche se mai banali (vedere il gol contro il Crystal Palace nel 2017 per credere), conosce bene Conte e vanta un palmares di tutto rispetto.

Ha inoltre un prezzo decisamente più basso rispetto a Dzeko. L’affare è tuttavia frenato dai pessimi rapporti tra Inter e Chelsea (ancora indispettito con l’attuale tecnico nerazzurro per il turbolento addio di due anni fa) e il forte interesse della Juventus, interessata al giocatore per sostituire Gonzalo Higuain.

Occhio di conseguenza a Fernando Llorente, possibile colpo low-cost di fine mercato. Il numero 9 del Napoli è da tempo ai margini della rosa partenopea, costa poco, è in grado di garantire esperienza e lavoro sporco per la squadra.

Ad ogni modo lo spagnolo ha già 35 anni, non è un eccellente marcatore (ha realizzato solo 4 gol lo scorso anno) ed il suo fisico non dà grandi garanzie.

Conte lo ha già allenato e, nonostante i limiti anagrafici e tecnici, vedrebbe di buon occhio il suo acquisto come vice-Lukaku.

Gervinho e Pinamonti: la freccia e il canterano come acquisti a sorpresa

A causa delle difficoltà legate agli acquisti di Dzeko e Giroud e ai dubbi riguardanti l’acquisto di Llorente, la dirigenza nerazzurra si è messa al lavoro al fine di vagliare profili alternativi.

Gervinho è senza dubbio uno di questi: l’esterno ivoriano in forza al Parma conosce molto bene la Serie A, ha grande esperienza e può garantire all’attacco interista l’imprevedibilità di cui ha bisogno.

Il numero 27 dei Ducali ha inoltre un costo contenuto e potrebbe arrivare a fine mercato come alternativa low-cost al più esoso Dzeko.

Tuttavia, il reparto offensivo dei nerazzurri avrebbe più bisogno di un centravanti classico e di peso, in grado di far rifiatare Lukaku.

Gervinho ha tante qualità e presenta caratteristiche tecniche interessanti ma non ha la stessa stazza fisica del gigante belga.

Nelle ultime ore, alcuni autorevoli esperti di mercato, hanno caldeggiato un nuovo nome a sorpresa per l’attacco interista: Andrea Pinamonti.

Pinamonti è una vecchia conoscenza nerazzurra, in grado di collezionare diverse centinaia di presenze nelle giovanili della Beneamata prima di lasciarla per il Genoa.

Lontano da Milano il centravanti ventunenne nativo di Cles non ha brillato a causa di prestiti sfortunati e allenatori inadatti al suo stile di gioco.

L’Inter potrebbe acquistarlo grazie ad una clausola di recompra, inserita al momento della cessione alla compagine genoana, pari a circa 20 milioni di Euro.

Un prezzo non banale, altissimo se si considerano le prestazioni recenti del giocatore e il particolare periodo storico, fatto di risparmi e rinunce economiche.

Decisive le prossime due settimane: chi sarà la quarta punta?

Nelle prossime due settimane, Marotta ed Ausilio faranno di tutto per consegnare a Conte la tanto agognata quarta punta: un tassello necessario per la costruzione di una rosa completa e finalmente competitiva.

Il sogno Dzeko farebbe contenti l’allenatore e i tifosi, Giroud e Llorente sono degli usati sicuri, Gervinho e Pinamonti delle inaspettate sorprese: chi la spunterà?

Nel frattempo occhio a Eddie Salcedo, titolare insieme a Lukaku nella sfida amichevole disputata ieri contro il Lugano.

Salcedo ha disputato un’ottima stagione a Verona, rispondendo con qualità e grinta nelle occasioni in cui il tecnico Ivan Juric lo ha chiamato in causa.

L’attaccante italiano di origini colombiane è considerato da anni uno dei più luminosi talenti del calcio nostrano, ha solo 18 anni e ha già dimostrato di poter competere ad armi pari nel “calcio dei grandi“: e se la quarta punta l’Inter ce l’avesse in casa?