Negli ultimi giorni molti tifosi hanno criticato aspramente Luciano Spalletti per via delle sue scelte nella formazione da schierare in campo. In particolare, viene contestato il continuo utilizzo di Perisic, Brozovic e Candreva, ritenuti ad oggi più un ostacolo che una valida soluzione per portare a casa la vittoria.

I risultati ottenuti negli ultimi mesi, in effetti, danno ragione a chi ritiene che i tre giocatori citati meritino di iniziare le partite dalla panchina: 0 reti segnate, due assist (Candreva in occasione del momentaneo pareggio contro l’Udinese e Brozovic per il colpo di testa vincente di Vecino in Inter-Roma) in due mesi, nei quali la squadra è riuscita a segnare solo 5 gol, di cui uno è un’autorete, e ha collezionato la miseria di 5 punti su 21 disponibili, precipitando dal secondo posto con due soli punti di distacco dalla capolista ad un quarto posto con la possibilità di lottare solo per la terza posizione. In vista dell’impegno di questo pomeriggio contro il Bologna, Luciano Spalletti dovrebbe optare nuovamente per il solito schema, il 4-2-3-1, confermando Perisic, Candreva e Brozovic nei loro rispettivi ruoli. Questa decisione, inutile dirlo, ha deluso profondamente quei tifosi che si aspettavano un cambio radicale sin dal match odierno. Tuttavia, la scelta del mister nerazzurro è pressoché obbligata e lo stesso tecnico di Certaldo ieri durante la conferenza stampa ha spiegato perché continua ad affidarsi a dei giocatori che in questo momento non stanno rendendo: Rafinha nei pensieri di Spalletti dovrebbe partire sin dal primo minuto ma l’ex Barcellona ha attualmente 45 minuti di autonomia, dunque il titolare attualmente non può che essere Brozovic, sebbene sia stato più volte in procinto di essere ceduto. Per quanto riguarda Karamoh, l’ex Caen è ancora acerbo per poter partire titolare dal primo minuto e garantire un supporto costante alla squadra per tutta la partita. Rimane l’opzione Eder dal primo minuto assieme ad Icardi ma ad oggi l’italo-brasiliano è un’alternativa da inserire a gara in corso o il sostituto del capitano, come nel match odierno.

Pur essendo comprensibili le proteste dei tifosi, bisogna accettare, anche a malincuore, il fatto che l’Inter abbia un rosa rimaneggiata ed una panchina dove le alternative affidabili sono davvero poche. Questo è il risultato delle scellerate decisioni prese dalla società durante le sessioni di calciomercato che stanno penalizzando tutti gli allenatori succedutisi in questi anni.