L’edizione online de la Repubblica si interroga sul futuro di Stefano Pioli che secondo il quotidiano sarà lontano dall’Inter.

Stefano Pioli non sarà l’allenatore dell’Inter il prossimo anno, ormai è chiaro. Ma non lo è mai stato in realtà nei desideri dei massimi vertici del club, che non a caso si sono sempre orientati sui bersagli grossi, ormai notissimi: Antonio Conte e Diego Simeone. Non si scappa da quei due. Simeone è l’obiettivo più antico, per via dei contatti con Javier Zanetti che vanno avanti da almeno due anni, anche se il mitico Diego Pablo non ha ancora sciolto la riserva, anzi si direbbe che abbia intenzione di rimanere all’Atletico Madrid un altro anno, si mostra assai coinvolto nell’avventura del nuovo stadio che l’Atletico sta per inaugurare (clicca qui per leggere il suo tweet), professa la sua fedeltà al club. Ma sono dichiarazioni pubbliche, e nelle dichiarazioni pubbliche ormai nessuno dice più la verità. L’obiettivo più recente ma numero uno nei desideri è Antonio Conte. I contatti col gruppo Suning risalgono a tre mesi fa, come l’offertona da 15 milioni a stagione: quando Pioli ha avuto la certezza che l’offerta c’era stata davvero, e che non era una voce di mercato falsa ma la pura e semplice verità, è iniziata la frenata dell’Inter, perché a nessuno piace sapere certe cose e chissà che anche la squadra non abbia recepito il messaggio di disistima nei confronti di Pioli e non abbia tratto le conseguenze del caso. Comunque la storia è che Conte attende di vincere la Premier League col Chelsea, poi deciderà il da farsi. L’uomo è nella tempesta del dubbio. Vuole capire se il Chelsea investirà davvero come lui ha chiesto per il prossimo anno, e in questo conta molto il rapporto con la direttrice del club, la temibile Marina Granovskaia, con cui Conte discute animatamente e spesso, ma è lei che tiene i cordoni della borsa ed è lei che bisogna convincere per ingaggiare i giocatori che Antonio chiede; c’è poi la questione personale, della moglie e della figlia di Conte che vivono ancora a Torino, da luglio potrebbero trasferirsi a Londra oppure no, il dubbio c’è ancora, ed è un aspetto della vicenda importante almeno quanto quello del rafforzamento del Chelsea“, scrive Andrea Sorrentino sul sito de la Repubblica.

Suning, come scrive il quotidiano, vuole una risposta entro un mese perché c’è l’esigenza di pianificare la nuova stagione. ” Di sicuro c’è che Pioli ha dimostrato di non essere l’uomo giusto, al massimo l’aggiustatore o il gestore che gli si chiedeva di essere, anche se poi la sua Inter ha cantato davvero solo un paio di mesi e la disastrosa gestione di Gagliardini, mandato in campo da titolare per 11 partite consecutive (e sempre in campo per 90′) al suo primo anno di serie A quindi arrivato sulle ginocchia ai primi caldi, grida vendetta, e ha anche giocato un ruolo decisivo nel calo della squadra. Ma a questo punto c’è un enorme punto interrogativo sulla testa dell’Inter: chi in panchina il prossimo anno? E se sia Conte sia Simeone rimanessero dove sono? L’alternativa più probabile a questo punto sarebbe Luciano Spalletti. Ma è presto. L’Inter aspetta ancora, Suning pure. Uno tra Conte e Simeone, è la speranza. E se si dovesse partire senza coppe, tanto meglio“, conclude il portale.

(Fonte: repubblica.it)

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Redazione
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