In sottofondo alle varie e rumorose questioni che hanno investito l’Inter in questa stagione, soprattutto fuori dal campo, negli ultimi mesi la società ha lavorato per assicurare a Milan Skriniar un rinnovo del contratto, con relativo adeguamento, certificando dunque il futuro nerazzurro del pilastro difensivo. A partire dalla sua prima ed eccezionale stagione all’Inter nel 2017-18, infatti, diverse voci lo hanno descritto come desiderio di mercato di vari top club europei, tra cui Manchester City, Manchester United e Barcellona, pronti a presentare offerte da capogiro sia al giocatore che all’Inter. La società, però, ha sempre considerato Skriniar un elemento imprescindibile della rosa presente e futura ed infatti non ha ceduto a queste offerte in estate.

Più recentemente, appunto, il club ha voluto dimostrare lo propria considerazione nei confronti del giocatore intavolando una trattativa per il rinnovo con il suo entourage. In inverno c’era stato un incontro con Karol Csonto, procuratore dell’agenzia Stars and Friends che curava gli interessi del difensore, e pare che si fosse trovato un accordo per 3 milioni più bonus all’anno (quasi il doppio degli attuali 1.7) fino al 2023. La trattativa sembrava davvero in dirittura d’arrivo, tant’è che ci si aspettava un annuncio ufficiale a breve e che lo stesso Skriniar aveva dichiarato in un’intervista a gennaio che il rinnovo era vicino. La vicenda, però, riservava ancora  dei colpi di scena.

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I segnali di rottura

Già nel periodo “ottimista” invernale, alcune situazioni tradivano un certo malcontento di Skriniar su come venivano trattate voci e questioni riguardanti il suo futuro, soprattutto in patria. In un periodo in cui anche Icardi si è scagliato contro la Gazzetta dello Sport sui social, infatti, il difensore ha criticato duramente i media slovacchi attraverso il suo profilo instagram. Come si vede nell’immagine, la rivista aveva scritto di un possibile addio all’Inter, citando l’interesse di Barcellona, United e Bayern. Altrettanto evidente è la reazione negativa del giocatore, farcita di emoji abbastanza esplicite. Proprio come nel caso di Icardi, forse, questi attriti con i media preagivano problemi più profondi riguardanti le trattative tra agenti e società.

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Il secondo episodio della vicenda combacia con il successivo ritorno di Skriniar in Slovacchia, in occasione delle recenti partite di qualificazione all’Europeo 2020. In questo caso è l’agente a parlare, e i problemi nel rapporto vengono fuori in modo molto più evidente. Le dichiarazioni sono di Mithat Hails, sempre dell’agenzia Stars and Friends, il quale ricorda dell’interesse di grandi club per  Skriniar, citando Real Madrid e Barcellona. Chissà se anche questa strategia di contrattazione, volta a “ricattare” l’Inter ricordando l’interesse altrui, possa aver infastidito il giocatore. Con il senno di poi, si potrebbe addirittura pensare che lo sfogo del giocatore contro i media fosse nato dal sospetto che fosse stata proprio la sua agenzia ad alimentare le voci. Certo, normalmente un giocatore non ostacolerebbe mai il lavoro del suo entourage, ma visto come si è concluso il rapporto tra le parti…

In ogni caso, le dichiarazioni di Halis si concentrano, più che sul valore e le possibili destinazioni di Skriniar, su quella che sembra essere una lotta tra agenti per assicurarsi il giocatore. Halis, evidentemente, già sapendo che il proprio cliente avrebbe potuto interrompere il rapporto con la Stars and Friends, accusa altri “agenti cannibali” (facendo il nome di Raiola) di stare cercando di confondere il ragazzo e rivendica proprio il contratto di procura che lo lega all’agenzia.

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Le ultime indiscrezioni 

L’ultima novità sul caso Skriniar si potrebbe definire clamorosa: pare che il giocatore proseguirà la trattativa per il rinnovo in prima persona, senza l’aiuto di alcun procuratore, cosa abbastanza rara nel calcio moderno. Ciò che temevano alla Stars and Friends si è quindi parzialmente avverato: il giocatore ha effettivamente lasciato la precedente agenzia, senza però affidarsi a un procuratore senza scrupoli come Mino Raiola, forse la possibilità paventata da Halis più preoccupante per gli interisti. Parallelamente, la società nerazzurra dovrebbe alzare la propria offerta dai già citati 3 milioni a 4, equiparando (più o meno) l’ingaggio di Skriniar ai compagni di difesa De Vrij e, dall’anno prossimo, Godin. Si parla anche della possibilità di consegnare allo slovacco la fascia di capitano già da quest’estate.

Agente: perché Skriniar ha deciso di fare da solo

Si tratta di uno sviluppo particolare e aperto a diverse interpretazioni, alcune più convincenti di altre. Si potrebbe pensare, per esempio, che il giocatore non fosse soddisfatto dell’accordo raggiunto con l’Inter dai suoi agenti per 3 milioni in quanto convinto di poter ottenere di più, forte delle ricche offerte pervenutegli dall’estero. Di conseguenza ha interrotto il rapporto con la Stars and Friends per trattare direttamente con l’Inter. Se così fosse l’immediata offerta da 4 milioni sarebbe un risultato degno del miglior Jorge Mendes, ottenuto da un calciatore senza esperienza nel campo della procura calcistica.

Questo infatti è il primo elemento che rende poco credibile questa teoria. Improbabile che Skriniar abbia abbandonato un’agenzia che aveva già trovato l’accordo con l’Inter, rompendo le uova nel paniere proprio alla società. Questa nuova offerta, anzi, fa pensare che la società abbia visto positivamente l’addio alla Stars and Friends, tanto da “premiare” in un certo senso Skriniar con un’offerta migliorata. Un altro indizio sembra corroborare questa ipotesi: quando si parlava di accordo quasi raggiunto con Csonto in inverno, veniva data come ultimo ostacolo l’intesa sulle commissioni da riconoscere all’agente. L’uscita di scena di quest’ultimo potrebbe quindi aver accontentato sia l’Inter che Skriniar: la prima si sarebbe disfatta di un interlocutore  considerato troppo esigente e che forse era diventato un ostacolo all’accordo più che un intermediario, il secondo avrebbe comunque ottenuto un’offerta migliore, ma in tandem con il club invece che con una rottura.

Il collegamento tra l’addio dell’agente e l’offerta da 4 milioni si può spiegare in due modi, senza che uno escluda l’altro: primo, banalmente, le risorse che sarebbero servite a pagare l’agente potrebbero essere state dirottate per aumentare l’ingaggio al giocatore. Inoltre, se anche il giocatore fosse stato consapevole della possibilità, sarebbe stata un forte incentivo a rompere con l’agenzia. Secondo, il punto chiave della vicenda, che potrebbe spiegare la strana scelta di rappresentare sé stesso: per instaurare un rapporto diretto tra giocatore e club, sono necessarie una fiducia eccezionale da parte del giocatore, oltre a una forte lealtà da parte del club. Il giocatore, infatti, deve sentirsi sufficientemente tutelato dal club da rendere superflua la tutela di un professionista, una convinzione che può nascere solo se il club dimostra di non voler approfittare della situazione, come ha fatto l’Inter con questa nuova offerta.

Se ci sono questi prerequisiti, l’assenza di un agente si dimostra innanzitutto un risparmio certo per il giocatore e potenziale per il club (non possiamo saperlo senza conoscere le cifre in ballo per le commissioni), oltre a uno statement di appartenenza da parte del giocatore. La società, infatti, non dovrebbe avere a che fare con i metodi aggressivi e i tentativi di trasferimento di un eventuale procuratore. Questo vantaggio aggiuntivo potrebbe aver convinto l’Inter ad offrire a Skriniar quei soldi che forse non avrebbe concesso a Csonto. Se veramente si fosse instaurato questo rapporto di fiducia reciproca le voci sulla fascia di capitano ne sarebbero conseguenza naturale, in quanto si sarebbero create le condizioni (rare nel calcio moderno) per una possibile unione prolungata tra giocatore e progetto societario.

Per non essere tacciato di incauto ottimismo, ammetto che la nuova offerta potrebbe essere il risultato di una società che corre ai ripari dopo un atto di rottura da parte del giocatore. Eppure il fatto che Skriniar non si sia affidato ad un altro agente, mossa più indicata se si vuole intavolare una trattativa aggressiva o lavorare a un trasferimento, mi fa pensare il contrario. In ogni caso, è bene ricordare che nulla è ancora ufficiale e che tutto il ragionamento si basa su delle indiscrezioni, per quanto rilanciate da più fonti.

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