La gara contro l’Atalanta ha un significato particolare per Davide Santon: torna finalmente in campo come titolare dopo quasi un anno dall’ultima apparizione dal primo minuto, nella partita vinta per 3-0 contro il Crotone, con Stefano Vecchi tecnico ad interim dopo l’esonero di Frank De Boer (6/11/2016). Da quel momento in poi, complici i numerosi infortuni che hanno caratterizzato la sua carriera, il terzino di Portomaggiore è praticamente scomparso dai radar fino al ritorno in campo nel match contro la Sampdoria.

Ripercorriamo la carriera di Santon nella sua seconda esperienza all’Inter: arrivato il 1° febbraio 2015 dal Newcastle, colleziona con Mancini 9 presenze nei suoi primi 6 mesi.  L’anno successivo, il suo rendimento non convince Mancini, che decide di preferirgli Nagatomo e dà il via alla sua cessione nell’ estate del 2016. Ma per ben due volte saltano i trasferimenti (Sunderland e Napoli) e si ritrova titolare con De Boer nella sua breve parentesi a Milano. Sostituito l’olandese con Stefano Pioli, Santon viene chiuso da Ansaldi e Nagatomo. A gennaio si vociferava di una sua cessione nella Liga ma non ci fu nulla di concreto. Al termine della stagione, le sue presenze totali furono 15, considerata anche l’Europa League e con l’avvento di Spalletti tornarono prepotentemente le voci su un suo trasferimento. La Sampdoria si fece sotto ma per la terza volta in un anno, la cessione saltò per le condizioni fisiche del giocatore.

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Da allora, l’ex terzino del Newcastle si è messo a disposizione di Spalletti che lo ha tenuto in considerazione, nonostante l’ennesimo infortunio patito nel ritiro estivo che lo ha costretto a saltare la preparazione con i compagni. Finora sono 3 le sue presenze, di cui 2 da subentrato (Samp e Torino) ma pare abbia già superato Dalbert nelle gerarchie.

Un nuovo inizio per l’ex “bambino”? È ancora troppo presto per poterlo dire con certezza. La storia recente dell’Inter è colma di giocatori che, dopo aver dato l’illusione di essersi ripresi, sono finiti nel dimenticatoio, a causa anche di infortuni. Quel che è certo, è la stima che Luciano Spalletti nutre nei confronti del 21 interista, come si evince dalle sue parole nella conferenza stampa alla vigilia di Inter-Atalanta:

Santon mi piace proprio per testa, disponibilità, conoscenze calcistiche, lui conosce il calcio, sa attaccare, sa difendere, è fisico. Per me è uno di quei calciatori che ci darà una mano importante

 

Stasera, contro il Cagliari, il tecnico di Certaldo potrebbe concedergli un’altra chance al posto di Nagatomo, anche per valutare il giocatore in ottica calciomercato: non è da escludere, infatti, una sua cessione nella sessione invernale. Le prossime partite saranno cruciali per capire quale sarà il suo futuro. Nel frattempo non possiamo che augurarci un suo pieno recupero, data l’attuale necessità di un’alternativa a Nagatomo sulla fascia sinistra.

 

Laureato in lingue per la mediazione linguistica, amante di storia e letteratura cinese. Interista grazie a mio padre, sogno di vedere un'Inter leggendaria come quella di Mourinho.