Mario Sconcerti nell’edizione odierna del Corriere della Sera ha commentato le prestazioni di Inter e Milan. La prima ha vinto, pur non convincendo, mentre la seconda ha perso.

Nell’analisi effettuata sui rossoneri, il giornalista scrive: “La mia impressione è che si sia dentro un equivoco. Capita spesso quando si parla di Milan. Si pensa che spendendo molto si compri sempre il meglio: è verosimile, non automatico. Ma l’eccitazione procurata deve a sua volta portare un risultato equivalente. Il Milan ha scosso in modo potente il calcio italiano durante l’estate, direi perfino l’editoria sportiva. Ha rilanciato volontà di espansione e fatto dimenticare limiti. E i miracoli sono come i mostri, se ti affacci su di loro alla fine avvengono. Il Milan è stato eccezionale e rapido, ha saccheggiato l’Europa per rifondarsi, ma era abbastanza implicito fosse difficile. Non ci sono quindici grandi giocatori in Europa. Quelli che ha preso il Milan abbiamo dovuto illuderci tutti fossero giusti, ma sentivamo che mancava qualcosa, c’era qualità non grandezza. Ora che questo diventa un fatto è chiaro che crea sconcerto. Ne siamo tutti responsabili, tutti abbiamo detto che Biglia è il regista migliore, Silva il centravanti del domani, Bonucci il capitano coraggioso. Può darsi, ma messi insieme non sono i migliori, restano come gli altri. Colpa di Montella? In generale no, nel particolare certamente. Quando una società denuncia, come ha fatto ieri, una complessiva mancanza d’impegno, denuncia una mancanza di controllo da parte del suo dirigente allenatore, che lo voglia o no. Siamo all’anticamera della crisi. Tocca a tutto il Milan evitarla. Dare la responsabilità a Montella sarebbe una piccola vigliaccheria, il Milan è un’ottima squadra, non una grande squadra. C’è stata propaganda intorno al Milan, non scienza. La vera stagione comincia adesso che ne siamo tutti consapevoli“.

Sui nerazzurri, invece, il giornalista scrive: “L’Inter intanto va avanti. Che lo faccia è un merito ma se si vuole molto, è tempo di dire che nessun miracolo è stato fatto. L’Inter è un insieme di individui come sempre, con l’eterno problema di chi debba tenere insieme le linee. Sono anni che siamo in questo guado. Stavolta sono stati usati Borja Valero, Brozovic, Joao Mario, tre giocatori in sei partite per provare un accordo. Ma l’Inter è un pezzo di ghiaccio che si muove, è un iceberg che quando tocca travolge la barca. Ha questo merito. Il Milan deve sudare. Ci riuscisse anche l’Inter (a sudare), avremmo una squadra completa“.

(Fonte: Corriere della Sera)

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Redazione
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