Tutti pazzi per Verratti. I lampi di luca regalati in Italia-Albania hanno mostrato ancora una volta che sì, quello azzurro è uno dei centrocampi migliori del mondo. Anche Mario Sconcerti ne ha esaltate le qualità dalle pagine del Corriere della Sera: “Verratti, dovunque lo metti, è uno che sa giocare a calcio. Il suo ruolo da vecchio sarà quello di Pirlo, ora è una mezzala destra a cui piace far gioco. È cresciuto molto nel recuperare il pallone, direi che oggi è un centrocampista completo. Avesse accanto Modric e Kroos, i due migliori in quel ruolo, potrebbe anche giocare alle loro spalle. È strano ci si stia rendendo conto della sua differenza soltanto adesso, dopo 5 anni che gioca ad alti livelli. Ma non è la prima volta che capita con questo tipo di calciatori. Successe anni fa con Eraldo Pecci. Bearzot, in zona 1982, gli spiegò che lo lasciava fuori perché amava troppo il gioco. Pecci mi ricorda abbastanza Verratti, non buttava mai il pallone nonostante avesse il 45 di piede. Allora il calcio era mezzofondo, oggi è scattismo, bisogna pensare più in fretta. In questo Verratti è uno dei più bravi. Semmai sono più lenti quelli che gli giocano accanto. Si parla molto di Verratti perché c’è bisogno di una nuova Italia. In realtà Verratti viene da quella vecchia, non ha giocato gli Europei perché infortunato. Ci siamo convinti adesso di avere grandi giovani, questo ci eccita. Siamo stanchi di brutte figure (ultimi negli ultimi due Mondiali). In realtà siamo in una terra di mezzo, molti giovani ci sono ma devono ancora cominciare (Berardi, Bernardeschi, Gagliardini, Pellegrini, Mazzitelli, Barreca, Caldara, Conti, Cataldi, Politano, Petagna, Verre, Locatelli, Chiesa, Bonifazi, Biraschi)“.
(Fonte: Corriere della Sera)