Continua senza sosta l’opera di rinnovamento e miglioramento della rosa nerazzurra messa in atto da Piero Ausilio da sei mesi a questa parte: manca solo l’ufficialità ma il passaggio di Eder Citadin Martins dall’Inter allo Jiangsu Suning si può considerare ormai come fatto. Alla società nerazzurra andranno circa 6 milioni di euro, mentre al giocatore andranno in totale 27 milioni di euro (lordi) in due anni. L’ex Sampdoria, giunto nel gennaio del 2016 su richiesta dell’allora allenatore Roberto Mancini, si appresta a lasciare l’Inter dopo aver collezionato 86 presenze, 14 goal e 4 assist, senza però essere mai entrato nel cuore dei tifosi interisti, i quali potranno ringraziarlo solo per “l’assist” che ha portato al rigore procurato da Icardi nella partita decisiva contro la Lazio.

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Sempre fuori ruolo

La cifra per la sua cessione potrebbe deludere qualche tifoso ma ad essere sinceri, l’Inter non poteva sperare di ottenere molto da una sua cessione: 31 anni, utilizzato con il contagocce da Spalletti (le 29 presenze quest’anno vanno spalmate nell’arco di 778 minuti totali), costantemente in panchina, pochi goal per essere una punta ed un utilizzo più come “vice-Candreva” che come vice Icardi, sia quest’anno che lo scorso anno con De Boer e Pioli. Non avendo mercato (le squadre che avevano espresso un timido interesse non hanno mai avanzato offerte concrete), la soluzione cinese è rimasta l’unica possibile. A proposito di Cina, è necessario precisare un’altra cosa: ad acquistare il giocatore è stato appunto il Jiangsu Suning, seconda squadra del patron Zhang Jindong, e la Uefa non avrebbe mai permesso un trasferimento del giocatore a prezzi folli o comunque in linea con le cifre che vengono chieste al giorno d’oggi per un normale giocatore. Questo per rispondere ai tifosi che chiedevano almeno 10 milioni per il suo cartellino. Parlare di plusvalenza nel suo caso è ridicolo ma per dovere di cronaca va menzionato: circa 30 mila euro!

Rinnovamento

La sua cessione è sicuramente una buona notizia; al di là del valore tecnico, è chiaro che Spalletti nel giro di due giorni abbia sciolto le sue riserve su Lautaro Martinez ed abbia deciso di puntare su di lui come vice Icardi ed attaccante esterno per il prossimo anno. Inoltre, è positivo che il tanto criticato (e giustamente, direi) Piero Ausilio stia rimediando ai tanti errori fatti durante le precedenti sessioni di calciomercato, cedendo tutti quei giocatori che in qualche modo non avrebbero mai dovuto mettere piede all’Inter: prima Nagatomo, ora ufficialmente al Galatasaray, poi Biabiany al Parma, Santon nell’ambito della favolosa trattativa per Nainggolan ed ora Eder, il cui acquisto era parso sconveniente ai più sin due anni e mezzo fa. Senza tenere conto delle cessioni di Murillo e Kondogbia al Valencia, che tuttavia non hanno permesso di riscattare Cancelo ma hanno liberato l’Inter da un fardello pesante come lo erano effettivamente il colombiano ed il francese. I prossimi sulla lista non possono che essere Gabriel Barbosa e Joao Mario (a proposito..il West Ham ha appena speso 40 milioni più 5 di bonus per Felipe Anderson, segno che la dirigenza degli Hammers non era d’accordo sul valore dichiarato dallo stesso giocatore qualche settimana fa, ndr).

Il sostituto

Come già detto prima, sarà Lautaro Martinez a prendere il posto dell’italo-brasiliano: l’argentino sarà impiegato principalmente come vice Icardi ma possiamo stare certi che Spalletti lo inserirà in campo sia in caso di necessità sia per farlo adattare al campionato italiano e farlo diventare una pedina importante, che permetta l’utilizzo di moduli diversi dal 4-2-3-1 che abbiamo visto lo scorso anno: un 4-4-2 molto offensivo che risulterebbe più un 4-2-4, con Martinez che agirebbe più da seconda punta che da trequartista, oppure il 3-4-1-2 che il tecnico nerazzurro ha applicato con la Roma 2 anni fa, con “El Toro” che avrebbe un ruolo simile a quello che ebbe Salah. Oppure potrebbe agire come attaccante esterno e ricoprire lo stesso ruolo di Eder in questi anni. La differenza con il predecessore, però, la farebbe la giovane età ed un fisico adatto per giocare ad alti livelli.

Progetti futuri

Un ottimo mercato quello fatto finora tra entrate ed uscite, i cui unici nei sono stati i mancati riscatti di Cancelo e Rafinha. Sono segnali importanti che la dirigenza sta dando per far capire che le loro intenzioni riguardo il progetto di riportare l’Inter tra le prime 10 squadre d’Europa sono serie e nel giro di 2 anni si potrà competere per togliere alla Juventus il dominio del campionato, cosa che ad oggi è pura utopia. Nel frattempo, seguiamo attentamente questa sessione di mercato perché a breve potrebbero essere annunciati altri colpi. E’ chiaro che il prossimo anno si punterà almeno al terzo posto.

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