Al cospetto di quasi 55.000 spettatori l’Inter riesce ad aver la meglio di una buona Sampdoria giocando un gran calcio, come non lo si vedeva da tempo immemore, e dominando in maniera clamorosa per oltre un’ora salvo poi, forse per la stanchezza dovuta alla trasferta napoletana, patire e non poco nei 20 minuti finali il ritorno della squadra genovese. Nella serata in cui Spalletti ha continuato a dar fiducia agli uomini titolari con il Napoli sono da rilevare alcuni spunti di riflessione:

– l’uomo di Certaldo giornata dopo giornata sta plasmando in maniera sempre più evidente questa nostra squadra sotto ogni aspetto possibile ed immaginabile: dalla fiducia in se stessi nell’uscire palla al piede, al livello di attenzione collettiva, dal posizionamento corretto alla mentalità propositiva, dalla durezza nei contrasti al non mollare mai. Indubbiamente il nostro condottiero è la nostra più rassicurante garanzia per un presente ed un futuro da Inter dell’Inter.

– la corretta esecuzione del lavoro di squadra chiesto dal nostro mister porta inevitabilmente giovamento a tutti i componenti della stessa: vedere giocatori come D’Ambrosio e Nagatomo essere così attenti in fase di non possesso e così propositivi in fase di possesso è pura estasi per i nostri occhi, soprattutto considerando come hanno sempre giocato negli anni precedenti. I duetti con Candreva e Perisic, soprattutto nel primo tempo risuonano come le note della marcia trionfale dell’Aida alla Scala.

– le conferme di Skriniar e Miranda altro non fanno che spingerci ogni giorno di più a pregare perché restino sempre in piena salute, nel frattempo però se Ausilio potesse iniziare già ora ad attivarsi per poi in gennaio provvedere a scongiurare nefaste eventualità sarebbe cosa buona e giusta.

– il triangolo magico Gagliardini-Vecino-Borja nel primo tempo ha prodotto e plasmato manovre e movenze che se disegnate potrebbero senza problemi stare nelle sale più del Museo Brera. Gaglio sta tornando sempre più il ragazzo che abbiamo ammirato lo scorso anno, Vecino, a dispetto dello scetticismo estivo, si sta rivelando un colpo clamoroso per quanto è stato pagato e Borja finché ha retto con il fiato è stato il Renzo Piano della squadra: un architetto di qualità eccelsa. Dei tre però è l’uruguagio quello che sta dimostrando di avere il peso specifico maggiore: stasera uscito lui si è spenta la luce.

– come sottolinea l’account Twitter ufficiale dell’Inter stasera è ritornato il #PerisicToIcardi con il croato in versione assistman e l’argentino pronto a timbrare. Entrambi hanno trovato dei legni a fermarli ulteriormente (n.d.a. Icardi un palo, Perisic un palo su un tiro da centrocampo ed una traversa su assist di Icardi da posizione ravvicinata). Sono 6 i pali colpiti dall’Inter in questo campionato, 7 invece quelli che hanno salvato Handanovic. Siamo ancora così fortunati?

Con questa vittoria l’Inter si issa, seppur solo per poche ore, al comando della classifica della Serie A in attesa dei risultati delle sue rivali con ulteriore consapevolezza dei propri pregi e difetti in attesa della sfida contro Hellas Verona lunedì sera.