La vittoria di Bologna consentirà all’Inter di trascorrere due settimane relativamente tranquille cosa che, non sarebbe successa in caso di mancata vittoria contro gli uomini di Inzaghi. Tre partite giocate: una vittoria, un pareggio ed una sconfitta, è questo il bilancio di questa prima fase della stagione. Chiaro, la formazione nerazzurra non sembra essere uscita completamente dal tunnel ma la prima vittoria in campionato darà sicuramente morale.

Ora, dunque, ecco la sosta per le nazionali e Spalletti, dovrà lavorare, e molto, per cercare di ripresentare un’Inter convincente alla ripresa del campionato, quando al Meazza si presenterà il Parma. I problemi per il tecnico di Certaldo, tra l’altro, sono aumentati; oltre a cercare di dare un gioco più convincente alla squadra, apparsa comunque in ripresa sotto il profilo fisico, ora incombe la problematica relativa agli infortuni.

Infortuni: ecco chi preoccupa di più

Quello che preoccupa di più, ad oggi, sembra essere Lautaro Martinez. “El Toro”, lascerà a breve il ritiro della nazionale argentina per fare rientro a Milano, dove verrà valutato dai medici dell’Inter. Il problema avuto al polpaccio settimana scorsa sembra più grave del previsto,ed un suo impiego con il Parma è assolutamente in dubbio e, voci di corridoio sostengono che sia a rischio la sua presenza anche con il Tottenham. Poi ci sono D’Ambrosio e Naiggolan. Usciti malconci dalla trasferta di Bologna, i due, che sembravano più a rischio degli altri, sono invece già rientrati in gruppo e sarà Spalletti a valutarne il loro impiego alla ripresa del campionato. Sensazioni? A naso l’ex giallorosso si potrebbe accomodare in panchina con il Parma per essere al 100% contro il Tottenham.

Visto l’impegnativo girone europeo – e una lista, appena consegnata all’Uefa, da rispettare – c’è da mettere in conto la volontà di limitare i rischi in campionato da parte di Spalletti. In particolare per i giocatori-chiave come il Ninja. Quindi poca intenzione di forzare i tempi, durante la stagione. Un discorso che potrebbe toccare anche Danilo D’Ambrosio, pure lui uscito malconcio dal match di Bologna. E qui il ragionamento si sposta inevitabilmente sul modulo già cambiato di frequente. Quando l’Inter gioca a tre in difesa, il napoletano è utile secondo Spalletti per equilibrare il reparto e permettere di avere qualcuno che imposti il gioco. Rispetto a tre centrali puri, come ci sarebbero nel caso di impiego contemporaneo di Miranda, Skriniar e De Vrij”. Con un Vrsaljko in più in rosa, il turnover è fattibile. Poi c’è Icardi. Il centravanti nerazzurro, sempre più al centro del mondo Inter, anche dopo le parole di Wanda Nara a Tiki Taka, resterà in ritiro con l’Argentina e potrebbe giocare nella seconda uscita della rinnovatissima Argentina, martedì prossimo in New Jersey contro la Colombia. Per loui, quindi, ci sarà un ritorno last minute in Italia tra mercoledì e giovedì: contro il Parma, causa debutto in Champions, si giocherà a San Siro sabato alle 15. E gli allenamenti con l’Inter dopo il viaggio intercontinentale saranno pochissimi”. E Spalletti riflette: sarà nelle condizioni di scendere in campo?

Lista Champions League

Infine un discorso a parte lo merita sicuramente la lista Champions presentata dall’Inter che ha visto l’esclusione di Gagliardini. Convocato in Nazionale da Mancini, ma escluso dalla lista Champions da Spalletti. E’ lo strano caso nerazzurro di del centrocampista nerazzurro che per motivi di fair play finanziario è stato escluso dalla lista Champions dell’Inter. Insieme a lui non saranno a disposizione dell’allenatore nerazzurro per la campagna europea nemmeno Dalbert, Joao Mario e Berni. Il motivo, come detto, è legato all’obbligo del fair play finanziario che impone un pareggio economico tra acquisti e cessioni rispetto all’ultima lista per la partecipazione alle Coppe Europee, ovvero l’Europa League 2016/2017, nella quale l’Inter non aveva inserito per motivi simili Kondogbia, Jovetic e Gabigol. Proprio per questo, dunque, in estate i dirigenti nerazzurri hanno ceduto diversi giocatori che facevano parte di quella lista 2016/2017 (Ansaldi, Murillo, Nagatomo, Santon, Banega, Medel, Eder, Radu, Miangue, Kondogbia e Jovetic), per un totale di 90 milioni di euro. Nonostante ciò, i nerazzurri non sono riusciti a trovare spazio per inserire il centrocampista italiano: oltre ai parametri zero De Vrij e Asamoah, l’Inter ha dovuto aggiungere infatti diversi ‘nuovi’ giocatori rispetto a due stagioni fa: Skriniar (12 milioni), Nainggolan (24, grazie ai cartellini di Zaniolo e Santon), Martinez (21), Borja Valero (5,5), Vrsaljko (7,5 milioni per il prestito), Politano (5 per il prestito), Karamoh (7 milioni) e Vecino (24 milioni).