Dopo la conferenza stampa di presentazione (clicca qui per leggerla tutta) tutti si interrogano su cosa potrà fare Luciano Spalletti che dovrà sollevare l’Inter da un settimo posto.
“Il salto dal settimo al primo posto, dunque, è la missione con cui Spalletti sa che dovrà confrontarsi, perché il tifoso non si accontenta della storia del gap difficile da colmare così rapidamente, e poi è lo stesso albo d’oro a fornire gli esempi di chi ce l’ha fatta. Ultimo in ordine di tempo, quello degli attuali campioni in carica, che prima di infilare 6 titoli da record erano arrivati proprio settimi. Due settimi posti di fila, per la precisione, sono quelli da cui è ripartita la Juventus nel 2011-2012, giunta a -27 e a -24 dalla vetta nelle due stagioni precedenti (l’Inter riparte da -29). Anche nella Capitale, da cui Spalletti proviene, l’ultimo scudetto arrivò quasi all’improvviso. Quarta, quinta, sesta nei tre anni precedenti alla stagione di grazia 2000-2001, la Roma pareva peggiorarsi di anno in anno. Capello ripartì dallo scheletro: Samuel, Emerson, Batistuta, tre acquisti per un’ossatura da scudetto. E sempre da un sesto posto ripartirono il Verona scudettato nell’85 e la Juventus nell’86. Assalto allo scudetto dal quinto posto? È successo per tre volte sul finire degli Anni Novanta: Milan nel 1988 (quinto l’anno prima quando trionfò il Napoli), Inter “dei record” nel 1989 (l’anno prima giunta dietro Milan, Napoli, Roma e Samp), Sampdoria nel 1991 (addirittura mai tra le prime tre nella sua storia, prima di allora). Sette negli ultimi 30 anni, dunque, le squadre scudettate dopo una stagione dal quarto posto in giù. Essere gli ottavi, in questo caso, sarebbe una cosa che farebbe felici i tifosi interisti“, scrive Sky Sport sul proprio portale, sottolineando come non sia un’impresa così impossibile.
(Fonte: sport.sky.it)