Ieri pomeriggio, nonostante le consuete lungaggini, l’urna di Nyon ha consegnato il verdetto tanto atteso (e temuto) dai tifosi delle 32 squadre coinvolte: la conformazione dei gironi della Champions League 2020-21. Le sfere di plastica della UEFA non erano state benevole con l’Inter nelle due passate edizioni, raggruppandola insieme a formazioni di prima e seconda fascia alle quali era difficile strappare la qualificazione alla fase a eliminazione diretta. Per non parlare del duplice accoppiamento con il Barcellona, club che supera la fase a gironi senza interruzioni dal 2004-5.

Anche quest’anno le prime due fasce erano imbottite di corazzate e, con l’Inter ancora in terza fascia, il rischio di un ulteriore girone di ferro non era di certo sventato. Fortunatamente il Girone B, nel quale sono stati inseriti i nerazzurri insieme a Real Madrid, Shakhtar Donetsk e Borussia Mönchengladbach, non è proibitivo quanto quelli degli anni passati. Infatti, se il Real assicura una doppia sfida di grande prestigio, oltre a vantare una delle rose più ricche del panorama europeo, la presenza dello Shakhtar Donetsk, sconfitto 5-0 dall’Inter in semifinale di Europa League ad Agosto, sventa la proibitiva estrazione di due big provenienti dalle prime due fasce. Il Gladbach è certamente tra le avversarie più scomode provenienti dalla quarta fascia, ma resta una squadra che l’Inter deve essere capace di sconfiggere. A differenza del passato, i nerazzurri non partono di certo svantaggiati nella corsa alla qualificazione, anzi hanno di fronte una grande occasione per riagguantare i sedicesimi nove anni dopo.

Pazza anche nel sorteggio

Nella manciata di minuti necessari a completare l’estrazione delle squadre di terza fascia, i tifosi interisti che hanno seguito il sorteggio in diretta hanno vissuto, condensate, molte delle stesse emozioni che sono abituati ad attraversare guardando certe partite della propria squadra. La rimonta nel finale contro la Fiorentina di qualche giorno fa è l’esempio più recente. L’avvicinamento al verdetto del sorteggio, che può essere determinante per il percorso in Champions di un club, ha evocato simili contrasti tra preoccupazione e sollievo.

Al termine dell’estrazione delle prime due fasce, infatti, i gironi possibili per l’Inter erano quelli dalla A alla D, per motivi di slot televisivi. Mentre i gironi B, C e D contenevano già almeno una squadra che l’Inter avrebbe potuto scalzare per aggiudicarsi uno dei primi due posti, la coppia Bayern Monaco-Atletico Madrid del Girone A avrebbe assicurato l’ennesimo “gruppo della morte”. Man mano che venivano estratte le squadre di terza fascia, questo rapporto di 3 a 1 tra bene e male andava assottigliandosi, fino a lasciare disponibili i soli gironi A e B. Sembrava che il destino guidasse inesorabilmente l’Inter verso un altro sorteggio infausto e statisticamente beffardo, fino a che il Salisburgo non è stato estratto nel famigerato girone A, dirottando l’Inter verso il B. Per i tifosi, una scarica di adrenalina degna di un gol segnato.

Le avversarie dell’Inter

Analizziamo dunque le formazioni che sfideranno l’Inter nel Girone B. In generale, sembra mancare la “vittima sacrificale” presente nei gironi dei due anni precedenti, ma questa volta i nerazzurri partono davanti non ad una ma a due squadre, con la possibilità di puntare oltre e mettere in difficoltà anche il Real Madrid. 

Borussia Mönchengladbach

Nella scorsa stagione, il Gladbach ha cominciato alla grande in Bundesliga, mantenendo la prima posizione fino alla 14° giornata. Dopo l’eliminazione rocambolesca dai gironi di Europa League per mano del Basaksehir, però, hanno perso terreno in campionato, finendo per agguantare il solo quarto posto, valido per la qualificazione in Champions, a due giornate dalla fine.

La squadra di Rose non sarà un avversario facile: oltre all’ex Valentino Lazaro, annovera nomi interessanti nel reparto offensivo come i giovani Marcus Thuram e Breel Embolo, l’ex Nizza Pléa e l’esperto capitano Stindl. Il quarto posto ottenuto in un campionato di alto livello come la Bundesliga è un’ovvia prova del valore del Gladbach. Nonostante ciò, la qualitativa e quantitativa rosa dell’Inter dovrebbe essere sufficiente a superare i tedeschi, con l’approccio abbastanza spregiudicato visto fin qui che potrebbe essere utile a soverchiarli.

Shakhtar Donetsk

Gli ucraini sono un avversario recente dell’Inter, che li ha sconfitti per 5-0 in semifinale di Europa League. Da un parte il precedente è sicuramente confortante, e sulla gli equilibri sono rimasti perlomeno invariati da Agosto, anzi con il miglioramento dell’Inter potrebbero essersi sbilanciati ulteriormente. Dall’altra, però, è lecito aspettarsi che lo Shakhtar abbia imparato dall’ultimo incontro con i nerazzurri, e che dunque si dimostri meno arrendevole e morbido che in quell’occasione. Ancora una volta, però, la forza dell’Inter deve essere sufficiente a superare anche uno Shakhtar più agguerrito.

Real Madrid

Beppe Bergomi, negli studi di Sky, si è spinto fino a definire l’Inter come più forte del Real. Difficile, però, non piazzare i blancos in prima posizione ai blocchi di partenza. Forse non saranno la squadra delle tre champions consecutive, ma restano i campioni di Spagna in carica e, nonostante un mercato scarno, continuano ad avere un organico eccezionale. Oltre a campioni esperti come Benzema, Modric e Kroos, stanno inserendo sempre più spesso tra i titolari diversi giovani interessanti, primo fra tutti il fantastico Federico Valverde.

Più condivisibile l’appello dello “Zio” nei confronti di un’Inter che deve comunque puntare a vincere il girone e, di conseguenza, a ottenere il massimo in ogni partita, incluse quelle contro il Real.

Conclusione

Dunque, l’Inter si appresta ad affrontare il giorno di Champions League con un ruolo diverso agli anni passati. Non è più la squadra chiamata all’impresa eccezionale per qualificarsi in un girone di ferro, ma una favorita a cui viene chiesto di non sprecare l’occasione di tornare tra le migliori sedici d’Europa. Di certo questa è la speranza dei tifosi, ansiosi di rivedere i nerazzurri alle prese con la principale competizione europea quasi un anno dopo.