L’Inter ha conquistato, non senza sofferenza, i tre punti a Benevento. Questa l’analisi di Luciano Spalletti a proposito del match giocato in trasferta: “Abbiamo fatto molte cose fatte bene ed è chiaro che se nel tentativo di fare gol prendi due ripartenze, ti subentra un po’ di insicurezza, non è che sia un periodo di tempo lungo quello in cui la squadra ha lavorato. Non abbiamo iniziato da molto. La squadra ancora non è riuscita a fare quei miglioramenti per completare le qualità. Potevamo fare anche il terzo gol. Se poi non le chiudi, le partite, soffri fino in fondo. Su questo campo succede così. Non c’è via di mezzo.”

La formazione del Benevento, gli errori dell’Inter – “Il mister è uno sveglio, lo conosco bene. So che avrebbe fatto qualcosa di differente. A questo giochino nessuno ti regala niente. C’era da fare le cose fatte bene, l’abbiamo fatto a lunghi tratti. Poi alcuni palloni banali persi ci sono costati dei sacrifici, metri, fatica e anche un po’ di attenzione. Era un po’ nella logica perché ancora abbiamo da lavorare e fare quei passettini in avanti che ci completano. In alcuni giocatori siamo stati sotto il livello. C’è da continuare a lavorare in tutta continuità e da stare all’erta essendo orgogliosi di quello che hanno fatto. “

Gestione della partita – “Se si guarda la gestione della partita e della palla ci si ritrova tutte le caratteristiche che deve avere una squadra come l’Inter. Se la vinci di un gol solo per quelli che sono stati gli ultimi risultati ti può sembrar poco ma non è così. La squadra ha fatto tanti punti e se li è tutti meritati. La squadra deve stare tranquilla perché ha valori. Gioco che latita? Non sono preoccupato, non cambio idea. Conosco i valori dei miei giocatori. A me questi giocatori piacciono e mi piaceranno fino all’ultimo. Sono contento di quello che hanno realizzato perché vedo l’impegno e vedo i passi in avanti che hanno fatto.”

Un bilancio? “Quando si va a fare l’analisi si vorrebbe migliorare dove non si è stati perfetti. La squadra la riconosco una buona squadra sotto l’aspetto delle intenzioni, delle misure, del modo di lavorare. Le trovo molti pregi e qualità. Nel mettere le cose in pratica non si riesce ad essere così continui nel calcio che vorremmo fare. Abbiamo preso delle ripartente perché abbiamo attaccato alti, si può fare anche diversamente. L’intenzione era di fare il terzo gol. Si voleva forzare la situazione. Cosa che si doveva fare anche all’ultimo quando l’abbiamo palleggiata troppo facile sulla trequarti. Nel secondo tempo nelle scelte non dico che abbiamo fatto male, ma ci sono state delle gestioni in cui abbiamo palleggiato e invece c’era la possibilità di entrare. Nelle scelte dobbiamo fare qualcosa di diverso.

Spronare i giocatori – Non penso di riuscire ad appendere al muro nessuno. Se ho tentato di farlo ho sbagliato. Il discorso è sulle qualità individuali, riuscire a cambiare le tue caratteristiche, non è facile. I giocatori quando ci parli sanno benissimo fare un’analisi corretta verso loro stessi. Sono i più esigenti. Anche stasera ci sono stati dei rientri importanti e il modo di lavorare è quello corretto. Se qualcuno è da spronare chiaro che bisogna farlo, se qualcuno è da consolare si fa anche quello. Si fa il porta a porta.

Sosta – La sosta è pericolosa perché i nostri giocatori per carattere danno tutto nelle nazionali. Quando tornano si parla, si fa un allenamento di ripristino. Macchina pronta quando scendono dall’aereo, gli si dà quelle 24 ore per recuperare che servono.”

(Inter TV)

Redazione
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