L’Inter di Luciano Spalletti conquista altri tre punti fondamentali a Cagliari. Ecco l’analisi della partita e le parole del tecnico nerazzurro ai microfoni della Rai: “A parte quella che è la classifica noi cerchiamo di costruire una squadra più forte. Lo devi fare vincendo le partite. Ci siamo riusciti con un Cagliari che ci ha creato qualche problema, abbiamo sofferto un po’ ma non abbiamo concesso granché. Si è fatto gol,nel secondo tempo siamo andati a gestire la partita. Una vittoria di squadra che ha saputo gestire anche i momenti difficili. Icardi? Nel secondo tempo ha dato alcuni strappi dove si è divincolato dai due centrali, è un giocatore forte. La squadra gli restituisce quello che fa al cubo e lui ha questa qualità di risolvere le situazioni. Scudetto? No, io voglio continuare a fare il mio lavoro perché ho trovato una squadra forte e importante, ha dei margini per costruire qualcosa di più. C’è la qualità della vita oltre le vittorie. Stiamo bene, siamo felici se vinciamo le partite. Questo fatto dei ministri se poi i politici vengono a fare gli allenatori poi è meglio che ci teniamo i ruoli. Non bisogna giocare la miglior partita, bisogna anche essere più bravi degli altri. Non basta. Noi abbiamo sofferto perché Mauro non riusciva a correre per il colpo alla caviglia. Abbiamo dovuto sistemare qualcosa in mezzo al campo, ma nel modulo tatticamente a specchio non riuscivamo a trovare le nostre distanze. La squadra è forte, conosce quello che vuole fare. Nel secondo tempo ci siamo rimessi a 4, si scalava in velocità, tutto più facile nel giro palla e nella costruzione: una vittoria meritata. Abbiamo perso la prima amichevole? Sì è stata la prima, sono cose che succedono quando incominci a parlare di calcio. Meno male che abbiamo scelto la partita meno dolorosa. Anche le amichevoli hanno un valore quando inizi una costruzione di squadra. Il Real Madrid vuole Icardi? Io lo incontro tutti i giorni e ci parlo più di una volta al giorno. Mi sembra che lui sia innamorato della squadra, dei compagni che li vogliono bene, della città, dei tifosi. Io non ho dubbi, lui sta tranquillo perché lui vuole rimanere all’Inter. Quanti anni rimarrai? Anche dopo la fine della carriera.”
(Rai)
