Luciano Spalletti ha commentato in conferenza stampa la partita tra Inter e Genoa. Queste le sue parole:
-Eder e Karamoh pronti per giocare dall’inizio?
In alcuni momenti siamo stati troppo basici nel far girare la palla, ma quella è la strada corretta. Non abbiamo calciatori che hanno lo strappo di saltare due o tre uomini, andando a creare la situazione importante con degli uno contro uno fatti di cinquanta metri. Ivan ce l’ha, Candreva ce l’ha e deve stimolarlo di più, in alcuni momenti dimentica di avercelo. La qualità deve essere la squadra, la partita la vince la squadra, il ritmo ce l’ha la squadra. Poi qualche accelerazione improvvisa di uno come Karamoh – che ha questa cosa – può darti un contributo, ma poi mancano delle qualità a chi ha un altro tipo qualità, in questo caso lui. Dobbiamo avere equilibrio, fare qualcosa di meglio in fase di possesso e costruzione senza essere troppo prevedibili, l’animale dentro l’area di rigore ce l’abbiamo, la palla gliela si può dare anche non sistematissima. Abbiamo trovato una squadra che ci ha fatto fare fatica e si è chiusa bene. Eravamo a dire le stesse cose anche contro la Spal, ma il Napoli ha fatto fatica, perché quella squadra ha una strategia ben definita, il Genoa uguale. Può essere che poi si faccia la scelta di mettere un giocatore che abbia queste caratteristiche, ma se si riesce a fare squadra quando ti viene a mancare l’assolo del giocatore diventa una soluzione, la squadra non ti fa prendere mai imbarcate. A volte ci manca un po’ di qualità, poi siamo esigenti, ma la squadra è sulla strada giusta.
-Icardi soffre. I centrali avversari sembrano Nesta e Cannavaro, c’è qualcosa che non torna. Però ottima chiusura in difesa?
Quello che diventa più difficile è costruire una mentalità alla squadra, costruire un carattere forte al fine di non di non darla mai vinta all’avversario. Oggi abbiamo fatto questo. Dobbiamo fare di più, ma loro erano chiusi, abbiamo attaccato, pressato, si è fatto una fatica enorme per andargliela a prendere e non lasciare spazi, abbiamo subito solo qualche cambio di gioco. Icardi fa quello che deve fare. Quello che ha fatto in area di rigore vale due gol. A voi piace poco. Quando si ha a disposizione benzina qualche volta si consuma anche per qualcosa del collettivo, per il compagno. Va dato un equilibrio, va bene fare un gol di meno ed un recupero in più, ma l’intenzione è farne due in più ed avere anche due recuperi.
-Che voto darebbe all’Inter?
Io un giorno lo voglio dare l’esame da giornalista, davvero, sono stimolato. Venite una volta a Coverciano a parlar di calcio. Probabilmente farei anche peggio di voi. State tranquilli che non arriverete mai ad essere critici come lo sono io con me stesso. Io voglio fare meglio di quello che sto facendo, devo fare meglio, non abbiamo raggiunto il nostro massimo, in questa base bisogna qualche volta metterci una creatività superiore. Questo ancora non ce l’abbiamo, ma oggi complessivamente si è fatta una buona partita. Bisogna fare di più. Ci diamo la sufficienza, 6 meno meno. Non darla vinta agli avversari è già una qualità importante.
-Scambio tra i trequartisti, da cosa dipende?
Questo modulo prende che i tre si facciano trovare sulla linea di mezzo, in questa zona in cui devono essere bravi a galleggiare tra il mediano, il terzino, il centrale. Questo devono farlo tutti e tre. Bisogna scambiarsi posizione là dietro ed essere velenosi nelle scelte, perché così è poco e dobbiamo fare di più.
-Eder dal primo minuto come trequartista?
Ci può giocare lì, l’ho usato in queste partite. Eder è una seconda punta, un attaccante, ma se lo usi quando gli altri sono freschi e ce la fanno a fare questi metri per non darti spazio, poi devi fare qualcosa di diverso per mettere uno offensivo. È una carta che ti puoi giocare dall’inizio, ma usato così diventa più fastidioso da sopperire, può giocare sicuramente dall’inizio, anche da esterno. In futuro voglio vedere qualche volta giocare anche Ivan nel traffico, nello stretto, perché secondo me ci sa giocare e si avvicina alla porta per lasciar andare la legnata che ha.
-Dalbert negli ultimi 20 minuti si è ripreso. Similitudine con Emerson Palmieri alla Roma?
Un confronto che regge tutto. Emerson all’inizio era un po’ così, questo grande piede, questa corsa, poi si è un po’ sciolto. Io lo stimolavo, dicendogli che andava bene quello che voleva fare, ma doveva farlo, senza timore. Se dici di spingere, spingi. Nel secondo tempo infatti è andata meglio, ha muscolo nella corsa, ha un piede importante, ma ancora non l’ha fatto vedere. Emerson è un giocatore fenomenale, ha un po’ di più in esperienza.
-Se migliora sotto porta, Karamoh può essere un giocatore che può essere pericoloso in ripartenza? Come Salah?
Ha scatto bruciante in cui parte forte, è un ragazzo promettente, l’abbiamo preso per questo. Non so se sia giusto caricarlo di responsabilità. Ma entrare in queste partite in cui non riesci a trovare sboccare è sicuramente uno che ti dà una mano sotto questo aspetto. Va conosciuto meglio, deve integrarsi bene nella squadra e poi in futuro si possono fare valutazioni differenti. Oggi il primo passo l’ha fatto, ha fatto vedere le sue qualità. La prova è superata.
(Fonte: Inter Channel)
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