L’Inter si gode la vittoria di Cremona e si prepara in modo più rilassato alla sfida da dentro fuori di Coppa Italia. A San Siro arriverà l’Atalanta, probabilmente la sfida più difficile che potesse capitare tra le squadre rimaste in corsa nella competizione nazionale. Tra le note liete della serata di Cremona, c’è, sicuramente Lautaro Martinez, autore di una doppietta che ne certificano l’importanza massima in questo periodo. L’Inter è sulle spalle di un Lautaro diventato grande?
Sulle spalle di un Lautaro in forma mondiale
Il mondiale, seppur vissuto non da protagonista, e la vittoria dello stesso stanno giovando al Toro di Bahia Blanca che dopo essere tornato da re nella sua città natale, sta cercando di diventare re anche a Milano. Si è letteralmente caricato l’Inter sulle spalle con numeri e prestazioni da protagonista in questa prima parte di 2023.
Dal 4 gennaio ad oggi sono 4 i gol segnati dal numero 10 nerazzurro. In termini di media sono 0,8 gol a partita. Praticamente Lautaro è andato sempre a segno in questo mese di gennaio pur avendo mancato il bersaglio grosso nelle sfide interne con Napoli ed Empoli. Oltre ai gol sono state le prestazioni ad aver innalzato Lautaro a uomo simbolo di questa parte di stagione nerazzurra. Match winner con il Verona e, al tempo stesso, ultimo a mollare nelle sciagurate serate di Monza e di San Siro con l’Empoli. Situazioni che han fatto buttare all’Inter 5 punti che, alla luce della situazione di classifica, avrebbero fatto comodo soprattutto per distaccare le inseguitrici nella corsa alla Champions 2023/24.
Negli ultimi due anni il giocatore è stato protagonista di una crescita esponenziale sia in termini di reti che in termini di leadership. Il mondiale vinto ha contribuito ad accrescere questa importanza in termini di uomo spogliatoio. Gli obiettivi prossimi della squadra, (Coppa Italia e passaggio del turno in Champions), passano anche attraverso i gol e la leadership di un Toro che potrebbe arrivare, presto, ad indossare la fascia da capitano come già avvenuto a Cremona, laddove ha segnato una doppietta
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Dzeko o Lukaku, quale il partner ideale?
In principio fu la Lu-La ad illuminare i giorni e le notti dell’Inter scudettata di Antonio Conte. La separazione dal fratello belga, Romelu Lukaku, ha costretto il 10 di Bahia Blanca a creare un nuovo tipo di feeling con un ragazzo, (si fa per dire), venuto da Sarajevo. Anche in questo caso i risultati sono stati ottimi e, anzi, c’è la sensazione che proprio la partnership con Edin Dzeko, leader silenzioso, abbia aiutato Lautaro a crescere e a diventare “grande”.
Con Lukaku fu amore a prima vista. La coppia gol s’integrò a meraviglia e contribuì, in maniera esponenziale, alla conquista dello scudetto numero 19. Il belga, con il suo fisico, apriva gli spazi e, quando non si metteva in proprio, Lautaro era pronto a sfruttarli per far male alla retroguardia avversaria. Uno schema collaudato e facilitato dal baricentro basso della squadra di Antonio Conte.
Con Edin Dzeko, (e con Inzaghi in panchina), il modo di giocare dell’Inter è leggermente cambiato. Il centravanti bosniaco ama, per caratteristiche fungere da regista offensivo e venire a cucire, aiutando nello sviluppo dell’azione, il gioco per poter dare più di uno sbocco alla manovra. Ciò permette a gente come Lautaro, o le mezze ali, di buttarsi all’interno dell’area di rigore per concludere a rete. Il feeling tra Lautaro e Dzeko, (come evidenziato anche da Caressa domenica sera dopo Napoli-Roma), è addirittura più forte di quello che l’argentino ha avuto, in passato, con Lukaku. Sembrano molto più complementari rispetto a quanto hanno dimostrato Big Rom ed il Toro.
Questa simbiosi ha contribuito alla crescita del numero 10 diventato sempre più finalizzatore del gioco, ma, anche, bravo a costruirsi le occasioni aprendosi gli spazi.
Le sirene cominciano a suonare. Sarà addio?
C’è una preoccupazione che assilla i tifosi nerazzurri. Arriverà un giorno, volenti o nolenti, che il Toro, a meno di clamorosi colpi di scena in termini di ambizioni della proprietà, si troverà “costretto” a fare le valigie per poter aumentare ulteriormente la propria esperienza. Qualche sirena, dai campionati esteri, è cominciata a suonare e, nonostante le smentite dell’interessato e del suo entourage, la paura che vada via la prossima estate è tangibile dalle parti di Viale della Liberazione.
Spagna e Inghilterra son da sempre paesi che hanno, attraverso le varie squadre, mostrato interesse nei confronti di Martinez e delle sue prestazioni in campo e non solo. In terra iberica, in prima fila, troviamo le due grandi, Real e Barcellona che si trovano alle prese con due campioni oramai avanti con l’età, (Lewandowski e Benzema), e con la necessità di sostituirli. Tra l’altro, il giocatore nerazzurro ha già rifiutato una volta le avances delle merengues preferendo la centralità del progetto milanese. L’Atletico Madrid pare essersi tirato fuori dalla corsa, non fosse altro che per il fatto che Simeone, suo principale estimatore, a giugno, saluterà il Wanda Metropolitano.
Anche in Inghilterra gli estimatori non mancano. I soldi della Premier, aldilà di dove potrebbe accasarsi, sarebbero difficili da rifiutare rispetto a quelli dell’Inter. Sarebbe un tangibile segno d’amore nei confronti del popolo nerazzurro rifiutare avances di questo tipo per rimanere all’ombra della Madonnina dove, oramai l’Inter è sulle spalle del Toro.
Basterà la fascia per la conferma?
A Cremona, il 10 aveva al braccio sinistro la fascia simboleggiante i gradi di capitano. E’ lui il prescelto dopo la grana Skriniar che, negli ultimi giorni, ha travolto l’Inter e i suoi tifosi e che ha dato la sua massima espressione nella sfida con l’Empoli.
I supporters nerazzurri sarebbero contenti di vedere il simbolo che da sempre identifica un capitano, sul braccio del loro bomber che, a suon di gol, si sta conquistando uno spazio sempre più grande nei loro cuori. Non potrebbero certamente sopportare un abbandono da parte di Lautaro, soprattutto nella maniera e nei modi con cui si sta consumando l’uscita di Skriniar, che a sua volta era stato a letto a guida dopo Samir Handanovic. Una doppia beffa che sarebbe difficile da digerire, ma ci sono alcuni aspetti che fan dormire sonni “tranquilli” ai fan dell’Inter. Lautaro già più volte ha rifiutato le offerte estere. Ha sempre preferito l’amore per i nostri colori ai soldi dei ricchi proprietari di Liga e Premier.
Tutto questo amore e una fascia basteranno a far del Toro, il nuovo Javier Zanetti? Lo sperano, e lo speriamo, tutti.
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